SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. ESCE OGNI INIZIO SETTIMANA.
IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
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La settimana scorsa abbiamo scritto che non c’era da allarmarsi per la discesa degli indici azionari USA ed internazionali ed infatti, il tanto invocato “pullback” è arrivato, consentendo ai più di entrare massicciamente sui mercati, aprendo nuove posizioni per i ritardatari retail, piramidando le posizioni sempre per i retail e continuando ad accumulare per i gestori ed istituzionali vari. Tutte le vendite di settimana scorsa sono state assorbite ed in più tutti e tre i maggiori listini USA hanno, de facto, fatto registrare nuovi massimi storici. Ma la cosa che ci ha stupito un po' è che la giornata di venerdì, in teoria, doveva rappresentare il piatto forte della settimana, con la pubblicazione dei dati sui nuovi occupati non agricoli del settore pubblico e privato del mese di Gennaio. Ed invece i mercati hanno avuto una curiosa reazione in quanto un dato simile, in altri tempi, avrebbe alzato la volatilità e creato un movimento rialzista sui mercati azionari, mentre è avvenuto esattamente il contrario. Poi, a mente fredda, abbiamo constatato che era impossibile chiedere di più a dei mercati che in settimana hanno guadagnato più del 3%, in linea con il più ampio aumento settimanale da giugno 2019.
Ora che anche ALPHABET ha pubblicato i dati economici trimestrali ed oltre la metà delle trimestrali USA sono alle spalle, possiamo fare due conti su come è andata questa stagione delle trimestrali.
Con oltre la metà delle aziende dell’indice S&P 500 che hanno pubblicato, circa il 75% ha battuto le stime degli utili in media del 5.9% (Dati di Bloomberg). La percentuale è un po' più della media storica.
Il 63% delle aziende ha battuto le stime di fatturato, in media dello 0.9% ed anche in questo caso è leggermente meglio della media storica. I margini però sono scesi e si trovano ai minimi da 2 anni, anche se, sopra l'11% sono sempre su livelli storicamente assai elevati. In altre parole il recupero è avvenuto grazie al fatturato (e ai buyback) e non alla profittabilità che è un po' calata.
Le stime di consenso per il 2020 si sono ridimensionate durante l'anno, e ora implicano una crescita modesta per i primi 2 trimestri dell'anno e successivamente un’accelerazione con arrivo sopra il 12% anno su anno nel quarto trimestre.
In teoria, la conferma di questo consenso sembra cruciale per giustificare l'ottimismo implicito nel livello attuale dell'indice. Anzi, probabilmente, l'azionario USA sconta anche di più, il che rende ancora più stupefacente il fatto che l'impatto del Coronavirus venga così ignorato.
“Numeri” di questa settimana sui tre principali indici azionari statunitensi. Iniziamo, come sempre, dall’indice che più ci interessa da vicino e che continua ad essere il più performante: il NASDAQ100 che nella giornata di venerdì ha registrato un nuovo massimo storico a 9453.24 per poi chiudere le contrattazioni a 9401.1 guadagnando il + 4,56%, che porta il profit da inizio anno al + 7,65%. A seguire l’indice S&P500 che nella giornata di giovedì ha fatto registrare il suo massimo storico a 3347.96 andando a chiudere la settimana a 3327.71 guadagnando il + 3,17% portando il profit da inizio anno a + 3,00%. Infine l’indice che arranca rispetto agli altri due, il DOW JONES che sempre nella giornata di giovedì fa registrare, anche se di pochissimo, il nuovo massimo storico a 29408.05 per poi chiudere le contrattazioni a 29102.51 guadagnando un + 3,00% che porta il profit da inizio anno al + 1,98%. Di seguito i relativi grafici:
ORO INDEX
Inizio di settimana deludente per la commodity in preda alle vendite, in parte recuperate nei giorni successivi. Come scrivevamo la scorsa settimana, ci attendavamo in questa un impulso di luce propria che non è avvenuto, riconfermando la relazione inversa con gli indici azionari. L’indice chiude la settimana a 1570.14 $/oz. perdendo il – 1,23%.
