Piano Bar : le domande dei lettori…
Un lettore scrive:
Buongiorno Sig. Frigieri, le volevo chiedere un analisi sul cambio Usd/Eur con una prospettiva di breve termine se fosse possibile...
Il quadro tecnico dell’euro è collegato a doppio filo col Dollar Index che è un paniere in cui confluiscono altre valute, ma dove l’euro da solo pesa per quasi il 58%. Segue lo Yen giapponese con una quota di poco superiore al 13%, la sterlina, poco meno del 12%, il dollaro canadese attorno al 9%, la corona svedese poco più del 4% e il Franco svizzero con un 3,5%. Morale della favola se prendiamo i due grafici e li sovrapponiamo abbiamo quasi un perfetto replicante inverso come si vede nel grafico sotto.
Fino a pochi mesi fa siamo stati per lungo tempo rialzisti sul Dollaro e ribassisti sull’Euro. Ma purtroppo nelle ultime settimane, complice anche il lavoro di Helicopter Money fatto da molte banche centrali, la situazione grafica del dollaro viene a trovarsi in un punto in cui due soluzioni opposte sono possibili e lo scarto di probabilità a favore di una delle due soluzioni è minima. Solitamente quando mostriamo un quadro tecnico ed evidenziamo una soluzione alternativa, questa ha una probabilità di realizzarsi che balla nel range di un 30-40%. La situazione attuale fornisce due interpretazioni che hanno pesi diversi ma non così distanti (diciamo 55%-45%.
Passo ad evidenziarle sul Dollaro e chiaramente sull’euro andremo in direzione contraria.
Il prossimo grafico mostra la soluzione che seppur di poco ritengo ancora la più probabile.
Questa ipotesi considera terminata l’onda II di grado Cycle sul massimo del 20 marzo. Da lì abbiamo avuto una prima ondata di ribasso fino a 98,2 e un ritracciamento del 38,2%. A questo punto il dollaro potrebbe ritracciare ancora un po’ fino a raggiungere il 50% o il 61,8% (ma non è necessario che lo faccia) e terminata l’onda 2 scatenare una terza ribassista il cui target si colloca nella fascia 92,00-93,00. Se questo fosse il film giusto, l’euro potrà scendere nel brevissimo fino a 1,08 (ma non è necessario al modello) e da li innescare una terza rialzista che porti l’euro nei prossimi mesi in area 1,1650-1,1750.
Purtroppo c’è una secondo modello che non possiamo ancora scartare che è quello raffigurato nel prossimo grafico.
In questo scenario si considera la possibilità di un doppio zigzag, per cui quello che nel grafico precedente avevamo considerato come massimo di onda [A] in questo scenario viene spaccato in in un primo (A)-(B)-(C) a formare l’onda [W]. Il successivo (A)-(B)-(C) in contro trend va a formare l’onda [X], per cui quella in corso sarebbe l’onda [Y] che andrà a concludere l’onda II di grado Cycle solo fra un pò di mesi. Di questo ultimo (A)-(B)-(C) individuiamo già l’onda (A) e l’(onda (B) conclusa o quasi e mancherebbe all’appello l’onda (C) in questo caso il Dollar_Index andrebbe a fare un nuovo massimo storico nell’area 106,00-107,00 forse anche 108,00.
L’Euro per contro andrebbe verso la parità terminando la corsa intorno a 1,01-1,02 e forse anche qualcosa di meno.
Quando sarà possibile sciogliere la riserva e abbandonare uno dei due scenari ne riparleremo sul report.
alla prossima