Tornano gli acquisti, ma Fibonacci ferma tutti!


Settimana finanziaria sostanzialmente in ripresa, un pò per tutti gli indici mondiali, sospinti da un rallentamento della curva dei contagi, segno che le misure di contentimento possono far sperare.

Il periodo drammatico sembra rientrare nelle dimensioni,  e con esso, anche le nostre aspettative.

Se solo provassimo a guardarci indietro di qualche settimana, noteremmo come i timori stiano leggermente rientrando, lasciando spazio alla speranza che questa reclusione forzata sia prossima alla fine.

Ciò che non ci piace di questo mercato è il divieto di short, privazione che viene mascherata dietro la volontà di colpire la speculazione, ma che in realtà spiega l'ignoranza del funzionamento tecnico dei mercati o, nella migliore delle ipotesi, una posizione squisitamente di demagogia politica. Infatti, seppur gli Usa siano stati colpiti duramente, il loro sistema finanziario non ha subito divieti, ha proseguito la sua marcia con il pieno degli strumenti, confermando la superiorità tecnica nei confronti di tutte le altre piazze.

Andiamo per gradi, Il divieto di short selling è arrivato come sempre a fine del ciclo di vendite, quindi già inopportuno nella tempistica.

Dal punto di vista di chi scrive, inoltre, in questo modo si sta favorendo ancor più sporchi giochi che solo un occhio esperto può riconoscere e comprendere appieno.

E' quotidiano ormai il vedere spingere titoli in rialzo con arcinote tecniche di trading, per poi distribuirli alla platea ignara.

Se il divieto di cui abbiamo appena parlato, non fosse stato in vigore, se non altro, tali mani, avrebbero trovato una opposizione alla loro strategia e, in secondo luogo, le ricoperture avrebbero rimpolpato il lato del "bid", permettendo il corretto funzionamento del mercato e con esso, la corretta formazione dei prezzi.

Chi vi scrive, non è affatto un investitore con la caratteristica dello "short selling", l'esatto contrario, eppure, conoscendo il funzionamento del mercato molto bene, posso affermare che in questo momento, il mercato sta funzionando in maniera non corretta a scapito degli investitori che non hanno come core business, il "mestiere" del trader.

Per non incappare in tali trappole, però, abbiamo degli strumenti tecnici che possono aiutarci a comprendere fino a che punto ci si può fidare dei prezzi raggiunti.

Ci si può, ad esempio, affidare al ritracciamento di Fibonacci, notando così come, non solo gl'indici mondiali, ma anche le azioni facenti parte di questi panieri, abbiano tutti rispettato il valore di possibile inversione di trend, fermandosi ad una soglia prossima al 61.8% .

Questo, con molta evidenza, rappresenterà il punto di svolta dove si scoprirà il percorso prossimo futuro, se, quindi, vi sarà il completamento dell'onda a V di recupero, come, invece, potrebbe rappresentare il punto di massima espansione della stessa.

Solo oltre tale valore, quindi, potremmo assistere a veri acquisti di pacchetti azionari, cosa che, ad ora non è affatto accaduta.

E' un momento in cui quindi, è lecito alzare tutte le barriere difensive possibili ed immaginabili e rimanere alla finestra.

Di certo non si corre il rischio di rimanere fuori dalla corsa agli acquisti.

Nell'incrocio dei diversi fattori, abbiamo notato , giovedi 9 aprile ndr, un ritorno d'interesse sul Gold.

Segnale che la paura non ha definitivamente abbandonato gli investitori e tendenzialmente è opportuno tenere conto di questo indicatore nel calibrare la propria propensione al rischio, se non altro confrontandola con il "mood" degli altri investitori.

Nell'articolo della scorsa settimana, sento il dovere di chiedere scusa per un errore commesso.

Non ho, infatti, chiarito il perchè avevessi identificato in 8300 il punto di massima espansione settimanale del Nasdaq

In effetti, l'errore è di natura squisitamente operativa, ovvero dovuto alla deformazione professionale di guardare al Future più che al sottostante.

Quindi , lo farò in questo articolo, chiarendo il fatto che mi stia riferendo al Future Nasdaq.

Come ben visibile, in settimana il valore massimo raggiunto è stato intorno al valore di 8325 punti e tale è rimasto, come contenuto in un recinto.

Stessa dinamica riscontrabile nel Future Dax e in molti titoli azionari del nostro MTA.

L'aspetto positivo di questo ritracciamento è quello di rivedere un barlume di normalità all'interno dei book di contrattazione degli stessi Future, i quali, seppur in un quadro di estrema volatilità, hanno iniziato a presentare una composizione del "bid" e dell'"ask", più sostanziosa di quanto lo sia stata nelle ultime 3 settimane.

In tale quadro, per un invetistitore prudente , è bene rimanere alla finestra, in attesa di una evoluzione del quadro tecnico.

L'Europa ancora è in cerca di un'accordo, il quale, quando arriverà in via definitiva, avrà per l'ennesima volta la caratteristica della tardività, ma se non altro potrebbe rinnovare un quadro di stabilità di cui si avverte un gran bisogno.

Parlare delle voci di accordo, al momento risulta inoppotuno dato il fatto che ogni decisione è stata rimessa all'Eurogruppo che avverrà dopo Pasqua, pertanto, per maggiori chiarimenti, preferiamo attendere un comunicato ufficiale.

La speranza che rimane è che l'Europa si dimostri una vera "Unione", in caso contrario, ipotizzare un suo disfacimento non sarà più una fandonia, ma una concreta possibilità e una minaccia per il nostro sistema finanziario.

Quest'anno, la Pasqua coincide con un  momento davvero particolare per tutta l'umanità, in cui la riscoperta del valore della solidarietà, potenzialmente, può proiettarci in un'Europa piu coesa e quindi più vicina e forte.

Non tutto il male vien per nuocere, basta scegliere la strada giusta.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)