Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci
Piano Bar di Virginio Frigieri 16/02/2020
Indici Azionari USA
Lunedì i mercati americani saranno chiusi in onore del compleanno di Washington. (il giorno dei presidenti). Dicevamo la settimana scorsa che, nonostante la struttura d’onda presenti ormai i requisiti di minima per poterla considerare completa, in genere nuovi massimi storici chiamano nuovi massimi e abbiamo anche detto che per il Dow Jones ormai è aperta la strada verso i 31.000 punti. Ho detto 31.000 punti, ricordando che un analista nel 2013 alla rottura al rialzo dei massimi del 2007, aveva scandalizzato la gran parte dei colleghi per un target che a quel tempo pareva stellare. In quel tempo infatti il Dow Jones bazzigava attorno a 14.400 punti. Ovviamente quando si fanno stime tanto distanti dai livelli attuali, la previsione non può che essere molto spannometrica, ma comunque sia, va dato atto a questo signore che aveva più ragione lui di tutti gli altri. Oggi che ci stiamo avvicinando a qui livelli siamo in grado di fare stime più accurate e dunque oggi faremo un pò di calcoli e non mancheranno le sorprese.
Posto che il conteggio attuale sia giusto, possiamo determinare il target di un’onda 5 incrociando due metodi. Il primo dettato dalle linee guida che dicono che nella maggioranza dei casi l’onda 5 tende ad eguagliare l’onda 1. Il secondo determinato dalla pratica quotidiana proiettando il 138% e il 200% dell’onda 4 dalla fine della stessa. Se si vuole si possono mettere tutti i coefficienti di Fibonacci (1,618 , 2,618 , 4,236 etc) ma tra le quarte e le quinte onde i più riccorrenti sono questi due. E qua nasce il primo problema, perché verificando le dimensioni di onda 1 e 3 vediamo che l’onda 1 è più lunga di onda 3. In particolare 2346,75 punti per l’onda 1 e solo 2048,48 per l’onda 3.
Ora poiché in un modello a cinque onde, la terza onda non può MAI ESSERE LA PIU’ CORTA ne deriva che:
- 1) se il modello è corretto l’onda 5 non può superare i 2048 punti dal minimo di onda 4
- 2) altrimenti il conteggio attuale è sbagliato.
Conseguenze:
Se il modello è giusto l’onda 5 ha come limite invalicabile 28.169.52 (minimo onda 4) + 2048 = 30217,52 punti. Valido anche il target del 138,2% che si ferma a 29.833. Irraggiungibile il target del 200% che si pone a 30.577,7 punti. Possibilità di onda quinta estesa per puntare più in alto esclusa con questo modello. Sotto il grafico.
Supponiamo allora che il modello sia sbagliato e quello che aspettiamo come massimo di onda 5 sia in realtà sola la conclusione di onda 1. (ovviamente è una ipotesi, ma non l’unica possibile).Bene in questo caso dobbiamo procedere a spannona usano i rapporti più ricorrenti per i cinque onde e calcolare dove si arriva. E’ evidente che in questo caso l’obiettivo finale di questo Bull Market diventerebbe ancora più Stellare dei 31.000 punti stimati a suo tempo da quell’analista americano.
Supponiamo che il quinto movimento concluda dunque l‘onda 1 sul 138,2% di Fibonacci a 29833 punti. Da lì ipotizziamo un ritracciamento del 61,8% per l’onda 2 e scenderemo a 27.451 punti. Da quel minimo proiettiamo il 161,8% dell’onda 1 e troviamo il massimo di onda 3 a 34.607 punti. Applichiamo un canonico ritracciamento del 38,2% all’onda 3 ed otteniamo il minimo di onda 4 a 31.881 punti e infine determiniamo l’arrivo di onda 5 in primis dandole un target uguale alla lunghezza di onda 1. Otteniamo il primo target a 36.365 punti. La proiezione al 138% di onda 4 determina un target minimo a 35.711 punti, la proiezione del 200% di onda 4 e del 261,8% di onda 1 si posizionano ad una manciata di punti l’una dall’altra a 37.411 punti la prima e a 37.440 punti la seconda. Sotto il grafico.
