L'asticella che rileva l'indicatore dello stress sui mercati finanziari, è decisamente su livelli massimi.
Quella appena terminata è stata un'ottava che lascia sul terreno milioni di euro e senza possibilità di appello.
Ricorderete la metafora della locomotiva che avevo utilizzato riferendomi alla Cina, quando ancora il Dax volava sui 13600 punti.
La sorpresa è che la Cina, dopo aver instaurato un regime rigidissimo in grado di contenere il contagio da coronavirus, abbia riportato nella giornata di giovedi 5 marzo, solo 143 contagi; un risultato ragguardevole se si considera il volume della popolazione cinese.
Segno che se lo si affronta in maniera brutale, questo maledetto virus può essere confinato ed infine sconfitto.
Non è un caso che la borsa cinese abbia recuperato per intero le perdite immediatamente successive alla comparsa della patologia.
Ovviamente, non può reggere su questi livelli perchè proprio in questi giorni, a soffrire di questo odioso contagio è tutta l'Europa e gli Stati Uniti.
L'impressione che si ha, dopo un'ulteriore settimana di bollettini della Protezione Civile, è che l'Italia stia cercando di difenderersi in maniera consona, essendo completamente trasparente, molto più di tante altre potenze europee, le quali, viste le notizie ormai cronaca, pare abbiano preso molto più alla leggera, e la diffusione dei numeri reali e le misure di contenimento.
Se l'italia riuscirà a superare questa emergenza, lo farà grazie al grande numero di tamponi effettuato anche a soggetti asintomatici, in grado di identificare le zone focolaio ed adottare le misure necessarie.
Sul numero di soggetti positivi infatti, dall'estero i numeri che giungono non sembrano affatto realistici.
Di questi tempi in borsa non si compra, si vende, si limano le posizioni, si aprono posizioni che coprano il rischio di perdita, e chi non si è fatto trovare con il portafoglio pieno, apre degli ETF short o delle posizioni short direttamente sull'azionario, ma scegliendo con cura le prede.
Vorrei fare una considerazione in merito alla proposta di alcuni incompetenti politici, di chiudere Borsa Italiana sin dalla giornata di domani, proposta già rigettata dalla stessa Borsa.
Il mercato funziona correttamente quando è aperto e con minor vincoli possibili e non perderò del tempo nel motivare questo concetto basilare.
Semmai, basta guardare agli Stati Uniti che hanno da insegnare a tutti, se non altro, in questo campo.
Questa situazione mi sta facendo rivivere altri momenti topici della mia carriera di trader, a partire dall'attentato al World Trade Center di New York nel 2001, passando inevitabilmente per la crisi dei Subprime partita nel 2008.
Personalmente, ciò che mi ha permesso di continuare a fare del trading la mia attività ancora ad oggi, fu la consapevolezza e la rigidità nell'applicazione degli stop loss, termine che molti odiano non leggendo in esso il significato intrinseco- meno perdite, più risparmio disponibile-
Questo mestiere, non viene mai raccontato in maniera sincera. Di sovente la fase del racconto si distanzia enormemente da quanto accaduto nella realtà, affidandosi all'omertà del proprio portafoglio e questo perchè moltissimi trader soffrono di un'autostima talmente esagerata da essere patologica.
La realtà è che tutti sbagliamo, non esiste un trader che non commetta errori e spesso anche grossolani.
La selezione tra di noi viene fatta dall'umiltà.
Quel sommovimento interiore che porta a mettere in dubbio le tue scelte.
Altro punto enorme di differenziazione è l'intelligenza, in questo caso tale qualità si associa al tempo necessario per comprendere l'errore, perchè qualsiasi perdita nei mercati finanziari non è frutto della sfortuna, ma di un errore personale.
Concetto da fissare bene a mente.
La differenza tra un trader che farà questo mestiere per tutta la vita ed uno di passaggio, transita per queste due caratteristiche.
Negli anni dei subprime, avendo già vissuto l'esperienza delle Torri Gemelle che mi fecero comprendere la potenza vera del mercato, quello che accadde lo affrontai con agilità, avendo dotato il mio database di un rigido schema comportamentale.
La potenza del mercato, a mio modo di vedere, si connette alla natura, che nella normalità è sempre meravigliosa, in grado di produrre dei paesaggi di una bellezza inaudita, ma anche in grado di spazzarti via in un'stante se non la rispetti.
Sto vivendo questo momento facendo perno sulle esperienze passate e invito tutti ad avere una prudenza particolare.
Cominciamo con lo sfatare un mito: Non si può centrare con precisione svizzera il punto di inversione.
Il primo pensiero che attraversa la mente di un trader quando entra nel mercato è - " ho preso il minimo in pieno" -, anche perchè se così non fosse avrebbe impostato il prezzo di acquisto ad un valore più basso..non credete?
Lo stesso concetto si applica parimenti all'apertura di uno short, solo che in tal caso la presunzione che si ha è quella di aver centrato il prezzo massimo!
Per la stragrande maggioranza degli investitori, l'obiettivo è l'acquisto, piuttosto che la vendita, anche speculativa e posso assicurarvi che il mercato darà il segnale, basta saperlo leggere, e ci sarà tutto il tempo per selezionare le opportunità ed entrare con cognizione di causa.
L'umiltà farà la sua parte quando le cose non andranno come avevate sognato, ma così facendo e quindi riconoscendo i propri errori, salvaguarderete il vostro risparmio lasciandolo intatto per momenti migliori.
Dal mio punto di vista, il trading consiste innanzitutto nella difesa del proprio risparmio perchè da una buona difesa viene fuori un guadagno quasi depurato dai rischi.
Ritengo opportuno guardare alla Luna, ovvero agli Usa per comprendere con esattezza dove ci si trova, e, con precisione, al Nasdaq Composite.
Il punto è delicatissimo, come avevamo visto nella scorsa settimana e il valore di 8200 ha retto all'urto ma... c'è un ma.
Il numero dei contagi alle ore 18 di oggi domenica 8 marzo in Italia è parso in netto incremento.
La speranza è che si sia vicini al picco ma per ora non esiste alcun elemento che indichi questo.
L'attesa per l'apertura di domani in borsa, non può essere lecitamente ottimistica.
Sotto gli 8200 punti, il valore che terremo d'occhio saranno i 7000 punti del Nasdaq.
E' infatti questo valore verso cui verrà calamitato molto presumibilmente, a mio modo di vedere, l'indice statunitense.
Tutto prima o poi passerà, non c'è dubbio, torneremo ad uscire di casa, a riunirci in assemblee e ad abbracciarci e la borsa tornerà a salire, ma ad oggi è importantissimo comprendere di avere un forte dovere civico e quindi il mio invito è di attenersi in maniera rigorosa alle indicazioni delle autorità.
Solo così ne usciremo tutti più forti e in un tempo breve.
Forza e coraggio!
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)