Come avevamo anticipato nello scorso articolo free legato al portafoglio Rischio Contenuto, abbiamo inserito un nuovo titolo in portafoglio che da subito inizia a darci soddisfazione, così come per altro stanno facendo tutti quelli sinora inseriti ad asset.
Facciamo il punto periodico per vedere come sta andando il nostro lavoro, a poco meno di due mesi dall’esordio di questo nuovo portafoglio. Con il nuovo ingresso salgono a sette i titoli attualmente in portafoglio ma con ancora una consistente fetta di liquidità ad oggi ancora oltre il 70%. Stiamo procedendo per gradi e la strategia sta pagando alla grande, considerando che la crescita del nostro asset sta viaggiando oltre il 6,5% su base annua.
Alcuni titoli stanno dando un contributo eccezionale a questo risultato, e oggi ve ne presentiamo uno, che dal suo ingresso è in utile di oltre il 30%. Abbiamo infatti inserito in portafoglio un ETC legato al petrolio, dopo la follia dei prezzi a -40 USD al barile, evento storico irripetibile ed evidentemente goal a porta vuota che non ci siamo fatti scappare.
Posizione pesata in modo adeguato al profilo conservativo del portafoglio, nell’ottica accorta e prudente del “buon padre di famiglia”, per cui senza esagerare, ma sufficiente a dare una spinta decisa alla crescita del nostro asset. E naturalmente anche le altre posizioni stanno facendo la loro parte con performance per nulla trascurabili. Al close di ieri il NAV del nostro portafoglio è pari a 100,86 in ottimo progresso rispetto alla partenza e su un nuovo massimo storico.
Intanto è partita la valutazione di altri potenziali candidati da inserire in portafoglio, e alcuni paiono davvero promettenti. Con la liquidità a disposizione possiamo di fatto fare cosa vogliamo, costruendo l’asset complessivo per gradi bilanciando sempre al meglio rischi e potenzialità. Il tutto cercando di venire anche incontro alle esigenze dei nuovi abbonati che non rischino di trovarsi in queste fasi iniziali con un portafoglio già pieno di titoli magari con performance a doppia cifra, che poi è chiaramente difficile “rincorrere” anche in termini psicologici.