Le materie prime e il petrolio Wti
Otto giorni fa abbiamo lasciato l’indice delle materie prime in questo modo:
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Lo scenario complessivo è ancora ribassista, anche se…
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Propongo tuttavia una strategia long per i più temerari, ma la situazione è ancora negativa.
Prendere posizioni in caso di superamento di 130, con incremento sopra 145, e obiettivi 155 e 175/180. Attenzione all’area 140/5 che potrebbe nascondere la realizzazione di un massimo relativo seguito da una flessione.
Negativi quindi i mancati superamenti di 130 e 140/5 e, ovviamente, la realizzazione di nuovi minimi.
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Lo scenario puramente tecnico è assolutamente identico visto che l’indice di riferimento si è limitato a consolidare nelle immediate vicinanze di 123.
La situazione è pertanto invariata e la strategia come riportata sopra è confermata.
Passo senza ulteriori indugi, come dicono quelli che contano, al caso del giorno.
Oggi parlerò di metalli ai quali ho aggiunto il petrolio e il gas.
Crude oil - Wti
Stocastico orizzontale
Ricordo per coloro interessati al calcolo dello stocastico orizzontale da me ideato secoli fa, e già, il numero speciale del Lombard report dell’11 novembre 2019 disponibile di seguito: https://tradinglibrarymultimedia.it/sfogliabili/LombardReport/n_34/#p=1
Il petrolio Wti si è mantenuto per il 25.22% del nostro periodo di riferimento (dal 2006 a venerdì scorso) al di sopra di 70 ciò che lo rende in certi periodi relativamente interessante.
Tuttavia, per il 45% del tempo viene individuato al di sotto di 30 quello che lo rende ovviamente molto ciclico rispetto alle materie prime prese in considerazione.
Tenendo conto della performance a un anno, il Crude Oil è a quota 28 circa dello stocastico orizzontale e potrebbe ben presto tornare a farsi notare…
Il superamento al rialzo di 35/40 da parte dello stocastico orizzontale indicherà che il petrolio potrebbe iniziare a fare meglio delle altre commodity. Lo aspettiamo in molti.
Analisi tecnica
Il petrolio grezzo rimbalza da qualche settimana a seguito della realizzazione di un minimo a 11.25, ma è entrato all’interno di una fascia laterale di resistenza definita tra 26 (minimo del 2016) e 31 circa (minimo di fine 2008 e gap down).
Inoltre, deve fare i conti anche con il supporto di un canale discendente di breve/medio periodo interessato proprio in questo momento a 28.20 circa, praticamente all’interno di un'altra gap down a 28.70/31.13.
In effetti, il crollo del crude oil è stato caratterizzato da molti gap down che costituiscono ovviamente aree di resistenza nel senso opposto.
Qualche strumento al volo:
La volatilità a 10 settimane annualizzata realizza un nuovo massimo storico attorno a 150%, mentre il mio efficiency index si è riportato al di sopra di -20 generando un segnale incoraggiante. Vedi i precedenti casi…
Quando si dice la fortuna dei principianti. Speriamo di duri…
Il crude oil ha dunque una lunghissima, e invidiabile, serie di ostacoli sulla sua strada, ma come si dice, “multos inimicos, honorem multum”… o “molto nemici, morta sicura”, a secondo del proprio livello di ottimismo.
Cerchiamo di affrontare il nostro nemico comune, il mercato, in questo modo. Lo stop va inserito in relazione alla propria propensione al rischio, ma ci vuole…
Long sopra 32 con obiettivi 37, 40/41 e 52/55.
Non andrò short in caso di mancato superamento di 32 e sfrutteremo eventualmente l’area 26/32 per lo stretto trading.
Short pertanto sotto 26 con obiettivi 20/19 e 14. Ma non mi piacerebbe andare short in questo momento.
Don’t forget: l’obiettivo principale è sempre quello di preservare il capitale investito.
Cordialmente
Giovanni Maiani