A livello operativo, la settimana si è chiusa con un nulla di fatto. Il supporto in area 1550/1545 ha tenuto e rimane confermato (per chi ha posizioni aperte) il livello di STOP sotto i 1540 $/oz. IN CHIUSURA e target il test dei massimi precedenti, altrimenti per chi è fuori dal mercato, acquisti moderati in area 1545/1540 $/oz. Di seguito il grafico weekly dell’ORO INDEX:
LA POLITICA USA DI DONALD TRUMP
Il presidente Donald Trump, martedì scorso, ha pronunciato alla Camera il suo terzo discorso sullo stato dell’Unione, vantandosi dei suoi precedenti sui lavori e mettendo in guardia contro le proposte di politica democratica. Il discorso è arrivato nel bel mezzo della campagna presidenziale del 2020 e un giorno prima delle votazioni, al Senato, per l’accusa di “impeachment” proposta dalla stessa Camera a guida democratica. Il discorso cerimoniale alla sessione congiunta del Congresso assomigliava a un discorso elettorale, con il Presidente che affermava di aver creato “la più grande economia che abbiamo avuto nella nostra storia”, impegnandosi a proteggere la sicurezza sociale e avvertendo contro le proposte di politica democratica. I repubblicani all’inizio del discorso hanno invocato “altri quattro anni al potere”. Il presidente non ha menzionato “l’impeachment”. Tra i presenti c’era il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaido, che l’amministrazione Trump ha sostenuto nei suoi sforzi per rovesciare il presidente Nicolas Maduro, il leader socialista del paese.
La notte è iniziata e si è conclusa con drammatici atti di partigianeria. La portavoce Nancy Pelosi ha cercato di stringere la mano del Presidente dopo che Trump le aveva consegnato quella che sembrava essere una copia delle sue osservazioni. Ma Trump si è rifiutato. Alla fine del discorso, la Pelosi ha strappato e gettato i fogli. Alla domanda sul perché lo ha fatto, Pelosi ha spiegato, poi, ai giornalisti: ”È stata la cosa cortese da fare, considerando l’alternativa”. Durante il processo di “impeachment” le tensioni tra la Pelosi e Trump si sono alzate particolarmente ma la faida “Pelosi-Trump” è iniziata molto prima.
Durante la riunione Trump ha conferito al conduttore radiofonico conservatore, Rush Limbaugh, il più alto onore civile americano, la Presidential Medal of Freedom. Limbaugh, stretto alleato del presidente, ha annunciato nel suo programma radiofonico di avere un cancro ai polmoni in fase avanzata. Riferendosi alla diagnosi Trump ha detto: “Questa non è una buona notizia, ma la buona notizia è che è il più grande combattente e vincitore che io abbia mai incontrato. Rush Limbaugh: grazie per i tuoi decenni di instancabile devozione verso il nostro paese”.
Uno degli ospiti speciali del Presidente è stato il leader dell’opposizione venezuelana, Juan Guaido, che sta spingendo per rovesciare Nicolas Maduro, presidente del paese. A tal proposito Trump ha detto: “Maduro è un sovrano illegittimo, un tiranno che brutalizza il suo popolo. Ma la presa della tirannia di Maduro sarà spezzata. Qui questa sera c’è un uomo che porta con sé le speranze, i sogni e le aspirazioni di tutti i venezuelani. Si è unito a noi, il vero e legittimo presidente del Venezuela, Juan Guaido. Nel dicembre2019, Bloomberg News, ha riferito che Trump stava iniziando a perdere la fiducia nella capacità di Guaido di estromettere Maduro dal potere, quindi la Casa Bianca ha intensificato la sua campagna di pressione su Maduro nelle ultime settimane. L’amministrazione il mese scorso ha annunciato nuove sanzioni per più di una dozzina di aeromobili gestiti dalla compagnia petrolifera statale che trasportava membri anziani del regime di Maduro.
Infine Trump, nel suo personale show ha detto che, presto, potrebbe affrontare un democratico che sostiene la revisione del sistema sanitario nazionale. In alcune parti del discorso ha criticato duramente i democratici per le riforme sull’assistenza sanitaria. Ha detto: “Ci sono quelli che vogliono portare via le cure mediche, portare via il tuo medico e abolire del tutto l’assicurazione privata. Centotrentadue legislatori in questa stanza hanno approvato la legislazione per imporre un’acquisizione socialista del nostro sistema sanitario, spazzando via i piani di assicurazione sanitaria privata di 180 milioni di americani”. “Per tutti coloro i quali, stanno guardando da casa, voglio che tu sappia che non permetteremo mai al socialismo di distruggere l’assistenza sanitaria americana”. Trump ha anche avvertito che i democratici volevano “fornire assistenza sanitaria gratuita illimitata anche agli illegali”. Alcuni dei migliori candidati del 2020, tra cui l’ex vicepresidente Joe Biden ed i senatori, Bernie Sanders ed Elizabeth Warren, hanno affermato di ritenere che gli immigrati privi di documenti dovrebbero essere coperti da un piano sanitario gestito dal governo, secondo un sondaggio del Washington Post.
