Piazza Affari termina la seduta di oggi lunedì 14 dicembre 2020 in lieve rialzo, con il FTSEMIb (+0,27%) a 21.760 punti e ben lontano dai massimi di giornata. Riducono i guadagni sul finale anche i gli altri indici del Vecchio Continente: Francoforte chiude in rialzo del +0,83%, Madrid del +0,96%, Parigi del +0,37% mentre Londra cede il -0,23%.
A riportare in territorio positivo i principali indici europei, dopo l’ultima settimana apatica e priva di direzioni, è l’imminente partenza della campagna vaccinale anti Covid-19, ufficialmente iniziata oggi anche negli Stati Uniti, con la prima somministrazione effettuata ad un’infermiera di New York. In Europa, invece, le prime dosi dovrebbero essere somministrate a partire da gennaio. Ad alimentare questo avvio pieno di speranza e timido ottimismo sarebbe dovuto essere l'esito dei negoziati su Brexit, ma la scelta di Londra e Bruxelles di non rispettare la scadenza di domenica ha fatto perdere ai mercati il potenziale effetto.
A Wall Street gli indici sono partiti in positivo sulla speranza che arrivi finalmente un’intesa tra Democratici e Repubblicani per il lancio del nuovo piano di aiuti da 908 miliardi, anche se, secondo alcune indiscrezioni, l'iniziale progetto dovrebbe essere diviso in due per aumentare le possibilità di approvazione, separando i 748 miliardi per piccole imprese e disoccupati dalle misure destinate alla responsabilità delle aziende e dagli aiuti agli Stati.
Nello specifico, la perdita di vivacità sul finale delle borse europee è attribuibile a due motivi: uno intrinseco nella natura dei mercati finanziari, che vede la chiusura dell’anno come uno dei momenti in cui la volatilità regna sovrana, ed uno estrinseco, dato dalla decisione della Germania di introdurre da mercoledì severe misure restrittive fino al prossimo 10 gennaio, che accende le probabilità di nuovi lockdown per il periodo natalizio anche nella nostra nazione.
La piazza milanese oggi conclude la seduta con il settore bancario appesantito e poco brillante, seguito dal comparto oil prevalentemente in territorio negativo dopo l'Opec ha tagliato le stime sulla domanda di greggio. Bene il settore automotive insieme ad alcuni spunti del lusso.
Ad zavorrare i titoli del settore bancario è stata anche l’inversione di rotta sul finale: BANCO BPM (+0,90%) a 1,79, INTESA SANPAOLO (+0,18%) a 1,94, mentre spicca il calo registrato di UNICREDIT (-1,66%) a 7,69 penalizzata dalla decisione di Goldman Sachs di rimuovere il titolo dalla "Conviction list”. A non convincere gli investitori è anche l’incertezza sulla nomina del nuovo amministratore delegato, nonché su eventuali operazioni straordinarie, su cui ricade ancora lo spettro di un matrimonio con MPS (-1,18) a 1,089.
Il comparto oil invece cede con ENI (-1,48%) a 8,67 SAIPEM (-0,55%) a 2,15 e TENARIS (-1,29%) a 6,71.
Grosso tonfo di ATLANTIA (-6,24%) a 14,50: secondo alcune indiscrezioni di stampa, la valutazione della controllata Autostrade per l’Italia potrebbe essere ridotta a 7,5 miliardi di euro (contro alle attese della società, che indicavano valori di 8,5-9 miliardi), in seguito alla revisione delle stime sul traffico per i prossimi trimestri.
Il comparto automotive spicca invece con FCA (+1,32%), a 13,82, sempre più vicina al consolidamento della fusione con PSA PEUGEOT (+2,13%) a 21,14, per dare vita vita a Stellantis, il quarto gruppo auto a livello mondiale. L’appuntamento delle assemblee per dare il via libera all’operazione è fissato per il 4 gennaio 2021. Nel comparto avanzano anche CNH (+1,56%) a 9,12 e FERRARI (+1,22%) a 178,90.
PORTAFOGLIO LOMBARD REPORT
Il Portafoglio Lombard riguardante le "AZIONI ITALIANE BREAKOUT” vede entrare oggi un nuovo BUY. ENEL (+0,91%) a 8,12 è l’altro titolo che compone il nostro portafoglio.