Per concludere: se il nostro conteggio è corretto, la corsa del bull market dovrà fermarsi prima dei fatidici 31.000 punti. Non di tanto perché poi percentualmente lo scostamento è poco più dell’1,5%. Se il modello del nosto attuale conteggio si rivelerà sbagliato, questo bull market potrebbe correre ancora molto, fin anche a superare i 37.000 punti!.
Applicando le stesse considerazioni all’S&P500 e al Nasdaq100, troviamo una situazione molto simile per l’S&P500 e diversa sul Nasdaq.
Come vediamo dal grafico, anche sull’ S&P500 l’onda 3 è seppure di poco più corta dell’onda 1 per cui anche in questo caso per non infrangere le sacre scritture, l’onda 5 non può superare i 267 punti di onda 3 che applicati al minimo di onda 4 portano aun target invelicabile di 3481,68 punti. Il Target di minima del 138,2% di 3.380 punti è già stato raggiunto e il target del 200% si ferma a 3.457, 28 punti per cui è raggiungibile. Anche in questo caso se il limite verrà superato possiamo ripetere il giochino precedente e il risultato è nel grafico qua sotto.
Infine per il Nasdaq100, abbiamo invece una situazione diversa in quanto l’onda 3 è più lunga dell’onda 1, e questo lascia aperta la possibilità al nostro modello di estendere e quindi non c’è un target massimo determinabile e ne riparleremo solo se il modello sarà invalidato. Intanto l’onda 5 ha raggiunto la proiezione del 200% di onda 4 e quindi posizioniamo il target più probabile in area 9.874,95 – 9.943,62 dove passa la proiezione del 2,618% e dove l’onda 5 raggiunge la lunghezza di onda 1.
Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi
Sul Trentennale americano, i prezzi dall’inizio del mese ad oggi hanno praticamente lateralizzato. Il movimento potrebbe anche configurarsi come un piccolo triangolo, anche se le linee di tendenza convergono troppo velocemente rispetto a quelli che solitamente vediamo sui grafici daily. Ad ogni buon conto a prescindere da quello che può essere, personalmente mi concentrerei sul minimo del 6 febbraio (160,46). Finchè tiene quello, resta vivo il potenziale rialzista per puntare ad un nuovo massimo. E se un nuovo massimo vi sarà allora prenderebbe corpo l’ipotesi alternativa visibile sul grafico e avremmo in corso l’onda 5 di grado minor. Se viceversa quel minimo cederà, allora si ridurrà rapidamente il potenziale rialzista indicando che il massimo del 3 febbraio è stata una seconda ondata di ritracciamento in controtrend su un mercato ribassista che a quel punto dovrebbe portare rapidamente a minimi più bassi del 2 gennaio.
Previsioni di Borsa : Dollar Index , EUR/USD
Il Dollar Index e l’Euro per molti anni si sono mossi in maniera speculare e contraria. Non si è mai verificato almeno negli ultimi 5 anni che le due valute disegnassero scenari diversi e questo è il principale motivo per cui ho preferito uscire stoppato anziché allargare gli stop o fare medie al ribassi. Il Dollaro infatti nonostante l’allungo che lo ha portato fino a 99,16 non rompe ancora il massimo del 1° ottobre che invaliderebbe il quadro tecnico mentre l’euro ha rotto al ribasso nettamente il minimo del 1° Ottobre invalidando il precedente conteggio. In conclusione il Dollaro nonostante i margini si assottigliano reggono ancora il modello ribassista ipotizzato nei mesi scorsi, mentre l’Euro ha invalidato il modello rialzista. Ora dobbiamo aspettare un pò per vedere se il nuovo modello per l’Euro si conferma.
Previsioni di Borsa : Oro e Argento
Nessuna novità degna di rilevo su Oro e Argento nonostante la chiusura del primo faccia sperare nel tentativo di recuperare quota 1.600 per raggiungere il nostro target. Da seguire.
alla prossima