La settimana è terminata con un’altra vittoria di Trump contro i suoi accusatori democratici. Questa volta si tratta di una causa per presunta violazione della clausola sugli emolumenti della Costituzione. Un tribunale federale d’appello venerdì ha ordinato il “non luogo a procedere” su una causa da parte dei democratici del Congresso che affermano che il presidente Donald Trump ha violato la clausola sugli emolumenti della Costituzione permettendo alle sue imprese di ricevere denaro da governi stranieri senza la previa approvazione del Congresso.
“I singoli membri del Congresso non hanno la legittimità legale di citare in giudizio il Presidente per presunte violazioni della legge”, questo hanno dichiarato nella sentenza con voto unanime, il comitato dei tre giudici della Corte d’appello degli Stati Uniti del Distretto di Columbia.
I democratici che hanno denunciato il caso hanno dichiarato di essere rimasti delusi, ma hanno anche affermato che stavano rivedendo le loro opzioni legali. Il caso è solo una delle tre cause legali aperte contro Trump per presunte violazioni della clausola sugli emolumenti in relazione alle entrate dei governi stranieri e dei loro funzionari che patrocinano i suoi hotel e altre sue attività commerciali. La decisione di venerdì non riguarda gli altri due casi, che sono stati presentati da un gruppo di controllo di interesse pubblico in un caso e dai procuratori generali del Maryland e del Distretto di Columbia nell’altro.
Alla fine, alla Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe essere chiesto di decidere se Trump ha violato la clausola sugli emolumenti durante la sua presidenza.
Trump ha detto ai giornalisti, sul prato della Casa Bianca, che: “la decisione è stata una vittoria totale”. “La causa intentata dai democratici è solo un altro falso caso”.
IMPEACHMENT
Come da previsioni il Senato, nella giornata di mercoledì scorso, ha votato per assolvere il presidente Donald Trump da entrambe le accuse nel suo processo di “impeachment”. Quarantotto senatori, tra cui anche un repubblicano, hanno ritenuto Trump colpevole di abuso di potere, mentre 52, tutti repubblicani, hanno votato per assolverlo. Il presidente è stato anche accusato dell’accusa di ostruzione al Congresso, in cui tutti i 53 repubblicani lo hanno ritenuto non colpevole e gli altri 47 senatori hanno votato per la condanna. Il voto di assoluzione è stato il passo finale di un processo di due settimane caratterizzato da discussioni appassionate da parte dei Democratici alla Camera secondo cui Trump rappresentava un pericolo per la nazione e sosteneva con fermezza il sostegno dei repubblicani del senato nei suoi confronti e nei confronti della politica da lui attuata. Le regole di impeachment richiedono 67 voti al Senato per condannare un presidente e rimuoverlo dalla carica. Con una maggioranza repubblicana tra 53 e 47, le probabilità che Trump fosse condannato erano ridotte sin dall’inizio. Il senatore repubblicano dello Utah, Mitt Romney, ha pronunciato un’accanita condanna per le azioni del Presidente rompendo con il suo partito per votare la condanna di Trump sull’abuso di potere. Dopo che il Chief Justice della Corte Suprema, John Roberts, ha annunciato l’esito di entrambe le votazioni, il leader della maggioranza al Senato, il repubblicano Mitch McConnell, ha ringraziato Roberts per la sua “mente fredda, mano ferma e tolleranza che richiede questa rara occasione”. Per i suoi sforzi, McConnell ha assegnato a Roberts il “martelletto d’oro”, che gli è stato consegnato al Senato. Roberts, nelle sue ultime osservazioni prima dell’aggiornamento ufficiale del processo, ha affermato di lasciare la camera “con sinceri auguri mentre svolgiamo il nostro impegno comune per la Costituzione attraverso i distinti ruoli che ci vengono assegnati da quella carta”. “Sei stato un padrone di casa generoso e non vedo l’ora di rivederti in circostanze più felici”, ha infine detto Roberts.
Sembra di essere in una “soap opera” anziché in un serio tribunale giudicante.
Non si è fatta attendere la autocelebrazione di Trump poco dopo l’esito delle votazioni. Nella Sala Est della Casa Bianca piena di sostenitori repubblicani è partita una standing ovation e acclamazioni plaudenti quando è entrato tenendo un discorso in forma libera che è durato più di un’ora.
