Inutile tentare un confronto perché i due strumenti (almeno finora) non sono comparabili, date le loro diverse caratteristiche. Dopo la corsa del “Bit” quali gli Exchange traded product disponibili sul mercato europeo. Registrato in Italia il VanEck Vectors Bitcoin.
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È il vero confronto – anzi scontro – fra gli investitori più tenaci nelle proprie convinzioni: da una parte i convinti fautori della superiorità dell’oro sulle criptovalute e quindi sul Bitcoin; dall’altra i detrattori del metallo aureo e inevitabilmente sostenitori delle figlie della blockchain. Si tratta di una discussione talvolta sterile e di cui tralasciamo le posizioni allo scopo di non far perdere tempo ai lettori. L’aspetto è un altro: mentre dell’oro si conoscono nei dettagli la curva della domanda e dell’offerta, quantificabile quasi con precisione, nel caso del Bitcoin ciò non avviene, poiché si tratta di un mercato ancora approssimativo. È altrettanto certo che mentre il “gold” non può svolgere il ruolo rivoluzionario delle criptovalute, queste ultime aspirano e quasi certamente ce la faranno in futuro a essere utilizzate allo stesso tempo come monete di scambio e asset di investimento.
Alla domanda quindi se l’uno escluda le altre o viceversa la risposta migliore è che mentre l’oro ha un’importante funzione protettiva contro volatilità e derive della finanza, il Bitcoin (correttezza vorrebbe che si scrivesse con la b minuscola!) è ancora uno strumento speculativo, almeno fintanto che qualche suo emulo diventerà la versione digitale di una “real currency” emessa da una Banca centrale. Ci si è vicini, visto che una ventina di “central banks” stanno lavorando in tal senso, sebbene in un contesto dominato da incertezze e indiscrezioni.
Ecco allora che il confronto sta per assumere un peso diverso, spostandosi dal raffronto fra oro e monete digitali “decentralizzate” a una comparazione fra metallo aureo e criptomoney “centralizzate”. Fino a quel giorno varrà il principio che Bitcoin e compagni sono altamente speculativi ed esposti a possibili bolle. Lo conferma il fatto che se ci sono economisti e analisti convinti di un’esplosione al rialzo dei prezzi altri prevedono un’implosione al ribasso degli stessi.
Fatta quest’inevitabile premessa occorre segnalare alcune perplessità, abbastanza diffuse, sul futuro del Bitcoin. Attenzione quindi alle facili promesse, quali “comprali e diventerai milionario o forse - come qualcuno ipotizza - perfino miliardario” (ma in cosa? In euro, in dollari o in rupie indonesiane?).
Intanto nel corso del 2021 la concorrenza aumenterà, per l’entrata in scena sia di possibili cripto di Stato sia per l’esordio di quelle dei giganti dell’economia. Facebook sta per lanciare Diem, prima conosciuta come Libra, ma anche Amazon sarebbe pronta a far debuttare la sua. C’è chi dice che quando arriverà sarà il finimondo. Intanto il nuovo Presidente Usa, Biden, vorrebbe regolamentare meglio il settore, allo scopo di ridurre il problema dell’anonimato e il rischio delle frodi. Nel frattempo sul mercato la forte accelerazione delle quotazioni del Bitcoin, salito in poche settimane da poco sotto 20.000 a quasi 27.000 $, fa temere un’estrema variabilità dei corsi. Il crollo di Ripple, speculazioni su Ethereum e altre notizie confermano il timore che la volatilità si impossessi dei mercati, coinvolgendo la cripto regina, che magari potrebbe salire oltre 40.000 $ nel 2021 ma scendere pure a rotta di collo, se qualcosa andasse storto.
Innegabilmente la prossima quotazione a Wall Street di Coinbase, una dei maggiori exchange di criptovalute, svelerà la forza del settore, costituendo motivo di richiamo per un comparto – quello appunto delle Borse di monete digitali – finora vissuto un po' troppo fra oscuri meandri.
Dopo “non” aver risposto al quesito se oro o Bitcoin, perché qualsiasi risposta sarebbe impropria e relativa a strumenti in realtà non confrontabili almeno finora, è il caso di fare invece il punto sugli Etp trattati su Borse regolamentate con sottostanti la cripto d’eccellenza.
21Shares Bitcoin |
CH0454664001 Valuta Eur (ma trattato anche in Usd) |
Data debutto 26/2/2019 |
Volatilità 58% - Trattato su varie Borse europee fra cui Xetra |
21Shares Bitcoin short |
CH0514065058 Valuta Eur (ma trattato anche in Usd) |
Data debutto 21/1/2020 |
Volatilità 51,8% - Trattato su varie Borse europee fra cui Xetra |
BTCetc - Bitcoin Exchange Traded Crypto |
DE000A27Z304 Valuta Eur |
Data debutto 5/6/2020 |
Volatilità 51,2% - Trattato su varie Borse europee fra cui Xetra |
VanEck Vectors Bitcoin Etn |
DE000A28M8D0 Valuta Eur |
Data debutto 19/10/2020 |
Volatilità n.d. – Trattato su varie Borse europee fra cui Xetra |
Bitcoin Tracker One XBT |
SE0007126024 Valuta Sek |
Data debutto 18/5/2015 |
Volatilità 51,5% - Trattato su Borsa di Stoccolma ma anche su altre piazze europee in euro |
La società di gestione VanEck ha intanto annunciato di recente la registrazione in Italia del VanEck Vectors Bitcoin Etn (Isin DE000A28M8D0). Con questa nuova soluzione, sviluppata sotto forma di Exchange traded note (Etn), gli investitori possono partecipare direttamente alla performance della principale criptovaluta, il Bitcoin, senza doverlo acquistare né detenere direttamente.
VanEck Vectors Bitcoin Etn è stata recentemente quotato sul segmento regolamentato di Deutsche Boerse Xetra e consente agli investitori di effettuare negoziazioni sulla nuova soluzione con le medesime modalità seguite per altri prodotti scambiati su mercati regolamentati. Con la registrazione per la distribuzione, il prodotto è quindi accessibile anche agli investitori italiani. L’Etn ha un Ter annuo del 2%, è denominato in Usd ed emesso da VanEck Etp AG. La sua performance rispecchia quella dell'Mvis CryptoCompare Bitcoin Vwap Close Index, il cui prezzo è direttamente collegato alla quotazione del Bitcoin (in Usd).
Per garantire la sicurezza della valuta virtuale, VanEck collabora con Bank Frick, banca depositaria di criptovalute, regolamentata dalle leggi del Liechtenstein, dove i Bitcoin sono conservati in appositi “cold storage".
L'acquisto e la detenzione dell'Etn sono semplici quanto la negoziazione di azioni o Etf, anche perché non è richiesto - come avviene invece per le criptovalute - un wallet sulla blockchain, dove conservare il Bitcoin separatamente dal resto di qualsiasi portafoglio finanziario.