L’analisi odierna interesserà i titoli azionari inglesi.
In sintesi
Mentre il Regno Unito riflette sull’efficacia dell’immunità di gregge, l’indice Ftse 100 Uk è in trappola e si prende un attimo di pausa.
Alcuni strumenti mostrano tuttavia i primissimi segnali di un possibile recupero. Anche se ovviamente da confermare.
Il mercato azionario inglese ha la maggior parte dei titoli concentrati attorno ai valori medi dello stocastico orizzontale, ossia tra 30 e 60 circa; praticamente un gregge. Ora ho capito da dove ha preso l’idea…
Soltanto 5 titoli sono, positivamente, al di fuori dal coro.
Un’interessante scommessa potrebbe diventare un’opportunità.
Attraversiamo la manica…
Ricordo per coloro interessati al calcolo dello stocastico orizzontale da me ideato secoli fa, e già, il numero speciale del Lombard report dell’11 novembre 2019 disponibile di seguito: https://tradinglibrarymultimedia.it/sfogliabili/LombardReport/n_34/#p=1
Titoli Azionari - UK
L’indice di riferimento
L’indice azionario Ftse 100 (UK) ha realizzato a metà gennaio un massimo relativo poco al di sotto di 7.700 per poi indietreggiare completando in tale modo una conformazione grafica più ampia che parte dal 2018; ossia un triplo massimo discendente.
In seguito, ha generato un segnale ribassista di breve periodo con il cedimento di 7.300; passaggio di un supporto dinamico ricavato congiungendo i minimi relativi di dicembre 2018, di ottobre e dicembre 2019.
Successivamente, ha infranto al ribasso 7.000 (molto più evidente su un grafico Point and Figure 100x3) generando poi un segnale ribassista di breve/medio periodo che ha portato al recente minimo di 4.900 circa; all’incirca i minimi del 2010 e del 2011.
Da allora è rimbalzato, ma fatica nel superare l’ostacolo posto a 5.800.
Il Ftse 100 si è dunque riportato in corrispondenza dei livelli di 10 anni, ma dovrà affrontare molte sfide per emergere dagli abissi.
I primi accenni di positività:
La performance percentuale a un anno dell’indice ha sfiorato -30% poco più di un mese fa e questo è avvenuto in passato solo in altre 2 occasioni, all’inizio del 2003 e nel 2008/2009. Questi crolli hanno quindi lasciato spazio ad ampie fasi di recupero, come spesso accade.
Se poi vogliamo aggiungere che l’investimento azionario è quello che ripaga maggiormente nel lungo periodo...
Interessante anche l’Macd settimanale che ha appena accusato un nuovo minimo storico, ma ora tende a girarsi all’insù.
Lo scenario rimane al momento ribassista, mentre l’indice è intrappolato tra l’ostacolo di 5.800/900 e il supporto di 5.400/300.
Con i presupposti come sopra, posso impostare una strategia del genere in un’ottica di medio periodo.
Chiaramente non si tratta di scalping.
Il superamento di 5.900 potrebbe precedere una fase di recupero verso gli obiettivi 6.400 e 7.000, poi 7.500/700.
Attenzione invece al mancato superamento di 5.800/900 e al ritorno sotto 5.300 con obiettivi rispettivi 5.400/300 e 4.800/700.
Stiamo a vedere.
Propongo ora, a livello storico e su base settimanale, 3 assets del nostro paniere di riferimento.
Uno di quelli con:
- la maggior permanenza storica tra i titoli performanti (oltre 70 dello stocastico orizzontale),
- la maggior permanenza storica tra i titoli sotto performanti (sotto 30 dello stocastico orizzontale)
- la maggior permanenza storica all’interno di una delle dieci fasce dello stocastico orizzontale (da 0 a 10,00, da 10,01 a 20,00, …., o da 90,01 a 100).
Vediamoli in dettaglio e nell’ordine appena descritto.
Titolo con la maggiore permanenza storica tra i titoli performanti
Ashtead Group è molto interessante perché si è mantenuto per il 33.14% del periodo al di sopra di 70 (ossia tra i titoli maggiormente performanti tra quelli presi in esame) e il 16.5% oltre 90.
Inoltre si è recato soltanto il 26% del periodo al di sotto di 30, ma parliamo degli anni 2000/2008, mentre nel recente passato si è fermato generalmente in area 30/20.
Ashtead si colloca storicamente spesso tra i titoli maggiormente performanti, mentre la tenuta della fascia di supporto dello stocastico orizzontale di 30/20 precede in molte occasioni una fase di sovra-performance del titolo rispetto agli altri 110 presi in esame.