Tra le tante cose ha detto: “Ero un malvagio, ero un corrotto, ero con poliziotti sporchi, ero un bugiardo”, ha detto Trump, sostenendo di essere stato preso di mira dal giorno in cui ha annunciato la sua candidatura nell’estate del 2015.
“Il Presidente della Camera Nancy Pelosi è una persona orribile”, definendo “viziosi” sia la Pelosi che il Presidente dell’Intelligence della Camera, Adam Schiff.
Inoltre ha detto al senatore Mike Lee, che rappresenta anche lo Stato dello Utah, di dire agli elettori che è “dispiaciuto” che Mitt Romney, l’unico senatore repubblicano a votare per rimuoverlo dall’incarico, abbia perso.
Ed ancora: “Sono state dette tutte cazzate”. “Era un inferno.”
Infine ha detto: “Se non avessi licenziato James Comey (l’ex direttore dell’FBI), che tra l’altro era un disastro, è possibile che non sarei nemmeno qui in questo momento”. Il licenziamento di Comey nella primavera del 2017 ha innescato la nomina del consigliere speciale del Dipartimento di Giustizia Robert Mueller.
LA CINA RISPONDE
In settimana la CINA ha dichiarato che taglierà i dazi su 75 miliardi di dollari di merci prodotte ed importate dagli Stati Uniti a partire dalla prossima settimana nell'ambito dell'accordo commerciale di “Fase uno” con gli Stati Uniti.
I tentativi della CINA di ridurre i dazi su alcuni beni statunitensi al 5% dal 10% e al 2,5% dal 5% su altri beni a partire dal 14 febbraio, sono stati visti anche come sforzi per rafforzare la fiducia degli investitori tra i crescenti rischi derivanti dall'epidemia di Coronavirus, che ha ucciso 565 persone e infettato oltre 28.000.
Inoltre, in una nota del ministero delle finanze cinese, uscita oggi domenica 9, il governo ha stanziato un totale di 71,85 miliardi di yuan (10,26 mld $) per combattere il Coronavirus a rapida diffusione, ora che ha ucciso più di 800 persone e infettato più di 37.000. I fondi andranno ad aiutare i cittadini a farsi curare. Funzionari sanitari cinesi hanno avvertito della carenza di attrezzature mediche poiché gli ospedali nel paese sono sottoposti a forti tensioni e affrontano i limiti delle risorse nel volume crescente di casi.
Pertanto viene respinta al mittente, la dichiarazione uscita in settimana dagli stessi funzionari sanitari, che avevano affermato che il tasso di mortalità del virus, a poco più del 2%, lo rendeva molto meno letale dell'epidemia di SARS del 2003, che ha ucciso 800 persone nel mondo. Evidentemente siamo oltre.
LA POLITICA DELLA FEDERAL RESERVE
La Federal Reserve ha avvertito che il contagio dell'epidemia del Coronavirus rappresenta un nuovo "rischio" per le prospettive economiche sia globali che statunitensi. Nel suo rapporto di politica monetaria al Congresso, la banca centrale ha osservato che "... possibili ripercussioni dagli effetti del Coronavirus in CINA presenteranno un nuovo rischio per le prospettive future" aggiungendo che “la recente comparsa del Coronavirus potrebbe portare a interruzioni produttive in CINA che si riverseranno sul resto dell'economia globale". I funzionari della FED, che hanno optato per lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento la scorsa settimana, continuano a monitorare i segnali che i tagli ai tassi di interesse dell'anno scorso stanno iniziando a produrre effetti. Tuttavia, in una conferenza stampa a seguito della riunione, il presidente della FED, Jerome Powell, ha affermato che lui e altri colleghi stanno tenendo d'occhio gli sviluppi all'estero, in particolare la diffusione del Coronavirus e il suo impatto sulla crescita economica globale. Le Società statunitensi hanno già iniziato a mitigare le loro prospettive, non solo a causa del calo atteso della domanda e delle corrispondenti vendite all'interno della CINA, ma anche a causa di interruzioni della catena di approvvigionamento che dovrebbero avere un impatto negativo sulla crescita ben oltre i confini cinesi.
