Buonasera a tutti. Finalmente quella fase di assestamento che mi aspettavo "nei primi mesi del 2020" (vedere, anche a random, i miei articoli di inizio anno: https://www.lombardreport.com/2020/1/4/ferrovie-nord-milano-anima-sgr-esprinet-technogym/) pare si stia concretizzando. E questo è quello che avevo in testa. Come spiegato più volte il mercato stava vivendo una fase di estrema compiacenza, in cui tutto saliva (anche i titoli "zero virgola", articolo: https://www.lombardreport.com/2020/1/15/constatazioni-sul-comportamento-del-mercato-e-un-paio-di-aggiunte-alla-watchlist/). Molti tuttavia i segnali di allarme (https://www.lombardreport.com/2020/1/11/bmps-silver-falck-renewables-nexi-oil/), ma chi, come me, è trend follower preferisce non anticiparli mai, a costo di prendere qualche stop o ridurre drasticamente l'utile fatto (cosa che personalmente mi è successa ma preferisco sempre salvare le ossa in questi casi e accontentarmi ugualmente). I vari alerts (di carattere tecnico e non fondamentale) hanno costituito un motivo di cautela estrema nella operatività (=riduzione della size). Ricordo ad esempio un grafico che avevo postato proprio a gennaio in cui evidenziavo minimi crescenti sul vix e massimi crescenti sugli indici (S&P500 per esattezza) e che qui riporto.
L'apprensione nel segnalare tali alerts solo tre settimane fa era data da molteplici discordanze tra indici, non a caso intitolavo l'articolo "quell'orso che ti guarda" (https://www.lombardreport.com/2020/2/2/update-sul-mercato/)
Ma il fattore di alert maggiore per me è stato comunque quello più volte segnalato recentemente su queste colonne, ovvero il fatto che il blocco totale della supply chain avesse fatto fare profit warnings (spesso ignorati dal mercato!!) a colossi del tech (Apple) ma non solo (Adidas).
Ma il passato è passato, il futuro non esiste. E quindi cari amici ci tocca vivere il presente.
Non ho naturalmente la sfera di cristallo, ma mi aspetto che questa fase di panico possa durare ancora qualche settimana, almeno fino a metà Marzo, poi si vedrà e valuterò step by step. Quello che mi fa pensare che questo momento non sia di brevissima durata (ovvero di poche sedute) è che sui massimi gli operatori si sono trovati "a leva massima" e quindi sia ieri (lunedì) che per le prossime sedute sono scattati e scatteranno o potrebbero scattare molti margin call che portano inevitabilmente alla liquidazione coatta delle posizioni in essere. Insomma potremmo trovarci in una situazione di avvitamento. Altro aspetto da non sottovalutare a mio avviso è il fatto che il blocco dell'economia porta ad un inevitabile repricing generale del rischio di credito e questo potrebbe portare ad un peggioramento dei vari NPL in pancia agli isituti di credito con tutto ciò che ne consegue.
Detto questo, passo ad una brevissima analisi del nostro indice, evidenziando come qualunque rimbalzo sia occasione di alleggerimento di eventuali posizioni in essere. Il gap è notevole tra il close di venerdì e la giornata di lunedì, ma non credo che verrà coperto in tempi brevi (anche se ci sono state prese di profitto su oro e soprattutto argento).
Sull'indice FTSEMIB40 daily notiamo come sia stata rotta come burro una trendline dinamica testata più volte. Abbiamo un primo supporto a 22700 (il close odierno è a 23090, quindi non siamo molto distanti). Un'area molto più interessante è collocabile attorno ai 22350 punti che costituiscono una vecchia resistenza statica testata svariati giorni in passato e la cui rottura ha permesso poi l'allungo fino ai 25500 punti. Tale livello (22350) è anche il punto in corrispondenza del quale passa la media mobile a 200 periodi (anche se non escludo a priori eventuali rotture in volatilità).
Estrema attenzione quindi, almeno fino a metà Marzo (stando ai cicli statistici). Non penso comunque che questa influenza (perché di questo si tratta) sia la fine del mondo e rimango ottimista come sempre perché sono certo che si creeranno delle opportunità, forse più interessanti dell'ultimo periodo.
Un saluto a tutti (se ci sarò ancora ;-))
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)