NASDAQ100 WEEKLY - Settimana da incorniciare per gli indici azionari USA.


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>
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Le cinque giornate di forti rialzi sui mercati azionari USA di questa settimana, dopo l’aumento della volatilità con conseguente discesa dei mercati del fine settimana scorso dovuta all’attesa del risultato delle elezioni ha, de facto, spiazzato molti investitori, tra cui noi. Dopo le giornate di ribasso della scorsa settimana, avevamo in serbo diversi segnali di acquisto in pullback, sia con il Portafoglio LombardReport che con quello “The Challenge”. Ma, in vista dell’incertezza dovuta al voto presidenziale, all’aumento costante dei contagi a livello mondiale ed al rapporto mensile sul lavoro (mai stato così importante come in questo periodo), abbiamo preso la decisione di soprassedere e rimandare il tutto alla settimana entrante. Purtroppo, per noi, i mercati se ne sono fregati delle incertezze ed hanno messo a segno una performance settimanale stellare grazie anche agli ottimi dati usciti sui nuovi occupati non agricoli, soprattutto nel settore privato (dei quali parleremo in seguito). Prudenza eccessiva ? Con il senno del poi sì, anche se la nostra filosofia è sempre stata quella di minimizzare il più possibile il rischio derivante da determinati strumenti finanziari.

Nonostante volumi in discesa rispetto alla scorsa settimana, i mercati azionari USA hanno raggiunto e mantenuto livelli a ridosso dei precedenti massimi, storici o relativi, creando confusione in alcuni grandi investitori che si stanno ancora chiedendo il perché di tale forte rialzo nonostante l’incertezza elettorale dovuta a conteggi in alcuni Stati tuttora in corso.

Evidentemente se tutto ciò che il mercato brama è la certezza, allora i risultati delle elezioni devono sembrargli abbastanza chiari, nel senso che gli investitori sembrano preoccuparsi di più della chiarezza rispetto a quale partito politico occupi la Casa Bianca sia esso un Democratico o un Repubblicano. Anzi, nel segno della “blue wave” sembra rafforzarsi l’idea che una vittoria di Biden con Congresso diviso sia anche più positiva per le borse per diversi aspetti. Gli aspetti più radicali del programma democratico, rialzo delle tasse, regolamentazione, antitrust, non verranno probabilmente attuati. L'entità del pacchetto di stimolo sarà inferiore, ma la necessità di negoziarlo con i repubblicani lo renderà forse più equilibrato: meno capitale, ma forse allocato più produttivamente, cosa che piacerà meno alla “main street”, ma più a Wall Street. Nel contempo, l'amministrazione Biden dovrebbe attuare una politica estera più collaborativa, ricostruire le relazioni con gli alleati e in generale accantonare, almeno in parte, l'agenda protezionistica a favore di una più favorevole alla globalizzazione, cosa che non dispiacerà affatto alle borse estere.

Di certo i mercati azionari ci hanno confermato ancora una volta che le incertezze momentanee o di breve periodo, sono sovrastate e molto probabilmente saranno sovrastate in futuro dalle forti politiche economiche espansive nei vari continenti. In parole povere l’enorme liquidità presente e futura la farà da padrona sui mercati finanziari mondiali a dispetto anche di tutte le teorie economiche studiate a tavolino. Quindi risulta evidente che ci stiamo preparando per una potenziale mossa verso massimi più in alto dei precedenti. Giovedì sera si è tenuto, ovviamente, uno dei più prudenti FOMC del recente passato. Nessuna misura e nessuna previsione è stata modificata, e lo statement è risultato molto simile al precedente. Ma nella conference anche se sono emerse poche novità, Powell ha dichiarato che la ripresa si è rivelata più rapida delle attese, ma attualmente si assiste ad un rilassamento e che l'epidemia ha un decorso molto preoccupante e comporta rischi per l'economia. Quindi è necessaria una politica monetaria ancora estremamente espansiva. La FED ha ancora molto margine di manovra e reagirà ad eventuali deterioramento del quadro. Ma il supporto della politica fiscale è necessario, in quanto la FED può finanziare ma non erogare sussidi. Nel meeting sono stati discussi i parametri del programma di acquisti, che resta il principale strumento di supporto. Al momento è correttamente dimensionato, ma eventualmente a dicembre potranno essere discusse modifiche di size, durata e modifica delle scadenze. Nulla di nuovo, ma certamente contribuisce al sentiment positivo dei mercati per il prossimo futuro.