Dello stesso avviso anche gli economisti di Citigroup che hanno avvertito: “come l'effetto del virus sarà probabilmente peggiore della SARS per la CINA e nel mondo". “Il virus si è diffuso molto più rapidamente della SARS e le risposte politiche in tutto il mondo sono state molto più ferree per interrompere i viaggi da e verso la CINA oltre ad interrompere i movimenti all'interno della stessa CINA continentale. Pertanto le aspettative del numero di visitatori cinesi nel mondo verranno drasticamente modificate e le implicazioni per le economie globali potrebbero essere significative”.
DATI MACROECONOMICI
Importanti dati macro sono usciti nel corso della settimana scorsa. Iniziamo dal miglioramento del PMI manifatturiero di Gennaio a cura di Markit, uscito a 51.9 dai 51.7 attesi e del mese precedente, per passare alla sorpresa positiva costituita dal dato ISM manifatturiero di Gennaio, che ha messo a segno un balzo di oltre 3 punti, a 50.9 tornando sopra il livello di espansione, contro attese per un miglioramento assai più modesto a 48.5 e soprattutto contro i 47.8 (dato rivisto) del mese di Dicembre. Risulta la lettura più alta dal luglio 2019 e i sottoindici confermano la forza: con i nuovi ordini a 52 da 47.6, e la produzione a 54.3 da 44.8. Il rimbalzo si intuiva dalle previsioni regionali, ma è andato senz'altro oltre attese. A seguire il dato sugli ordinativi di fabbrica di Dicembre, che ha battuto le stime a + 1.8% contro un + 1.2% del consensus, e da - 1.2% di Novembre.
Se il dato sul PMI serivizi a cura di Markit di Gennaio ha visto una modesta revisione al rialzo a 53.4 contro il 53.2 delle attese e del mese precedente, il dato ISM non manifatturiero sempre di gennaio ha continuato il recupero a 55.5 dal 55 delle attese e dal 54.9 del mese di Dicembre, sorprendendo marginalmente in positivo.
Guardiamo, infine, i dati sulla forza del report sui nuovi occupati non agricoli nel settore pubblico e privato.
225.000 nuovi occupati nel settore pubblico da precedenti 147.000 (dato rivisto) e contro attese per 160.000. La media a 3 mesi passa a 211.000 occupati mese, un livello elevato.
Mentre 206.000 sono stati i nuovi occupati nel settore privato dai precedenti 142.000 (dato rivisto) e contro 150.000 delle attese.
Il settore dell’edilizia sensibile alle intemperie ha contribuito ad aprire la strada alla creazione di posti di lavoro, aggiungendo 44.000 occupati, ben al di sopra della sua media del 2019 di 12.000. Il settore manifatturiero, che è stato in una fase di crisi di mesi, ha visto una perdita di 12.000 occupati, a causa quasi completamente di una frenata di autoveicoli e ricambi.
Tempo libero e ospitalità, un altro settore influenzato anche dalle condizioni meteorologiche, ha aggiunto 36.000 occupati, così come l’assistenza sanitaria. I servizi professionali e aziendali sono cresciuti di 21.000, portando a 390.000 il numero di posti di lavoro che il settore ha aggiunto. Il trasporto e lo stoccaggio sono aumentati di 28.000 occupati.
Il tasso di disoccupazione è salito al 3,6% ma per giusta ragione, poiché il tasso di partecipazione alla forza lavoro è aumentato di 0,2 punti percentuali al 63,4%, raggiungendo il livello più alto da giugno 2013.
Altre buone notizie per i lavoratori: i guadagni orari medi sono aumentati del 3,1% rispetto a un anno fa a 28,44 $/h, in aumento rispetto alle stime per una crescita del 3%. Ciò ha segnato 18 mesi consecutivi di guadagni salariali superiori al 3%, poiché il 2,9% inizialmente riferito a dicembre è stato rivisto fino al 3%.
FOCUS SU UN TITOLO
TESLA + 14,99% settimanale, con un intraday a + 48,94% !!!
Sulla Società abbiamo oramai scritto di tutto, ma la corsa sfrenata degli investitori continua e non era possibile sottacere che nella giornata di martedì scorso il titolo è arrivato a registrare un nuovo massimo (e che massimo) storico a 968.99 $/az. portando il valore totale delle azioni dell'azienda da 100 mld $ a gennaio ad un picco di 175 mld $ il 4 febbraio, per poi ridursi a 126 mld $ nei giorni successivi. Ricordiamo che gli investitori hanno pagato 17 $/az. nell'offerta pubblica iniziale del 2010.