Titolo con la maggiore permanenza storica tra i titoli sotto performanti
Rbs si è mantenuto per oltre il 55% del periodo (dal 2000 ai giorni nostri) al di sotto di 30 e, pertanto, tra i titoli meno performanti.
In effetti, anche in questo momento è sui minimi assoluti. Vai a fidarti delle b…
Il titolo fatica nell’ottenere uno stocastico orizzontale superiore a 50 e non riesce pertanto a farsi notare.
Rbs non fa ovviamente caso nostro in quest’occasione.
Titolo con la maggiore permanenza storica in una fascia
L’industriale Imi Plc è il titolo con la maggiore permanenza all’interno di una delle 10 fasce dello stocastico orizzontale.
In effetti, si è mantenuto per poco più del 33% del periodo tra 30… e 39.99 e il grafico lo dimostra ampiamente.
E’ uno di questi titoli invisibili, poche volte tra i peggiori e quasi mai tra i migliori.
Quasi utility…
Comunque ci vuole rispetto per un titolo che non esce spesso con i peggiori della classe.
Sotto quell’aspetto Imi Plc non è male.
Oltre allo studio storico.
In questa sezione lo studio storico, adatto alla selezione di titoli in un’ottica di asset allocation, s’interrompe per lasciare spazio a un’analisi che prende in considerazione gli ultimi dati temporali e pertanto maggiormente adatta a un’operatività di più breve respiro.
Dispersione e distribuzione dei dati dello stocastico orizzontale
Il grafico a dispersione mostra il posizionamento dell’ultimo valore dello stocastico orizzontale degli asset del paniere di riferimento a livello daily. La distribuzione quantifica la presenza dei titoli nelle 10 classi.
Emerge dai grafici un’elevata concentrazione di titoli tra 30 e 60 circa, mentre solo 5 riescono a staccarsi dagli altri e a superare 80.
Gli estremi in classifica
Di seguito, la tabellina mostra la classifica (1 primi 3 e gli ultimi 3 valori) dello stocastico orizzontale elaborato sugli assets.
Analisi tecnica – il caso
Questa settimana, Tullow Oil plc attivo nel settore dell’esplorazione petrolifera è sul minimo dello stocastico orizzontale, ma cercherò di tirarlo su di morale dedicandoli questa sezione.
Visto il prezzo del petrolio il compito mi sembra un pochettino arduo…
In primis, il titolo si è mantenuto per il 16% del periodo (ricordo che parliamo degli ultimi 20 anni) sopra 70, ma anche il 41,24% del tempo sotto 30; ossia tra quelli meno performanti.
Inoltre il grafico dello stocastico orizzontale ci rivela in drastico cambiamento di posizionamento tra gli anni 2004/2008 e dal 2012 in poi. Mentre prima il titolo era spesso tra i migliori, ora lo scenario è invertito.
Dal punto di vista puramente tecnico, il titolo ha accusato un’estesa fase discendente durante gli anni 2012/2015 per poi effettuare un lungo movimento laterale fino a qualche mese fa.
Una parentesi: facendo riferimento agli ultimi mesi, i problemi del titolo si sono verificati alla fine dello scorso anno (dimissione dell’Ad, taglio alla produzione, mancato dividendo…) solo per spiegare che la pandemia ed il crollo dei prezzi del petrolio sono successivi e hanno interessato solo l’ultimo periodo.
La pandemia ha quindi ulteriormente peggiorato le cose ed il titolo è fermo sui minimi storici.
La situazione è nettamente negativa, ma allo stesso tempo il titolo potrebbe costituire un’ottima scommessa, anche se chiaramente rischiosa, in un’ottica di lungo periodo.
Ovviamente deve prima sistemare i suoi problemi societari. Fatto questo diventerebbe un’opportunità e no più una scommessa.
Diversamente potrebbe non muoversi mai.
Non sto a ricordare (mi sa che lo sto facendo invece…) che qua subentra anche il rischio del tasso di cambio. Inutile guadagnare il 10% sul titolo e perdere, per esempio, il 20% sul tasso di cambio. Occhio al cambio.
Lo so, sono noioso, anche mia moglie me lo dice sempre, ma spesso sono le cose più scontate a provocare danni, appunto perché scontate e la guardia è abbassata.
In conclusione, il titolo è sui livelli più bassi dello stocastico orizzontale e sui minimi assoluti in borsa, ma potrebbe costituire una scommessa con le dovute cautele.
Dimenticavo, ha anche problemi societari.
Questo titolo non è per tutti.
Il superamento di 40 potrebbe invogliare qualche investitore/speculatore con obiettivi 53, 65 e 90, poi nel caso vedremo.
A disposizione
Giovanni Maiani