Giornata SUPER, l'ennesima, per i titoli bancari. Nemmeno farlo apposta ne avevo scritto proprio ieri sera e negli articoli passati. Stamattina mi sono svegliato come sempre alle 5.30 per iniziare a spulciare il newsflow. E...bingo! Intesa caccia Ubi, che da predatrice si trasforma in preda. Una notizia che mi fa letteralmente gongolare, ma non entro in altri dettagli. Ad ogni modo ritengo opportuno fornire qualche aggiornamento e qualche grafico in modo da avere una view un filo più precisa.
Per prima cosa era da tempo che mettevo in luce la probabilità di profit warnings per le problematiche del blocco della produzione in Cina ed è di ieri sera l'allarme lanciato da Apple. Credo che dovremo abituarci, anche se il mercato per ora sembra non volerne sentire parlare.
Ieri indicavo come prima area target sull'indice FTSEMIB40 i 25400 punti ed oggi il massimo è stato a 25389.75. Sopra questi livelli, con conferme in chiusura settimanale, abbiamo potenzialmente le praterie. Ripeto: molte cose macro NON mi convincono affatto e nemmeno le correlazioni tra i diversi strumenti, ma quella rialzista, per ora, è la tendenza in atto e non mi ci metto contro.
UBI
La reginetta oggi è salita del 22% e così si spiegano gli acquisti robusti dei giorni scorsi, dovuti sia agli ottimi dati di bilancio e sia al piano industriale presentato proprio ieri.
BAMI
Partenza boombastica anche per BAMI. Adesso le aree da valutare saranno quelle di pullback sul close di ieri (tra 2.20 e 2.31 circa).
BPER
Il grafico che avevo postato ieri era il seguente:
Ieri scrivevo: "I grafici di cui sopra (Ubi e BAMI) mi servono ad analizzare BPER. Sembra sia rimasta molto indietro rispetto ad UBI e un pò più indietro rispetto a BAMI. Oggi ha chiuso esattamente su resistenza. Attenzione dovesse tornare sotto 4.45 euro però!"
Ebbene, oggi il livello è stato lambito senza mai bucarlo e si sono scatenate le vendite. La motivazione è semplice: BPER si è impeganata ad acquisire 400-500 filiali di UBI da Intesa (post OPA) in modo da allontanare possibili problematiche con l' Antitrust. Per tale operazione si dovrà sborsare circa 1 mld di euro, operazione finanziata in aumento di capitale.
Ecco che, a fronte di un bellissimo livello, una notizia di questo genere non poteva che essere valutata poco positivamente dal mercato. Il risultato è stato il segunte:
Cambiando titoli e settori, segnalo lo strappo rialzista di Poste Italiane con la relativa rottura del massimo storico ed un nuovo avvicinamento al massimo storico di 6.065 euro sul titolo Falck Renewables.
Buona serata a tutti.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)