Con questa settimana ho abbandonato gli indici azionari e mi focalizzerò per qualche tempo sui titoli azionari internazionali. Siccome l’Universo è in costante espansione mi sono mosso anch’io, a fatica poiché non ho più vent’anni…, assecondando le vostre gradite richieste e rendendo la ricerca weekly, nata per un utilizzo almeno semestrale, più vicina alle vostre esigenze. Inoltre, una piccola chicca in esclusiva per i lettori del Lombard report, analizzerò brevemente l’indice della borsa francese con l'ausilio di un altro mio algoritmo che avevo pensato e quindi creato tra San Marino e Milano, non è una battuta perché l’idea mi era venuta in treno durante i miei spostamenti e leggendo un libro in francese sulla borsa, negli anni 95/96 circa; quando ero ancora bello, giovane, single…. Lo stesso che mi aveva consentito di scrivere “Sul filo del panico” nel 2001 su un noto settimanale finanziario italiano, ma lo vedrete poco sotto.
Ricordo per coloro interessati al calcolo dello stocastico orizzontale da me ideato secoli fa, e già, il numero speciale del Lombard report dell’11 novembre 2019 disponibile di seguito: https://tradinglibrarymultimedia.it/sfogliabili/LombardReport/n_34/#p=1
Titoli Azionari - Francia
L’indice di riferimento
L’indice Cac40 ha iniziato l’anno con un movimento altalenante attorno a 6.000 per poi indietreggiare e generare un segnale d’inversione ribassista a seguito del cedimento dell’area di supporto di 5.800/5.700 circa costituita da una serie di livelli statici (vedi il minimo relativo di fine gennaio o i massimi relativi di fine settembre) e da un supporto dinamico che sosteneva il canale in essere dalla fine del 2018. In effetti, il trend era rialzista da anni e sostenuto artificialmente, almeno, dal 2014/2015. Una correzione era inevitabile come lo dimostra uno dei miei indicatori storici che utilizzo da sempre e come scritto di recente in un’altra occasione. Lo stesso che mi avevo consentito, nel settimanale Borsa&Finanza di sabato 8 settembre 2001, di scrivere in prima pagina, in basso a destra, “Sul filo del panico”. Quando si dice la fortuna dei principianti… Se il mercato deve scendere, scenderà, per un motivo o per l’altro, ma scenderà. Evidente anche la divergenza negativa tra il doppio massimo discendente dell’algoritmo e i massimi ascendenti del Cac40. La situazione puramente tecnica è tuttora negativa anche se abbiamo assistito a una settimana di “pausa”, mentre l’indice interessa un importante supporto statico di lungo periodo costituito dai massimi degli anni 2010 e 2011 nonché dai minimi degli anni 2014/2016 circa. Le prossime due settimane potrebbero essere decisive, ma l’algoritmo come sopra, calcolato su base settimanale, è ancora orientato verso il basso.
Osserviamo quindi, a livello storico e su base settimanale, 3 assets del nostro paniere di riferimento. Quello con la maggior permanenza storica tra i titoli performanti (oltre 70 dello stocastico orizzontale), quello con la maggior permanenza storica tra i titoli sotto performanti (sotto 30 dello stocastico orizzontale) e quello con la maggior permanenza storica all’interno di una delle 10 fasce dello stocastico orizzontale (da 0 a 10,00, da 10,01 a 20,00, …., o da 90,01 a 100).
Vediamoli in dettaglio e nell’ordine appena descritto.
Titolo con la maggiore permanenza storica tra i titoli performanti
Ubi Soft si è mantenuto per il 29,62% del periodo preso in considerazione, ossia dal 2004 a venerdì scorso, tra i titoli azionari francesi (ne ho analizzato 70) che si sono comportati storicamente meglio e per il 14.52% del periodo è stato tra quelli che hanno avuto le performance relative migliori. Il grafico dello stocastico orizzontale ci indica che negli ultimi anni non è quasi mai andato sotto 30 assicurando delle performance annue in linea o superiori rispetto a quelle degli altri titoli del paniere. In questo momento cerca di consolidare attorno a 50.
