Buffett, il miliardario semplice: dove sta investendo e dove no, cosa dice e cosa non dice

Una raccolta di pensieri, strategie e un’analisi delle scelte dello “zio d’America”, come lo chiamano i suoi fedelissimi followers. A 89 anni è il maggiore “value investor” di tutti i tempi. Pur con qualche insuccesso, che lui ammette da persona perbene.

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Ancora una volta Warren Buffett ha scritto la sua lettera agli azionisti, un appuntamento immancabile così come il meeting annuale di Berkshire Hathaway, conglomerato da 566 miliardi di $, che nel 2020 si terrà il 2 maggio a Omaha (Nebraska), forse l’evento più gradevole ed educativo in assoluto cui un investitore possa partecipare. Averne di Buffett! Un genio per le sue abilità, trasparenza, chiarezza e disciplina, seppur criticato da alcuni, forse invidiosi del successo ottenuto. Iniziamo dalle performance del gruppo che ha creato, trasformando una società tessile prossima al fallimento in un gigante mondiale della finanza.

Azione Berkshire Hathaway B - rilevazione trimestrale dal 1996 a oggi

Berkshire Hathaway Inc. Classe A (Nyse BRK.A): ultima quotazione 309.096 $

Berkshire Hathaway Inc. Classe B (Nyse BRK.B): ultima quotazione 206,3 $ $

Ciascuno dovrebbe impostare i propri investimenti tenendo a mente questo track record, perché tutto il resto conta poco.

Dunque ecco cosa fa e cosa non fa il guru di Omaha, che vive – curiosità lecita – in una casa modesta (foto sotto), considerando la sua infinita ricchezza, e guida una Cadillac XTS da 44.600 $, acquistata in incognito dalla figlia presso il concessionario di Omaha, sebbene il padre sia un forte azionista di General Motors.

Oggi vi proponiamo così pensieri e convinzioni (in base all’ultima lettera appunto), nonché strategie e scelte dello zio d’America, come lo chiamano affettuosamente oltre Oceano, guardando anche ai nuovi investimenti.

1°) Dopo di lui - Le età avanzate di Warren Buffett (89 anni) e Charlie Munger (96 anni), leader attuali e di lunga data di B.H., impongono che si definiscano gli eredi. Nessuna guerra in vista. Loro sanno già chi saranno ma comunque si tratterà di amministratori allo stesso tempo azionisti di Berkshire grazie ad acquisti azionari realizzati con i propri risparmi. Buffet ha anche precisato che è stato stabilito come verranno organizzati i passaggi di proprietà delle sue rilevanti quote dopo la propria morte, puntando a fare in modo che non ci saranno scossoni per le quotazioni.

2°) Vendere o comprare l’azione B.H.? Decisa la risposta di Buffett: è tempo di “buy”, grazie anche a profitti 2019 per 81,4 miliardi di $. Berkshire vive su una montagna di liquidità, che potrebbe essere utilizzata per un nuovo buy back dopo quello del 2019.

2°) E se il coronavirus… - Buffett ricorda che Berkshire acquista partecipazioni da detenere per 20 o 30 anni. La stessa cosa deve fare il piccolo investitore rispetto a B.H. perché le prospettive di lungo termine non verranno certo modificate da uno dei tanti virus che ha colpito il mondo e che lo bastoneranno in futuro.

3°) Cosa fare e cosa non fare? Le strategie di investimento del guru di Omaha sono state così ribadite proprio di recente: ● Puntare su aziende che reinvestono i profitti nella crescita ● Non impegnarsi in attività troppo complesse, tali da non essere pienamente comprese da chi ci mette i soldi, tanti o pochi che siano, e soprattutto prediligere i gruppi collegati a business di cui le persone abbiano effettiva necessità ● Scegliere azioni a bassa volatilità e anzitutto a basso beta (indice del rischio sistemico) ● Buy back: è questo l’elemento fondamentale nella selezione delle azioni. Vanno scelte società che ne siano forti assertrici ● Non investire mai in base alle aspettative, come essere convinti che l’azione sarà di certo un affare o che il business possa crescere: in altre parole basarsi sui numeri e non sulle speranze o fiducie ● Stare lontani dai prodotti finanziari complessi ● Non andare a leva, facendo ricorso a fidi e/o a quelli che noi chiamiamo Lombard ● Aumentare il debito è come giocare alla roulette russa; ciò vale per tutti, investitori e società. Abbiamo sintetizzato i punti forti della Bibbia di Buffett, che prevede anche molti altri dogmi più tecnici.