TESLA riprenderà la produzione presso il suo stabilimento nella città orientale di Shanghai, in Cina, il 10 febbraio, dopo una prolungata chiusura durante il periodo festivo ed a causa anche del proliferarsi dell’epidemia virulentane Coronavirus. Il guadagno (abnorme) del titolo segue il commento rialzista sul titolo del maggiore azionista di TESLA, Ron Baron, la cui società di investimento vanta 1,63 milioni di azioni e non ha venduto una singola quota del produttore di auto elettriche da quando ha iniziato ad acquistare il titolo nel 2014. Baron, in un'intervista alla CNBC, ha previsto che le entrate di TESLA potrebbero salire fino a 1 trilione $ in 10 anni, rispetto ai 24,4 miliardi di oggi quindi, in sostanza, stiamo guardando l'inizio di ... cosa succederà con TESLA nel futuro. Questa potrebbe essere una delle più grandi aziende di tutto il mondo". Baron ritiene che Tesla possa raggiungere questo obiettivo consegnando circa 10 milioni di veicoli all'anno, rispetto all'obiettivo della società di oltre 500.000 consegne nel 2020. Ma dopo l’euforia di martedì già dal giorno successivo sono iniziate le prese di profitto sul titolo in quanto vari analisti hanno riportato commenti ribassisti, ad iniziare da Adam Jonas, analista di Morgan Stanley che ha dichiarato: “È troppo presto per dichiarare TESLA un vincitore nel mercato globale dei veicoli elettrici (EV), nonostante il primo vantaggio dell'azienda nel mondo dei veicoli elettrici, la penetrazione nel mercato è di appena il 2% e mostra come ci sia ancora tempo per cambiare la dinamica competitiva degli stessi. Anche gli analisti di Canaccord Genuity che erano molto positivi sul valore dei titoli, hanno declassato in settimana le azioni da Buy ad Hold, scrivendo che “una revisione delle aspettative è all’ordine del giorno a seguito delle notizie sui ritardi produttivi dalla CINA”.
PORTAFOGLIO AZIONARIO
Niente “tozzo di pane” la settimana precedente quindi, state pensando, questa settimana ci toccava guadagnare qualcosa ! Ehhh……l’abitudine è dura da sconfiggere e poi ….”Non siamo mica qui a pettinar le bambole !” come direbbe un ex-illustre politico. OK, allora “prendi e porta a casa”, altri tre BUM con EBAY, PEPSICO ed un titolo che ci ha fatto penare per circa un anno dal suo acquisto: GILEAD SCIENCES. Ma sono molto contento di ciò in quanto serve a farvi capire, ancora una volta di più, come sia molto difficile guadagnare un 7%, perseverando e mai abbattendosi, positivi e speranzosi ma sempre con la mente lucida ed attaccata alla realtà. INCYTE come un cavallo imbizzarrito, dalle stelle alle stalle nel giro di poco più di una settimana, ad un soffio dal target, poi a – 5% ora ha recuperato e noi siamo sempre in sella. Aspettiamo venerdì prossimo (rilascio della trimestrale) per sapere in che stanza ci accoglieranno: peccato, beatitudine o quarantena. Non molliamo. Alla prossima.
VARIAZIONI IMPORTANTI SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SCORSA SETTIMANA
BIOGEN + 25,98%. La Società biotecnologica che in intraday ha raggiunto un picco del + 39,48% ha riportato risultati del quarto trimestre 2019 che hanno superato le stime degli analisti sulla base della forza dei due suoi importanti farmaci. Le vendite di Spinraza, un trattamento per l'atrofia muscolare spinale, sono aumentate del 16% nel trimestre a 543 mln $, mentre il trattamento della sclerosi multipla, Tecfidera, ha visto un aumento del 5% a 1,16 mld $. BIOGEN ha registrato utili rettificati pari a 8,34 $/az. su ricavi per 3,7 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 8,01 $/az. su ricavi di 3,5 mld $. Il fatturato è cresciuto del 4,1% su base annua. L'amministratore delegato Michel Vounatsos in una nota ha dichiarato: Oltre alla ottima espansione delle vendite nel mondo dei farmaci, Spinraza e Tecfidera, la società è anche ottimista sull'aducanumab per la malattia contro l’Alzheimer. Biogen attende con impazienza il completamento di un deposito normativo negli Stati Uniti il più presto possibile".