Titolo con la maggiore permanenza storica tra i titoli sotto performanti
Come Superman anche Ubi Soft ha la sua Kryptonite. Spir Communication non è ovviamente “fatale” per Ubi Soft, ma è soltanto il titolo con la maggiore permanenza al di sotto di 30 dello stocastico orizzontale. Ricordo, per evitare una causa legale che potrebbe ricadere sulla mia famiglia per le prossime generazioni, che la peggiore performance non implica obbligatoriamente un risultato negativo o pessimo. Se le variazioni di un paniere vanno da +60% a più +99%, per esempio, la performance peggiore è +60%, che non male. Tutto è relativo. Il “Padre” della relatività è ovviamente Einstein che diceva: “L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.”, anche se dubito che lo abbia detto a proposito della relatività… Tornando al discorso principale, il titolo è rimasto per i 2 terzi del periodo al di sotto di 30, ma è stato soprattutto penalizzato negli anni 2005/2010, mentre riesce maggiormente a farsi intendere durante l’ultima decade. Anzi, si comporta anche relativamente bene in questo periodo…
Titolo con la maggiore permanenza storica in una fascia
Imeris, invece, è rimasto per il 27.85% del periodo preso in considerazione all’interno dell’area 30.00/39.99 dello stocastico orizzontale e ciò indica che, in un determinato paniere, se il titolo peggiore ha fatto +0% e il migliore +100%, Imeris faceva tra il 30% e il 39.99%. L’osservazione della curva dello stocastico orizzontale mostra che il titolo si è mantenuto in un contesto simile dal 2009 alla fine del 2017. Lo stocastico orizzontale ci indica come un titolo si è comportato in un qualsiasi momento storico rispetto agli altri del suo stesso paniere. E’ come sapere immediatamente il voto del nostro figlio in un determinato giorno dell’anno rispetto a quelli degli altri allievi della sua classe. Infatti, viene utilizzato anche per questo e i figli ringraziano, ve lo garantiscono... Ora il titolo è vicino ai minimi, ma potrebbe essere interessante seguirlo con il superamento di 50/60 da parte dello stocastico orizzontale.
Oltre allo studio storico.
Il grafico a dispersione mostra il posizionamento dell’ultimo valore dello stocastico orizzontale degli assets del nostro paniere di riferimento a livello daily.
Osserviamo dal grafico che i titoli sono concentrati principalmente tra 10 e 35 circa, mentre ne osserviamo soltanto 5 relativamente distaccati e oltre 70 tra i quali Bourbon che troviamo in vetta alla classifica daily. In questo momento è l’asset da battere prendendo in considerazione il presente studio. In fondo alla classifica troviamo Renault colpita duramente come l’intero comparto.
Di seguito, la tabellina mostra la classifica (1 primi 3 e gli ultimi 3 valori) dello stocastico orizzontale elaborato sugli assets.
Al primo posto della classifica “in tempo reale” troviamo, casualmente, Biomerieux attiva nel settore medicale – microbiologia e diagnostica. Questo ci fa solo piacere visto che il Mondo intero deve fronteggiare una pandemia… In fondo, invece, troviamo l’azienda automobilistica Renault fortemente penalizzata, ma non è sola, c’è anche Technip Fmc ad esempio poco sopra.
Analisi tecnica – il caso
Biomerieux, azienda specialista mondiale della diagnostica in vitro e fondata da un ex allievo di Louis Pasteur potrebbe essere una delle aziende giuste al momento giusto…
Ho scelto questo titolo perché era in sostanza invisibile per quanto riguarda lo stocastico orizzontale visto che si è quasi sempre mantenuto tra 10 e 90. Tuttavia, le ultime settimane hanno fatto la differenza e il titolo è salito agli onori della cronaca con uno stocastico orizzontale sul massimo di 100 per la prima volta della sua storia.
A livello puramente tecnico, il titolo ha effettuato un’ampia escursione alla fine dello scorso mese passando dal minimo di 75 euro al picco di 125.10 euro con un’oscillazione pari ai 2 terzi del proprio valore. Un tale movimento non accade tutti i giorni, anche se nel settore la cosa è quasi all’ordine del giorno nei momenti come quello attuale. Possiamo individuare una sottile area di supporto tra 85 e 80 euro, ma il titolo non è prevedibile siccome direttamente e strettamente legato alle notizie relative al Covid 19, vedi magari una qualche scoperta per contrastare l’attuale pandemia. Al momento potrebbe essere molto interessante cercare titoli attivi nella diagnostica, nella ricerca e nella produzione di farmaci e seguire le varie fasi dei prodotti in via di sperimentazione. Biomerieux potrebbe essere interessante sulla forza in un’ottica di trading in caso di superamento di 112 (il massimo della scorsa settimana) e in calo di una lieve flessione e su tenuta dell’area come sopra 85/80 circa.
Quanto appena esposto è stato pubblicato unicamente allo scopo di favorire e sviluppare la ricerca e lo studio nel campo economico/finanziario e non vuole in nessun caso corrispondere a un invito a operare o, come dicono i sapienti, non è in nessun caso sollecitazione al pubblico risparmio. E’ soltanto l’esercizio di un mio studio (in questo caso lo Stocastico orizzontale la quale formula è pubblica) applicato a un caso.
Come diceva Einstein, ma questa volta è una cosa seria; “La creatività è contagiosa. Trasmettila.”
A disposizione
Giovanni Maiani