Chiudiamo questo incredibile anno borsistico segnalando un ennesima errata previsione sui target price. Proprio oggi infatti SMLK Srl (private equity controllato da Catterton Europe) ha venduto la totalità delle sue azioni Cellularline (10,28% del capitale). Una quota che risultava di riferimento per la società.
Ebbene la cifra concordata è stata di 3,85 euro. In borsa quotava 4,20 euro circa. Una rapida occhiata al target fissato da una prestigiosa banca d'affari italiana ci segnala che il loro target a metà novembre 2020 era per un "buy" con prezzo di 7,6 euro! Altri due target negli stessi giorni erano a 5,20 e 6 euro.
Rimaniamo sempre allibiti nel vedere queste differenza. In pratica il pacchetto di riferimento (che teoricamente ha un premio per il controllo indiretto sulla società) passa di mano all'11% in MENO della quotazione di borsa di ieri, ma a circa META' del prezzo fissato come target dagli analisti di una prestigiosa banca, ed al 35%/40% in meno di altri target fissati da un paio di banche.
Comprendiamo l'enorme difficoltà di valutare le società in questo difficilissimo momento storico attraversato (anche) dalle borse. Da vent'anni compiliamo saltuariamente una fortunata rubrica dal titolo "I report ? gettateli nel cestino" Analogamente i target....
Noi leggiamo per dovere professionale tutti i report ma, come ben sapete, pochissime volte abbiamo segnalato target che ci sembravano dovessero riflettere la realtà. La mossa è la solita. Se la borsa sale, quasi tutti i target vengono adeguati al rialzo, mentre se scende....l'opposto. Onestamente, in un ventennio, più volte grazie ai report abbiamo visto prezzi con macroscopiche diffferenze e tale situazione ci ha fatto approfondire l'analisi. E qualche volta positivamente.
Ma credo che gli analisti debbano abbandonare la fissazione del prezzo-target. Dovrebbe bastare un buy o un sell. Si eviterebbero commenti ironici....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)