CERNER + 9.88%. La Società fornitrice di tecnologia informatica per l'assistenza sanitaria ha riportato dati economici in linea con le attese degli analisti, ma il mercato ha ben accolto la notizia secondo la quale CERNER venderà ad una società tedesca di software per l'assistenza sanitaria, CompuGroup Medical SE, attività per circa 248,9 mln $, accordo che le società prevedono chiudere entro il terzo trimestre 2020. CERNER ha registrato utili nel quarto trimestre 2019 pari a 0,75 $/az. su ricavi di 1,44 mld $. Il fatturato è cresciuto del 5,6% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi guadagni non GAAP nel primo trimestre 2020 tra 0,69 e 0,71 $/az. su ricavi tra 1,415 e 1,465 mld $ ed utili per il 2020 tra 3,09 e 3,19 $/az. su ricavi tra 5,725 e 5,975 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,70 $/az. su ricavi per 1,43 mld $. per il prossimo trimestre e 3,14 $/az. su ricavi di 5,90 mld $ per il 2020. il CEO Brent Shafer ha dichiarato: “Abbiamo compiuto progressi significativi nella promozione del valore per i nostri clienti, offrendo efficienze operative, semplificando la nostra attività e perfezionando la nostra strategia di crescita. Questi sforzi sono in corso e credo che ci posizionino per una crescita redditizia a lungo termine”.
COGNIZANT + 13,38%. La Società fornisce servizi di informatica, consulenza e processi aziendali, ha registrato utili nel quarto trimestre 2019 pari a 1,07 $/az. su ricavi di 4,3 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,04 $/az. su ricavi di 4,2 mld $. Il fatturato è cresciuto del 3,8% su base annua. La società ha inoltre dichiarato di aspettarsi utili per il 2020 tra 3,97 e 4,13 $/az. L'attuale stima del consensus per gli utili è di 4,12 $/az. per l'anno 2020. Brian Humphries, CEO di Cognizant ha dichiarato: "L'acquisizione di Code Zero, fornitore privato di servizi di consulenza e implementazione per Configure-Price-Quote (CPQ) basato su cloud e soluzioni di fatturazione, arricchisce le nostre offerte cloud, porta profonda competenza nel dominio ai nostri clienti e rafforza ulteriormente la nostra relazione strategica con Salesforce.com".
GILEAD SCIENCES + 8,97%. La Società biofarmaceutica basata sulla ricerca che scopre, sviluppa e commercializza nuovi medicinali per diversi settori medici, che in intraday ha guadagnato fino al + 12,64% ha riportato utili nel quarto trimestre 2019 pari a 1,30 $/az. su ricavi di 5,9 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,67 $/az. su ricavi di 5,71 mld $. Il fatturato è cresciuto dell'1,4% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per il 2020 tra 6,05 e 6,45 $/az. su ricavi tra 21,80 e 22,20 mld $. L'attuale stima del consensus per gli utili è di 6,74 $/az. su ricavi per 22,54 mld $. Ma la notizia che ha fatto esplodere il valore del titolo è stata quella riportata dall'Istituto di virologia di Wuhan, con sede nella città della Cina centrale nell'epicentro dell'epidemia, il quale ha richiesto un brevetto in Cina per l'uso di Remdesivir, una terapia antivirale usata per trattare malattie infettive come Ebola e SARS. Secondo quanto riferito dallo stesso Istituto, i ricercatori cinesi hanno richiesto un brevetto locale su un farmaco sperimentale di GILEAD che ritengono possa aiutare a combattere il nuovo focolaio di Coronavirus.
MICROCHIP + 8,95%. La Società fornitrice leader di soluzioni di controllo integrate intelligenti, ha registrato utili nel 3° trimestre 2019 pari a 1,32 $/az. su ricavi di 1,287 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,26 $/az. su ricavi di 1,28 mld $. Il fatturato è diminuito del 6,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi guadagni nel quarto trimestre tra 1,35 e 1,51 $/az. su ricavi tra 1,313 e 1,440 mld $. L'attuale stima del consensus per gli utili è di 1,39 $/az. su un fatturato di 1,33 mld $. Ganesh Moorthy, Presidente e COO della Società ha dichiarato: “Continuiamo a introdurre un flusso costante di nuove ed innovative soluzioni di microcontrollore, analogiche e FPGA che riteniamo ci posizionino bene per la crescita futura”. Mentre il CFO ha dichiarato: “Abbiamo pagato 257,0 mln $ di debito totale durante il 3° trimestre, raggiungendo un valore cumulativo di quasi 2 mld $ negli ultimi sei trimestri, poiché abbiamo gestito attivamente i requisiti di capitale circolante per il business. Continueremo a utilizzare sostanzialmente tutta la nostra generazione di liquidità in eccesso, dopo i dividendi, per ridurre l'ammontare del debito nel nostro bilancio il più rapidamente possibile”.
