Non vi è solo l'auto elettrica su cui puntare per un futuro un po' piu' pulito.. Una modalita' di trazione che pero' comporta l'utilizzo di elettricita' con conseguenze nefaste-e sempre dimenticate- per i cittadini che si trovano nelle vicinanze delle centrali elettriche disseminate in tutta la penisola nelle quali si bruciano petrolio,gas e carbone per ottenere quella elettricita' tanto idolatrata come prodotto energetico(per loro...) pulito...
La scommessa è sulla mobilita' a IDROGENO su cui puntano svariate compagnie americane (ad ex PLUG e Ballard Power) e in Europa (ad ex Elringklinger quotata su Xetra .)
L'applicazione dell'idrogeno come carburante trova sempre maggiori consensi. In California sta per essere varato il primo traghetto funzionante a idrogeno che prendera' servizio entro fine anno. Sara' lungo 21 metri e portera' 84 passeggeri. Il colosso Alstom ha nel frattempo progettato e costruito ( Coradia iLint) il treno ad idrogeno in servizio in Bassa Sassonia.. Si pensa che nel 2030 il 20% del traffico su rotaia utilizzara' questa forma di energia pulita.. Amazon,Wal Mart etc utilizzano da tempo carrelli elevatori ad idrogeno.
Ricerche e fabbriche solo in USA o Germania ?. No. Anche in Italia abbiamo un campione nazionale concentrato nello sviluppo di questa fonte futuribile energetica : Landi Renzo,una societa' di Cavriago(RE) fondata nel 1978 e quotata in borsa dal 26 giugno 2007. Landi Renzo è specializzata in energie pulite ed ha chiari programmi futuri incentrati su tutte le energie pulite ,come d'altronde riportato sul motto sociale ;"clean air"
La societa' produce e commercializza sistemi ecocompatibili di alimentazione a GPL ed a metano per autotrazione ed è un nome notissimo da molti decenni nel mondo dell'automotive.Moltissimi automobilisti guidano infatti auto a scarso impatto ambientale con prodotti usciti dalle fabbriche di Landi Renzo .Nel futuro si punta all'idrogeno per l'alimentazione di camion e bus(heavy duty) e gli studi sono avanzati. Tra l'altro Landi aveva stretto accordi nel maggio 2019 con uno dei produttori storici di Feul Cell in USA, la Hidrogenics, poi opata dall'americana Cummins.
Cristiano Musi,amministratore delegato del Gruppo, aveva pubblicato su Il Giornale.it-Fuorigiri un commento ai risultati dei primi nove mesi dichiarandosi "soddisfatto degli stessi. Le scelte stragiche fatte in questi ultimi anni sono state corrette." A noi interessa specialmente la frase in cui ricorda i progressi "della distribuzione di gas e del biometano-e nel futuro prossimo dell'idrogeno-.....per una maggiore diffusione della mobilita' a gas e a idrogeno" " Con riferimentoi alla mobilita' a idrogeno si stanno concretizzando le prime opportunita' commerciali " I fondi che puntano sull'economia "verde" sanno percio' dove guardare in Italia. I PIR-ci si augura- approfondiranno i bilanci e le prospettive future ricordando che PLUG o BALLARD quotano su livelli elevatissimi (Ballard oltre 10 volte il FATTURATO, non l'utile!) mentre altre societa' quotate con progetti avanzati nello stesso settore ed in UTILE sono totalmente dimenticate.
La soddisfazione dell'amministratore delegato sul bilancio al 30 settembre 2019 era ben giustificata considerando le difficolta' del mercato in crisi" per una riduzione degli ordinativi sul canale di vendita OEM a seguito del phase out delle attuali motorizzazioni Euro6 per la prossima entrata in vigore dei nuovi limiti di emissione imposti dalla Comunita' Europea".. Con un fatturato pari a quello dell'anno precedente (137,9 milioni) Ebitda (173 milioni), Ebitda adjusted (18,1 milioni) ed Ebit( 8,2 milioni) hanno sostanzialmente tenuto. Netto miglioramento invece per la piu' importante delle voci: il risultato netto e' stato pari a 3,1 milioni,in netto miglioramento (+35,9%) rispetto a Euro 2,3 milioni al 30 settembre 2018
Avevamo posto due domande alla societa' che ci ha risposto cortesemente ed immediatamente tramite persone a loro vicine.:
PRIMA DOMANDA:
D Motivazioni delle forti difficolta' incontrate nel lancio dell'idrogeno per le auto private rispetto ai piu' promettenti progressi dei bus
R Le difficolta' non sono riconduvibili a fattori tecnici,quali la pressione e la sicurezza delle appllicazioni ma ad un insieme di fattori:
a) scarsissima diffusione della rete di distribuzione. Una sola stazione per ora in Italia a Bolzano.Molto meglio posizionate eventualmente le societa' di trasporto pubblico che hanno spesso punti interni di possibile ricarica.
b) pochi modelli omologati per l'idrogeno
c) costo d'acquisto decisamente superiore per le scarse vendite
SECONDA DOMANDA;
D per i bus problemi sono risolti e quanto costa percentualmente di piu' rispetto a quelli che usano altri carburanti ?"
R Le problematiche tecniche e di sicurezza sono oggi un lontano ricordo.Gli autobus a idrogeno cominciano ad essere disponibili ed appetibili per le municipalita' preche' risolvono le problematiche legate alle emissioni nocive locali (PM,NOx...) e delle emissioni globali (CO2) e della infrastruttura necessaria alla ricarica delle batterie di veicoli elettrici-
Non esiste un vero confronto/benchmark sul costo d'acquisto degli autobus a idrogeno rispetto a quelli alimentati a metano o combustibili tradizionali. Le cifre vagamente sono quelle di un costo superiore del 200% destinato ovviamente a scendere quando i volumi venduti diventeranno consistenti. Vi è anche il problema del costo dell'idrogeno,Esistono iniziative europeee che puntano ad abbassarne il valore sotto i 4 euro/kg.
QUALCHE NUMERO SU LANDI
Landi Renzo esporta oltre l'80% della produzione in 50 Paesi.. Il 48% circa in Europa,escludendo l'Italia, il 13% in USA ed il 19% in Asia.
Denuncia un patrimonio di 63 milioni , quota meno di un euro con una capitalizzazione di 100 milioni, ha un target price di equita di 1,45 euro ribadito anche il 17 febbraio -oltre al target del maggio 2019 di Banca Akros di 1,66 euro- e terra' il CdA il 13/3 sul bilancio annuale . Bilancio che si prospetta con un risultato per il 2019 sicuramente positivo visti i dati dei primi 9 mesi. .Nel commento ai risultati del terzo trimestre la stessa Landi dichiarava di prevedere un fatturato 2019 in ascesa a 185/190 milioni ed una ebitda adjusted di circa 27 milioni.
Il titolo dell'articolo de Il Giornale .it scritto dall'amministratore delegato Cristiano Musi è chiarissimo" Landi Renzo è pronta alla sfida dell'idrogeno"Il futuro è molto vicino....Ai gestori il compito di analizzare questa societa'.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)