4°) Imprescindibile – Si è detto del beta: ebbene si stima che attualmente quello delle azioni riferite alle società detenute da B.H. sia in media dello 0,77, quindi nettamente sotto quota 1, il che significa meno rischiose del mercato. Ciò riporta alla volatilità. Otto numeri – riferiti al 2019 - spiegano la strategia di Buffett meglio delle parole.

Tanto rumore per nulla quindi dei mille strateghi di Wall Street? Si direbbe di sì a leggere questi dati, nel senso che Berkshire batte tutti pur con una volatilità nettamente inferiore.

5°) Dove investe - Rivelare quali sono i nuovi cavalli di battaglia di Buffett significa promuovere le relative società, perché molti investitori nel mondo tendono a seguirlo passivamente. Alcuni media Usa hanno riportato notizie di incrementi negli ultimi tre mesi delle partecipazioni in tre corporate ad alta distribuzione di dividendi. Si tratta di Occidental Petroleum Corporation (OXY), il cui yield è superiore all’8%, di Suncor Energy (SU), petrolifera canadese specializzata nell’estrazione dalle sabbie bituminose, e infine di General Motors (GM): quindi petrolio e auto, basandosi sul principio dell’investire su sottostanti dai business molto chiari. Ma quali sono le maggiori partecipazioni del gruppo? Eccole al 31/12/2019.

Seguono tante altre partecipazioni minori. Si noti come si tratta di business basilari, dal credito al trasporto aereo e alle bevande. La quota in Apple ha alimentato non poche notizie contradditorie, poiché B.H. ha di recente ceduto 750.650 titoli, aumentando però il capitale detenuto dal 5,52% al 5,7% a seguito di ribilanciamenti tecnici nel gruppo di Cupertino, di cui Buffett è un fervente sostenitore.

6) Gli errori – Buffett ammette di aver preso degli abbagli, al punto tale che c’è chi ha scritto studi al proposito. Lui però li confessa con grande trasparenza, al contrario di quanto fanno quasi tutti i numeri uno dell’economia mondiale. Per esempio su un’operazione riferita a Tesco (grande distribuzione Usa) nel 2014 riconobbe una cantonata da dilettanti, che comportò una perdita per 440 milioni di $. Ancora peggio per Dexter Shoe Co (scarpe e accessori sportivi): in questo caso il danno per Berkshire Hathaway fu di 3,5 miliardi di $, dovuto al fatto che la società non aveva un "vantaggio competitivo duraturo". “Come disastro finanziario, questo meriterebbe un posto nel Guinness dei primati” ammise candidamente. Nella lettera degli azionisti del 2008, Buffett scrisse: “Senza sollecitare Charlie Munger o chiunque altro di B.H., ho acquistato una grande quantità di azioni ConocoPhillips (energia) quando i prezzi del petrolio e del gas erano vicini al picco. Non ho in alcun modo anticipato il drammatico calo che si è verificato successivamente. " E poi ci sono le occasioni mancate. Per esempio non acquistò NBC Dallas-Fort Worth (broadcasting & media production company), che si sarebbe poi rivelato un formidabile affare.

Anche il più grande investitore di tutti i tempi – che ha contribuito a salvare la finanza mondiale nel periodo 2008-2009 –riconosce di aver sbagliato tante volte e lo fa con candore, il che gli procura ancor più simpatia per la sua umanità, ben distante dalle menzogne tipiche dei tycoon di Wall Street. Avvalorata dal fatto di riconoscere di aver sempre voluto insegnare a figli e nipoti il significato del risparmio e la forza dell’investire in modo semplice “educandoli a come trasformare la spazzatura, a dipingere con il pennello e soprattutto a imparare a gestire il proprio denaro, scelta importante per far loro capire la differenza tra desideri e bisogni”.

Vi proponiamo quest’ultima sua affermazione: “Siamo tutti colpevoli di pagare più soldi per una bella marca di scarpe o di qualsiasi gadget quando potremmo ottenere un oggetto simile, altrettanto buono, per un prezzo inferiore. L’idea alla base di questa lezione è aiutare i bambini a comprendere i diversi modi in cui gli inserzionisti ci spingono ad acquistare i loro servizi o prodotti, nascondendo quanto valga la pena realmente sborsare”.

7) Cosa non dice – Ci sono aspetti di cui Buffett non parla (almeno in pubblico). E’ il caso per esempio del suo rapporto con la politica, del reale peso che ha in tante decisioni finanziarie negli Usa, visto che detiene partecipazioni in grandi gruppi bancari, e soprattutto del perché non abbia mai cercato di globalizzare il patrimonio di B.H., troppo “made in Usa”. Forse un giorno lo spiegherà, perché a lui dobbiamo tutti augurare una vita ancora lunga e piena di successi.