Ho trattato il settore europeo Telecommunications durante i precedenti 2 articoli, mentre ora mi occuperò del penultimo comparto prima di concludere la panoramica degli indici settoriali dello Stoxx Europe 600.
Si tratta pertanto del comparto Media, che contiene soltanto 11 elementi, ciò che può renderlo, in certi casi, di difficile interpretazione. Come sempre, ho scelto 2 titoli che hanno attirato la mia attenzione per motivi ovviamente diversi.
Oggi vediamo il primo.
Il comparto europeo
Il composite
Il composite tra l’indice settoriale e l’indice generale Stoxx Europe 600 mostra, dal 2003, 3 fasi relativamente ben distinte, mentre interessa, proprio in questo momento, una resistenza dinamica che ritengo molto importante.
Quest’ultima non è ovviamente ricavata dai massimi discendenti, e lo si vede chiaramente sul grafico, ma non è altro che una Fan di Fibonacci che passa a 0.71 circa (in verde). Invece, la resistenza dinamica ricavata congiungendo i massimi relativi passa, poco sopra, a 0.74. Il vantaggio è che ottengo una resistenza non immediatamente visibile graficamente.
Ora spero che sia efficacia…
Il comparto tende quindi a proseguire la sua fase di rafforzamento nei confronti dei benchmark.
Il settore
L’indice Stoxx Europe 600 ha praticamente perso tempo dall’inizio del 2015 alla fine del 2019 e, mentre stava recuperando all’inizio dell’anno con il test di 310, ha accusato una flessione nei mesi di febbraio/marzo per i ben noti motivi.
Durante la prima metà di novembre, l’indice ha generato un segnale di rafforzamento, valido in un’ottica di breve periodo, che ora dovrà cercare di confermare.
L’ultima candela settimanale bianca lascia ben sperare per il fine anno, anche se un’unica candela non fa “primavera” perché necessità di un seguito.
Anche se non pubblicato, il grafico Point&Figures 5*3 mostra un triplo minimo ascendente che ha portato al superamento di un doppio massimo discendente. Visibile anche una resistenza a 300.
L’indice settoriale ha già recuperato oltre i 3 quarti di quanto perso all’inizio dell’anno e sembra in grado di proseguire la strada del rialzo.
Attenzione tuttavia alla tenuta dell’area di supporto di 260/50 interessata anche da una lunga serie di minimi relativi realizzati negli anni 2016/2019.
Caso del giorno.
WPP plc (http://www.wpp.com) è una “creative transformation company” inglese fondata nel 1985 attiva nei settori della pubblicità, delle pubbliche relazioni e delle ricerche di mercato della comunicazione attraverso 3 segmenti; agenzie globali integrate, pubbliche relazioni e agenzie specializzate. I prezzi sono espressi in GBp.
WPP non è il titolo più conosciuto della Piazza inglese, ma non per questo meno interessante.
In primis, il composite tra Wpp e l’indice europeo settoriale (riquadro a sinistra) mostra un trend discendente dal mese di ottobre 2016 che, tuttavia, è stato infranto al rialzo due settimane fa. In effetti, il titolo si sta rafforzando nei confronti del comparto Media sostenuto anche da qualche minimo ascendente.
Inoltre, il composite ha molto terreno da recuperare in quanto è pari a 2.89, mentre nel 2016 sfiorava 7…
Abbiamo appena visto un composite che ha generato un segnale di inversione rialzista, e dunque di rafforzamento nei confronti del comparto, ma il “solo” titolo non è da meno.
In effetti, proprio questa settimana, il titolo ha testato/superato un doppio livello di resistenza, individuato nelle immediate vicinanze di 800, e ricavato dai minimi relativi di fine 2018 e inizio 2019, nonché dalla resistenza dinamica di medio periodo, che delimita la fase discendente in essere dal 2017.
Anche in questo caso, una serie di minimi ascendenti hanno sostenuto il titolo nella sua fase di recupero che ha portato al test come sopra.
Il segnale rialzista necessita di una conferma, visto l’importanza dello stesso; basta pensare che qualche anno fa gli investitori errano disposti a spendere 1.928 GBp per acquistare il titolo, mentre oggi ne bastano 815.
Il titolo deve confermare il segnale di inversione rialzista appena generato, ma sembra destinata a rafforzarsi ulteriormente.
Propongo la seguente strategia operativa.
Long su tenuta di 725 per il breve periodo, di 650 per il medio periodo, e sopra 840 con obiettivi rispettivi 800/40, 725 e 1.000, poi 1.100 e 1250/350. Pertanto, almeno fino a 650, una flessione del titolo dovrebbe rappresentare un’opportunità di acquisto a prezzi “scontati”.
A disposizione
Giovanni