Fra tre settimane è previsto lo stacco, che avverrà se Intesa, Ubi e Unicredit saranno sopra le rispettive barriere. In caso contrario si prevede comunque un effetto memoria. Emesso da Natixis.
Cedole & dividendi
In realtà c’è un doppio filo di lana per un certificato sui bancari italiani (sempre loro!) di Natixis: il primo è temporale, nel senso che il 24 aprile è previsto lo stacco di una maxicedola del 13% alla condizione, ecco il secondo filo di lana, di non rottura delle relativamente vicine rispettive barriere, così fissate:
Azione |
Barriera |
Quotazione apertura di oggi |
Intesa Sanpaolo |
1,139 € |
1,433 € |
Ubi |
1,395 € |
2,383 € |
Unicredit |
6,222 € |
6,94 e |
Le possibilità di farcela ci sono e se ciò avvenisse sarebbe un bel vantaggio in termini fiscali, poiché – come sempre – si compenserebbero eventuali minus che certamente il mese di marzo ha causato a molti investitori. Inoltre, nel caso la maxicedola non fosse distribuita il 24 aprile (data di valutazione ma quella di pagamento sarà il 6 maggio), perché uno dei tre titoli si trovasse sotto la barriera, è prevista la possibilità che la cedola del 13% venga comunque distribuita in tutte le date di osservazione trimestrali successive, sempre che i tre sottostanti quotino sopra la stessa barriera, grazie al cosiddetto effetto memoria.
Isin |
IT0006746207 |
Denominazione |
Natixis Iss-3 Banche Italia Autocall 2025 |
Scadenza |
4/2/2025 |
Tipologia |
Express |
Valuta |
Eur |
Mercato |
EuroTlx (sito Borsa Italiana) |
Ultima quotazione |
626,16 euro |
Valore nominale |
1.000,0 euro |
La struttura del certificato prevede queste clausole.
Le cedole successive |
Dopo il 24 luglio 2020 e via via ogni trimestre, se tutti e tre i sottostanti non avranno perso più del 30% (barriera quindi al 70%) rispetto al livello iniziale, il certificato staccherà cedole trimestrali dell'1% (4% annuale). Rispetto alla maxicedola (con sbarramento al 50%) la situazione cambia in questo modo: ► per Intesa Sanpaolo la barriera per la trimestrale è collocata a 1,5946 € ► per Ubi Banca a 1,9530 € ► per UniCredit a 8,7108 € |
Effetto memoria |
Le cedole godono anche in questo caso dell’effetto memoria: se a una data di valutazione trimestrale, una non dovesse essere stata distribuita, perché i sottostanti si trovassero sotto la barriera, il premio non verrà perso ma rinviato alla scadenza successiva, sempre che sia soddisfatta la condizione di una quotazione sopra i relativi livelli |
Rimborso anticipato |
Il certificato prevede il rimborso anticipato a 1.000 euro il 4/2/2021 e per ogni trimestre successivo (dal 25 gennaio 2021 e per ogni data di valutazione trimestrale ulteriore) se tutti e tre i titoli sottostanti quoteranno a un livello identico o superiore a quello iniziale alle varie date di osservazione trimestrali |
Rimborso a scadenza |
Se il 24 gennaio 2025 il certificato sarà ancora in vita si potranno determinate tre opzioni: 1°) Con tutti e tre i sottostanti a un valore maggiore o uguale al 70% rispetto all’iniziale si avrà il rimborso a 1.000 con l’aggiunta della maxicedola del 13% e delle cedole trimestrali se non distribuite in precedenza; 2°) Con tutti e tre i sottostanti a un valore compreso tra il 60% e il 70% rispetto all’iniziale si avrà il rimborso a 1.000 con l’aggiunta della maxicedola del 13% ma non delle cedole trimestrali se non siano state distribuite in precedenza 3°) Se Il certificato non sarà ancora stato rimborsato e uno o più tra i tre sottostanti quoterà sotto il 40% rispetto al valore iniziale il rimborso avverrà a una percentuale rapportata alla performance negativa del titolo peggiore |