Come capire se il mercato vuole andare long o short e di conseguenza se conviene acquistare o vendere. Situazione a oggi di attesa in un contesto tendenzialmente volatile.
Cedole & dividendi
Meno nervosi di quanto ci si potrebbe aspettare. I nostri titoli di Stato dovrebbero in teoria avvilupparsi in un violento andamento ribassista, stante il quadro in peggioramento del debito pubblico. Invece tengono livelli discreti, seppur in un contesto di forte incertezza. Lo conferma il rendimento del decennale, tornato sotto l’1,4% contro un massimo quasi al 2,4% del 17 marzo, sebbene nelle ultime ore sia risalito verso l’1,42%. Gli indicatori tecnici su base “daily” dicono di mettersi all’acquisto di Btp ma la prudenza è d’obbligo. Il fattore decisivo è infatti di natura politica: dopo il Quantitative Easing illimitato ci si attende ora un accordo fra Roma e Bruxelles sugli interventi straordinari da impatto pandemia ed è su questo tema che si giocherà il rafforzamento dei nostri governativi.
In attesa di evoluzioni ecco una serie di indicazioni operative.
Decennale, i valori da monitorare – All’1,42% di yield delle ore 11.00 di oggi si verifica un quadro tecnico così impostato: vendere al soprasso di 1,44-1,49% - comprare sotto 1,14%. Questi valori sono riferiti alla chiusura di seduta e non all’“intraday”.
Una verifica dei movers – Per comprendere le dinamiche del mercato occorre seguire alcune indicazioni provenienti dagli scambi. Un segnale di debolezza o di forza si trova nei titoli con migliori o peggiori performance, ai quali gli investitori si rivolgono quindi negli acquisti o vendite. Nel primo caso (debolezza) si tratta di Bot, Ctz, Btp€i e talvolta di Btp Italia corti. Nel secondo caso (forza) di Btp lunghi e ancor più lunghissimi.
Il barometro del 2067 – Il titolo più lungo in assoluto, il Btp 2,8% Mz2067 (Isin IT0005217390) è un forte rilevatore di sentiment. Nella fase attuale (quotazione in apertura di seduta a 108,9 euro) ha questi valori grafici da sorvegliare: resistenza a 112,6 (oltre scatta un movimento rialzista che si dovrebbe estendere a tutti gli altri Btp); supporto a 103,5 (sotto scatta un movimento ribassista che si dovrebbe estendere a tutti gli altri Btp). Influente anche l’escursione “daily” della quotazione: con volatilità sopra il 5% si determina – a seconda della direzione – un netto movimento long o short. Attenzione poi alla media mobile a 200 sedute, che venerdì sera si collocava a 108,7, proprio a cavallo della quotazione di apertura di oggi.
La scadenza a quattro anni – Decisiva l’analisi anche di un Btp medio/corto, per esempio il Btp 1,85% Mg2024 (Isin IT0005246340), che non è solitamente molto scambiato ma che si colloca su un livello perno della curva dei nostri titoli di Stato, assieme al 3 anni. All’apertura oggi a 104,99 euro corrisponde una quota importante nella valutazione fra trend ribassista (fondamentale la tenuta di 103) e rialzista (oltre 105,4). Significativa inoltre la distanza che ne separa il rendimento – attualmente allo 0,58% - rispetto al livello zero. Più si accorcia e più aumenta la propensione degli investitori al rischio Italia, che trova proprio su queste scadenze – tre/quattro anni – un rilevatore di maggiori o minori tensioni.