Il contesto non è certamente favorevole agli investimenti, nonostante il fiume di liquidità che le Banche Centrali stanno per riversare sui circuiti finanziari per contrastare il traumatico sgonfiamento delle bolle che si sono accumulate in anni di politiche monetarie ultra-espansive, in primis l’azionario e i titoli corporate high yield. Siamo passati in poche settimane da un contesto di asset inflation a uno di asset deflation, dalla caccia ai rendimenti a qualsiasi costo e ciechi al rischio al disperato bisogno di liquidità per chiudere margin calls e rendere i portafogli più presentabili.
Purtroppo non pare che sia finita qui, ragion per cui una fase di rimbalzo tecnico andrebbe colta come un’ottima occasione per fare de-risking, per ridurre eventuali sovra-esposizioni azionarie (prima che lo faccia il mercato) e inserire nei portafogli asset almeno in parte decorrelati, come ad esempio l’Oro e l’Argento.
Un possibile tassello da inserire nei portafogli per renderli un po’ meno “fragili” potrebbe essere anche il grano, che ha dimostrato una notevole resilienza durante il crash delle ultime settimane e si è poi riportato a ridosso dei massimi di periodo. Prendendo in esame l’Etc quotato su Borsa italiana con ticker WEAT (Wisdomtree Wheat, PC: 0,6149), sembra opportunità mantenere le posizioni/entrare/accumuare sulle posizioni correnti e su eventuali correzioni del 3-5% dai livelli correnti.
Per il succedaneo mais (ticker CORN) i tempi, invece, non paiono ancora maturi.
Mettiamo sotto la lente il petrolio, in attesa di possibili segnali di rimbalzo dopo il pesantissimo sell-off delle ultime settimane. Senza, tuttavia, cercare di anticipare.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)