REGENERON + 13,00%. La Società biofarmaceutica scopre, inventa, sviluppa, produce e commercializza medicinali per il trattamento di malattie gravi, ha registrato utili nel 4° trimestre 2019 pari a 7,50 $/az. su ricavi di 2,17 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 6,92 $/az. su ricavi per 2,11 mld $. Il fatturato è cresciuto del 12,5% su base annua. Il management ha rifiutato di fornire una “guidance” per il 2020, ma ha dichiarato di trovarsi d’accordo con l'attuale consenso degli analisti, che è per una crescita non GAAP degli utili del 6% a 26,14 $. Regeneron, che collabora con la Bayer per le vendite del farmaco per gli occhi Eylea al di fuori degli Stati Uniti e con Sanofi per le vendite mondiali del farmaco Dupixent (riduttore di processi infiammatori), ha annunciato martedì che sta collaborando con il Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti per sviluppare un trattamento antivirale per il coronavirus 2019n-CoV, e ha dichiarato alla teleconferenza che avrà la prima iterazione entro pochi mesi.
T-MOBILE + 7,89%. La Società che offre servizi di comunicazione wireless ha registrato utili nel 4° trimestre 2019 di $ 0,87 per azione su ricavi di $ 11,9 miliardi. La stima degli utili per consenso era di $ 0,83 per azione su ricavi per $ 11,83 miliardi. Il fatturato è cresciuto del 3,8% su base annua. John Legere, CEO di T-Mobile ha dichiarato: "T-Mobile continua a fornire risultati incredibili trimestre dopo trimestre! Nel quarto trimestre abbiamo stabilito nuovi record finanziari su tutta la linea e registrato il nostro 27° trimestre consecutivo con oltre 1 milione di nuovi clienti netti ed abbiamo raggiunto tutti questi risultati spettacolari lanciando nel contempo la prima e unica rete 5G a livello nazionale, nonostante la fusione con Sprint sia ancora in sospeso. I nostri risultati continuano a mostrare che la strategia di marketing (chiamata Un-carrier 1.0) funziona ed offre garanzia di risultati sia ai clienti che agli azionisti. Non potrei essere più fiducioso ed entusiasta del nostro futuro".
TAKE TWO - 9,66%. La Società sviluppatrice e produttrice di software di giochi interattivi ha mancato le aspettative sugli utili nel quarto trimestre 2019, ma ha pubblicato una “guidance” più elevata sia per il fatturato che per gli utili per il trimestre corrente. TAKE TWO ha registrato guadagni nel 3° trimestre 2019 pari a 1,43 $/az. su ricavi di 930,1 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,73 $/az. su ricavi di 918,1 mln $. I ricavi sono diminuiti del 25,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società ha dichiarato di aspettarsi guadagni GAAP del quarto trimestre tra 0,92 e 1,12 $/az. su ricavi tra 635,0 e 685,0 mln $. L'attuale stima del consensus per gli utili è di 0,92 $/az. su ricavi di 563,9 mln $. Il CEO Strauss Zelnick ha dichiarato: "Durante le festività natalizie del 2019, abbiamo sperimentato una forte domanda per le nostre offerte che hanno guidato i risultati operativi del terzo trimestre in modo solido all'interno della nostra prospettiva più ampia”.
ULTA BEAUTY SALON + 10,47%. La Società, rivenditore di prodotti di bellezza, ha beneficiato in settimana di due report che passano la loro raccomandazione da neutrale ad acquistare. Kate McShane, analista di Goldman Sachs ha aggiornato ULTA BEAUTY da Neutral a Buy con un prezzo obiettivo aumentato da 285 a 307 $/az. con la motivazione che il recente rallentamento delle sue attività è ciclico e non strutturale. Ciò implica che la Società potrebbe vedere un rimbalzo tra il 2020 e il 2022 dopo che una fase di rallentamento iniziata nel 2017. Anche l'analista di BMO Capital, Simeon Siegel, ha avviato la copertura di ULTA BEAUTY con un rating Market Perform e un obiettivo di prezzo di 285 $. Anche questo analista osserva che l'azienda ha sofferto un rallentamento ciclico delle vendite di cosmetici che ha "smorzato" il suo principale fattore di guadagno ma, nel contempo, anche i costi sono diminuiti.
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Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO