Le ipotesi e le previsioni formulate da diversi operatori e analisti nei giorni scorsi in merito al nuovo Btp Italia sono state confermate. Anzi, si sono rivelate anche leggermente meglio delle aspettative, visto che la cedola reale minima garantita è stata fissata all’1,40%.
E così, come da programma – a seguito dell’analisi che abbiamo fatto nello scorso articolo – siamo entrati con una piccola quota come da segnale operativo via SMS mandato poco fa. Sottoscriviamo quindi il nuovo Btp Italia (IT0005410904) per un 3% del portafoglio equivalente a 3.000 Euro di valore nominale.
Il titolo avrà godimento 26.05.2020 e scadenza 26.05.2025 e, come per tutti i Btp Italia, è indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi – Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre. Il numero indice dell’inflazione calcolato alla data di godimento e regolamento del titolo è 102,58065.
Ieri, prima giornata di collocamento sono stati raccolti ordini per oltre 4 Mld Euro, cioè il doppio di quanto raccolto il primo giorno della precedente emissione, lo scorso ottobre. E mentre scriviamo queste righe siamo già a poco meno di 1,5 Mld Euro. Certamente un successo per il Tesoro che puntava a raccogliere molto e ha ingolosito i sottoscrittori con una cedola interessante.
Stanti le attuali condizioni di mercato il “fair value” del nuovo governativo inflation linked dovrebbe aggirarsi intorno a 101,50 per cui ci aspettiamo di vederlo comunque sopra 100 a collocamento terminato. Il tutto, ovviamente, alle attuali condizioni di contorno e in assenza di eventi destabilizzanti al momento non preventivabili…
La piccola esposizione comunque ha un rapporto rischio/rendimento assolutamente accettabile per il nostro portafoglio e quindi non ci spaventeremo se dovessimo avere – per qualsivoglia ragione – della volatilità negativa, sempre a patto che resti in un alveo di “normalità”.
Prosegue la marcia del nostro portafoglio che si arrampica su nuovi massimi, grazie sia alla tenuta delle piccole quote di azionario sia per l’exploit del petrolio che supera i 30 USD al barile e trascina il nostro ETC al rialzo con una performance dall’ingresso di oltre il 30%.
Al close di ieri il NAV del nostro portafoglio è pari a 100,73 in ottimo progresso rispetto ai 100,51 della scorsa valorizzazione, e al momento rappresenta il massimo storico. Tabella e grafico dell’equity line aggiornate nella consueta sezione “Portafoglio”, ove è stata anche aggiunta la sintesi del rendimento del “vecchio” portafoglio Rischio Contenuto.