Analizziamo ora graficamente la settimana sui 3 principali indici azionari iniziando, come sempre, dal NASDAQ100. Sorprendente balzo al rialzo dell’indice tecnologico nonostante le incertezze del voto elettorale. Le trimestrali economiche societarie continuano ad essere positive, anche se le aspettative degli analisti di Wall Street erano molto caute. Graficamente, anche se il modello presentato è ancora valido, manca molto poco per un nuovo conteggio a meno di stravolgimenti importanti già da lunedì prossimo. L’area psicologica di 11000/10900 nonché ritracciamento del 27,2% dal minimo di marzo al massimo storico di settembre, ha tenuto molto bene. Ora, al rialzo, gli obiettivi sembrano molto più facili da raggiungere, quali il superamento dell’area 12200 dello scorso ottobre, quindi l’attacco al massimo storico di inizio settembre a 12439. Il livello di RSI a 61 permette ulteriori decisi rialzi prima di entrare in area ipercomprato. La settimana si è chiusa a 12091.35 con un guadagno del + 9,39% che porta il segno positivo da inizio 2020 al + 38,45%.

Sull’indice S&P500, graficamente siamo passati da una possibile figura rialzista di “handle & cup” ad una a “W”. La sostanza è sempre quella, la proiezione al rialzo della figura porta ad un target in area 3950/3960. Ovviamente lo scoglio da superare è il massimo storico precedente e quindi il consolidamento dei nuovi massimi raggiunti, ma la via segnata sembra quella. Viceversa l’area 3200 ha ribadito di essere sicuramente un supporto molto valido. La settimana di contrattazione si è chiusa a 3509.44 con un guadagno del + 7,32% rispetto alla scorsa settimana e con un guadagno da inizio anno a + 8,63%.

Infine l’indice DOW JONES sempre in ritardo rispetto agli altri due indici ha la strada più irta di difficoltà ma, a conti fatti con i precedenti indici, pensiamo che la strada per arrivare a far registrare nuovi massimi storici sia al quanto fattibile. Su questo indice un forte supporto è visibile in area 26200 convergenza tra il ritracciamento del 27,2% con la media mobile semplice a 200. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 28323.40 il che porta ad un guadagno del + 6,87%, che porta il deficit da inizio anno al – 0,75%.

ORO INDEX

Che settimana è stata e che settimana prossima sarà, probabilmente, per i mercati azionari, obbligazionari, forex e delle materie prime. Oltre l’azionario ad accelerare violentemente, aiutato dalla debolezza del Dollaro, è stato l'ORO, che ha toccato i massimi dal 21 settembre, in area 1961.80 $/oz. Lo svanire delle incertezze politiche e la conseguente possibile collaborazione più ampia dei due schieramenti politici potrebbe far rivedere la posizione degli investitori sul dollaro come bene rifugio e pertanto far proseguire la sua corsa verso il ribasso del valore, tutto ciò a favore del prezzo dell’ORO che, viceversa, potrebbe riprendere la corsa verso i massimi storici del 7 agosto 2020, a 2089,20 $/oz.

Il consumo di oro in Cina ha registrato una forte ripresa durante il terzo trimestre a causa della stabilizzazione dell'economia interna e del boom della domanda dal mercato dei matrimoni. Secondo la China Gold Association, il consumo di oro ha raggiunto 224,8 tonnellate da luglio a settembre, con un aumento del 28,71% su base trimestrale. Durante lo stesso periodo, il consumo di monete e lingotti d'oro è aumentato del 66,73% trimestre su trimestre a 65,54 tonnellate. Il rimbalzo economico della Cina e la rapida ripresa del mercato dei matrimoni dagli shock della pandemia hanno rafforzato l'aumento del consumo di oro. La produzione di oro ha raggiunto 92,86 tonnellate nel terzo trimestre, quasi invariata rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

A livello operativo siamo usciti al rialzo dalla fase di lateralità ed ora rimane molto importante chiudere le prossime settimane sopra l’area 1915 $/oz. che rappresenta l’area di supporto (ritracciamento del 27,2% dell’ultima gamba di rialzo) anche se fondamentale per la prosecuzione del trend rialzista rimane l’area 1850 $/oz. (ritracciamento del 38,2% dai massimi storici dell’ultima gamba di rialzo). Al rialzo guardiamo alla resistenza psicologica posta in area 2000 $/oz. per poi approcciare il test dei massimi storici. Ma per questa situazione, probabilmente, dovremmo attendere il nuovo anno.

Per quanto riguarda il nostro investimento sull’ETF (PHAU) con la strategia “The Challenge”, rimaniamo posizionati in attesa degli eventi.

La settimana si è chiusa a 1951.70 $/oz. facendo registrare una perdita del – 3,82%, che porta ad un guadagno da inizio anno al + 28,14%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1950.98 $/oz. con un guadagno da inizio anno del 28,59%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO INDEX:

LA POLITICA USA DI DONALD TRUMP

Ormai è ufficiale ! Si concludono, con la non affatto scontata vittoria del vice Presidente di Barak Obama, ora Presidente Joe Biden, le elezioni Usa 2020.

Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti d'America, la vice Presidente dell'era Biden, sarà una donna: Kamala Harris.

La grande battaglia elettorale è iniziata a colpi di vicendevoli accuse di cospirazioni con Stati stranieri e mancati pagamenti di tasse in patria, per poi concludersi con una vittoria che non si è dimostrata così schiacciante come molti prevedevano.

Biden infatti è stato eletto con 290 punti dopo aver conquistato la Pennsylvania, ne bastano 270 per diventare inquilino della Casa Bianca, mentre Trump si è fermato a 214; se osserviamo la cartina però ci rendiamo conto che il colpo d'occhio è preponderante sul colore rosso, colore dei Repubblicani. Questo perché la famosa onda blu che tanti si aspettavano effettivamente non c'è stata, e il colore della cartina statunitense ci dice altro; gli Stati Uniti sono spaccati in due.

Con la vittoria di Biden non è morto il “Trumpismo”, anzi è più vivo che mai!

Si potrebbe quasi parlare di una doppia onda, una doppia corrente di pensiero politico che attraversa attualmente gli Stati Uniti e che con queste elezioni si è palesata senza precedenti; gli Stati che hanno votato Trump basano per la maggior parte la propria economia sull'industria del petrolio, gas, acciaio, carbone; questo perché l'ormai ex presidente Usa ha sempre prediletto e lisciato il pelo alla cosiddetta America operaia che puntualmente lo ha ripagato riconfermandogli il voto.

Mentre l'altra parte del paese ha votato per il cambiamento che Biden può e dice di rappresentare; energia pulita, sistema sanitario paritario, impronta sociale molto più marcata rispetto a Trump.

Anche sul fronte estero, Biden rappresenta quella figura politicamente corretta che potrebbe riequilibrare le ostilità con la Cina; tema che invece Trump ha sempre affrontato e cavalcato con un pesante piede di guerra come i precedenti Presidenti repubblicani.

Sleeping Joe, così viene soprannominato il nuovo presidente in patria, avrà poco tempo per godersi le glorie dell'avvenuta elezione; infatti lo scenario che gli si presenta davanti è tutt'altro che semplice.

Come abbiamo detto prima, dovrà governare un'America spaccata in due correnti, dovrà gestire una pandemia globale che sta colpendo duramente il paese e dovrà a tal proposito delineare il nuovo piano di aiuti che fino ad ora è stato rimandato. Il tutto condito da una riforma del sistema sanitario che chiede di essere attuata a gran voce ed a tutti gli altri problemi a cui la società americana è da molto tempo tristemente esposta, tra cui la questione razziale e le relative disuguaglianza che essa determina a livello socio economico.

Per quanto riguarda la situazione al Congresso le cose non si mettono meglio per il nuovo presidente eletto; infatti la situazione resta pressoché invariata con Camera ai Democratici e Senato ai Repubblicani, fattore quest'ultimo che contribuirà al rallentamento del programma presidenziale.

Nel frattempo Trump, dopo aver paventato presunti brogli elettorali ed essere stato, per la prima volta nella storia di molti network televisivi americani, interrotto durante un suo discorso perché tacciato di dire falsità e mettere in discussione la democrazia americana, tra una partita a golf e l'altra minaccia di richiedere il conteggio dei voti. Donald non si arrende.

Trump, in particolare, vorrebbe richiedere il riconteggio dei voti negli stati dove il vantaggio dell'avversario è secondo lui risicato; Winsconsin, Nevada, Michigan, Pennsylvania etc.. secondo molti analisti però anche se ci fosse un nuovo conteggio elettorale, non servirebbe a Trump per aggiudicarsi gli Stati in questione, perché comunque tra lui e Biden c'è uno scarto di decine di migliaia di voti; si aggiunga a questa considerazione il fatto che ogni Stato ha poi regole diverse al riguardo, con tempistiche diverse.

Si rischia di avere un'ufficialità in queste elezioni che potrebbe protrarsi fino a fine novembre a causa delle ultime e disperate richieste di Trump, che non sembra voler ammettere la sconfitta e, come da copione Trumpiano, fino all'ultimo si rende protagonista di teatrali colpi di scena.

Aldilà dei voli pindarici di Trump, da queste elezioni emergono tre grandi verità:

1 Il presidente Usa è Joe Biden.

2 Gli Stati Uniti sono divisi in due.

3 Non c'è stata la tanto agognata ondata blu.

In definitiva Biden, che gli stessi suoi sostenitori DEM hanno definito “una persona che non entusiasma, ma va bene così”, è stato scelto proprio per il suo non essere entusiasmante, per il suo rappresentare la restaurazione della normalità, di un ordine violato dai quattro turbolenti anni carichi di indignazione e rabbia che la presidenza Trump ha suscitato.

POLITICA DELLA FEDERAL RESERVE

Durante la riunione del FOMC, Federal Open Market Commitee, la Federal Reserve ha votato all'unanimità per mantenere i tassi di interesse fermi tra lo 0 e lo 0,25%; rinnovando l'invito a Washington a produrre un piano fiscale valido atto a consolidare le decisioni di politica monetaria attuate dalla Banca Centrale.

DATI MACROECONOMICI

La settimana macroeconomica si apre con l'indice prodotto dall'Institute of Supply Management (ISM), sull'occupazione di ottobre nel settore manifatturiero, che ha dato una nuova manifestazione della resilienza del settore a livello globale, salendo a 59,3 di quasi 4 punti rispetto alla precedente valutazione di 55,4 e contro un consenso di 56,0. La forza è ben rappresentata nei sottoindici, con la produzione che sale di 2 punti a 63 ed i nuovi ordini che salgono di 7,7 punti a 67,9. Letture elevate anche per l’occupazione (+3,6 punti a 53,2) e per i prezzi (+2,7 punti a 65,5). Un dato robusto, totalmente immune (almeno lui) dall'aumento dei casi Covid.

Gli ordinativi alle fabbriche di beni durevoli e non durevoli (volatili), nel mese di settembre registra un incremento dell'1,1%, di poco sopra al previsionale dell'1% e migliore rispetto ad agosto, dove il dato si fermava allo 0,6%.

Il saldo della bilancia commerciale Usa, nel mese di settembre, segna uno scompenso che ammonta a 63,9 miliardi di dollari in linea con le aspettative e meglio del mese di agosto, dove lo scompenso era di 67 miliardi.

L'indice PMI dei servizi, prodotto da Markit Economics, nel mese di ottobre sale a 56,9 punti, battendo gli analisti che lo davano a 56 punti e battendo anche il mese di settembre, dove il dato era di 54,6 punti; gli stessi dati a cura dell’ISM recitano viceversa una discesa a 56,6 dai 57,8 di settembre e dai 57,5 del consensus.

L'indice ISM sull'occupazione non manifatturiera scende a 50.1 punti, rispetto a settembre dove il dato era di 51.8 punti. L'indice ISM non manifatturiero ad ottobre cala anch'esso a 56.6 punti, peggio dei 57.5 punti attesi e dei 57.8 punti di settembre.

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana conclusasi il 5 novembre, registra un miglioramento di 751 mila nuove richieste, rispetto alla settimana precedente di 758 mila, rimane sopra le stime degli esperti che si aspettavano 732 mila nuove richieste di disoccupazione ma, comunque, il trend resta migliore di quanto si ritenesse fino a qualche settimana fa.

Infine arriviamo alla importante giornata del labour market report di ottobre. Una volta di più i numeri sono usciti decisamente meglio delle stime. I nuovi occupati sono cresciuti sopra le attese grazie a un numero robustissimo del settore privato, che ha assorbito i cali del settore pubblico (censimento) e del settore istruzione.

Nel mese di ottobre l'indice delle buste paga nel settore non agricolo, segna una leggera contrazione a 638 mila rispetto a settembre dove il dato era di 672 mila, ma meglio delle aspettative che si fermavano a 600 mila buste paga. Nel settore privato non agricolo, ed ecco la sorpresa, sono stati creati infatti 906 mila nuovi posti di lavoro con una previsione stimata di 690 mila e un dato di settembre pari a 892 mila nuovi posti.

Anche il tasso di disoccupazione totale scende nel mese di ottobre al 6,9%, con un dato atteso del 7,7% e una rilevazione precedente del 7,9%.

Un report davvero robusto, che mostra una forte ripresa dell'attività autunnale. Non si sa quanto la recrudescenza del virus cambierà le cose nella parte finale dell'anno, in particolare se l'amministrazione Biden prenderà un atteggiamento più protettivo della salute a discapito dell'attività. Ma finora l'economia USA ha mostrato una maggiore resilienza alla seconda ondata.

PORTAFOGLIO AZIONARIO

Come detto in precedenza l’inaspettata forza dei mercati azionari nella settimana appena trascorsa ci ha sorpreso ed è inutile rimarcare che ciò ha pregiudicato anche la strategia per la prossima settimana visti i prezzi molto più alti di quelli prefissati. A questo punto per quanto i mercati vogliano diventare rialzisti, in realtà noi auspichiamo l'idea di un pullback dai valori di fine settimana. Nonostante ciò nella giornata di venerdì abbiamo proposto l’acquisto a mercato di due titoli del NYSE abbastanza speculativi per i quali abbiamo ampliato la percentuale di STOP e di Target. Nel Portafoglio LombardReport, con la strategia NASDAQ Weekly abbiamo dovuto incassare uno STOP sul titolo INCYTE qualche giorno prima del rilascio della trimestrale economica che, nonostante abbia riportato risultati inferiori alle attese, ha prodotto un rimbalzo dell’8% dai minimi. Perdita comunque mitigata, in parte, dal raggiungimento del Target sul titolo WYNN RESORT. Nel fine settimana

Sul Portafoglio “The Challenge” nessuna novità operativa in quanto i 3 nuovi acquisti azionari non sono stati eseguiti per l’evidente rimbalzo dei prezzi. Riguardo al titolo AURORA CANNABIS che dire ? Dopo le varie lamentele ricevute nei periodi precedenti da alcuni abbonati, ci auguriamo che i suddetti, finalmente, capiscano la strategia del Portafoglio con la relativa durata dell’investimento di medio-lungo termine. L’unica cosa della quale possiamo rammaricarci è quella di non aver acquistato il secondo lotto in area 4-4,5 €/az. ma, come detto in precedenza, aspettavamo dei segnali dal titolo e di passare questa settimana elettorale. Ora è impossibile da acquistare a meno di ritorni di prezzi in area 6 $ per la chiusura del Gap.

Alla prossima.

 PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SCORSA SETTIMANA. (Visto il numero elevato di report nella settimana, pubblichiamo quelli di maggiore rilevanza procrastinando alle prossime settimane gli altri report).

BOOKING HLDG + 9,94%. La più grande agenzia di viaggi online del mondo che offre servizi, dall'alloggio ai biglietti aerei fino al noleggio auto, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 12,27 $/az. su un fatturato di 2,60 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 14,13 $/az. su un fatturato pari a 2,54 mld $. I ricavi sono diminuiti del 47,6% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Glenn Fogel, A.D. della società, ha affermato: "Siamo stati lieti di vedere risultati positivi nel terzo trimestre, che riteniamo abbiano beneficiato notevolmente della revoca dei blocchi governativi e del rilascio della domanda repressa, creata dalla cessazione quasi completa dei viaggi durante alcuni periodi del secondo trimestre. Tuttavia i contagi stanno ora aumentando vertiginosamente in molte parti del mondo, con corrispondenti aumenti di blocchi e restrizioni di viaggio reimposte che continueranno a influire sui viaggi nel breve termine. Rimaniamo fiduciosi in una ripresa a lungo termine e continueremo a investire nella nostra azienda per garantire che quando la pandemia si ritirerà e la domanda di viaggi tornerà pienamente a regime, saremo pronti a trarne vantaggio".

BIOMARIN + 3,10%.  L'azienda che sviluppa e commercializza biofarmaci innovativi per malattie gravi e condizioni mediche, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 4,01 $/az. su un fatturato di 476,80 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,29 $/az. su un fatturato pari a 454,64 mln $. I ricavi sono cresciuti del 3,40% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato del quarto trimestre 2020 tra i 1,81 ed i 1,87 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 1,86 mld $.

La società ha dichiarato: "Nel terzo trimestre abbiamo ricevuto notizie inaspettate sullo stato del nostro farmaco per l'emofilia A da parte delle autorità sanitarie, il che ha comportato un ritardo nei potenziali tempi di approvazione. Tuttavia, rimaniamo fiduciosi nella nostra terapia genica ed il suo potenziale per ridefinire il paradigma di trattamento per le persone con emofilia A. Continuiamo a lavorare con le autorità sanitarie per allinearci sui prossimi passi verso l'approvazione. Il nostro studio di Fase 3 di 134 soggetti con il farmaco per l’emofilia A completerà un anno di osservazione in tutte le materie entro la fine del mese, e prevediamo di condividere i risultati migliori comprendenti da 1 a 2 anni di follow-up di tale studio, nel primo trimestre del 2021. Prevediamo inoltre di inviare i dati completi di Fase 3 di un anno all'EMA nel secondo trimestre del 2021".

TWENTY-FIRST CENTURY FOX – 2,07%.  La società di media e intrattenimento che opera in quattro segmenti di business: programmazione su rete via cavo, televisione, intrattenimento cinematografico, televisione satellitare a trasmissione diretta, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2021 pari a 1,18 $/az. su un fatturato di 2,72 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,74 $/az. su un fatturato pari a 2,57 mld $. I ricavi sono cresciuti del 1,9% su base annua.

Il CEO della società, Peter Rice, ha dichiarato: “La pandemia ha influenzato negativamente gli affari in quanto un crescente numero di consumatori hanno annullato o rinunciato ad abbonarsi a servizi di distribuzione di programmi video multicanale, influendo negativamente sulla quota di affiliazione della Società e sui ricavi pubblicitari. Inoltre, l'attività della Società dipende dal volume e dalla popolarità dei contenuti che distribuisce, in particolare i contenuti sportivi per i quali la società ha i diritti di trasmissione, sono stati annullati o rinviati e la produzione di determinati contenuti di intrattenimento distribuiti dalla Società è stata sospesa. Sebbene alcuni di questi eventi sportivi e produzioni siano ripresi, potrebbero verificarsi ulteriori interruzioni dei contenuti in futuro ed anche lo spostamento dei programmi sportivi può avere un impatto negativo sulla capacità della Società di attirare spettatori e inserzionisti nei suoi programmi sportivi e di intrattenimento”.

INCYTE – 4,03%. L'azienda biofarmaceutica che scopre, sviluppa e commercializza farmaci brevettati a piccole molecole per il trattamento di gravi esigenze mediche insoddisfatte, principalmente in oncologia, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,23 $/az. su un fatturato di 620,64 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,75 $/az. su un fatturato pari a 623,31 mln $. I ricavi sono cresciuti del 12,5% su base annua.

Herve Hoppenot, CEO di Incyte, ha dichiarato: “Siamo lieti di segnalare un altro trimestre positivo per Incyte, con una forza costante in tutti nostri farmaci, oltre ad aumentare i contributi delle royalty dai nostri partner a livello globale. Inoltre, siamo sulla buona strada per presentare un accordo di non divulgazione (NDA) per la crema ruxolitinib alla fine di quest'anno che, utilizzando il nostro voucher di revisione prioritaria, potrebbe portare a una decisione della FDA a metà del prossimo anno".

MARRIOTT INTL. + 11,85%. La società è un operatore, franchisor e licenziatario di hotel e proprietà in multiproprietà con diversi marchi, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,06 $/az. su un fatturato di 2,25 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 0,08 $/az. su un fatturato pari a 2,23 mld $. I ricavi sono diminuiti del 57,3% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Il CEO della società, Arne Sorenson, ha affermato: “Il 94 percento dei nostri hotel è ora aperto e accoglie gli ospiti. La regione Asia-Pacifico ha portato alla firma di accordi nel terzo trimestre, rappresentando oltre la metà di tutte le camere disponibili a livello globale, con la stragrande maggioranza di quelle camere nella Grande Cina. Durante il terzo trimestre, abbiamo aggiunto più di 19.000 camere al nostro sistema, quasi il 70% in più di quelle aggiunte nel secondo trimestre, raggiungendo una crescita lorda delle camere del 5% negli ultimi 12 mesi. A fine trimestre, circa 228.000 stanze delle nostre oltre 496.000 stanze erano in costruzione. I progressi sui progetti in costruzione continuano in gran parte a ritmi sostenuti in tutto il mondo, sebbene abbiamo designato un numero leggermente superiore di progetti in attesa, data l'incertezza macroeconomica e le discussioni con i nostri azionisti. Per l'intero anno 2020, prevediamo ora una crescita netta delle camere dal 2,5 al 3%, comprese le cessazioni dall'1,5 al 2 percento. Supponendo che siano stati compiuti progressi nel contenere la pandemia, ci aspetteremmo che le aggiunte lorde di camere nel 2021 accelereranno rispetto alle nostre aspettative per il 2020".

MICROCHIP + 19,22%. La società che sviluppa, produce e vende prodotti semiconduttori utilizzati dai propri clienti per una varietà di applicazioni di controllo integrate, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 1,56 $/az. su un fatturato di 1,31 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,43 $/az. su un fatturato pari a 1,26 mld $. I ricavi sono diminuiti del 2,1% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre fiscale tra 1,51 e 1,63 $/az. su un fatturato tra 1,31 e 1,375 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,46 $/az. su un fatturato di 1,28 mld $.

L'amministratore delegato Steve Sanghi ha dichiarato: "Le nostre vendite per il trimestre chiuso in settembre sono state forti e sono continuate così fino a ottobre. Stiamo assistendo a una buona ripresa in molti dei nostri mercati nonostante la nostra interruzione delle spedizioni a Huawei per l'intero trimestre. Inoltre, riteniamo che i trimestri chiusi a giugno e settembre siano stati i peggiori di questo ciclo economico per Microchip. Stiamo andando verso un trimestre che chiuderà in dicembre, molto più forte rispetto a quello stagionale e prevediamo una crescita significativa dei ricavi nell’anno solare 2021". Microchip ha anche annunciato che, Ganesh Moorthy, attuale presidente della società, subentrerà anche come CEO all’attuale Steve Sanghi che, dopo essere stato il leader della società per ben 30 anni, passerà al ruolo di presidente esecutivo a partire dal 1 marzo 2021.

MONDELEZ + 5,02%. La società che produce prodotti alimentari confezionati, inclusi biscotti, dolciumi, bevande, formaggi, pasti convenienti e vari prodotti alimentari confezionati, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,63 $/az. su un fatturato di 6,67 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,62 $/az. su un fatturato pari a 6,48 mld $. I ricavi sono cresciuti del 4,9% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per tutto l’anno 2020 pari a 2,55 $/az. con un fatturato di ca. 26 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,59 $/az. con un fatturato di 26,25 mld $.

Dirk Van de Put, presidente e CEO della società, ha affermato: “La nostra performance nel terzo trimestre è stata forte in tutti i parametri chiave, con una crescita dei ricavi su base ampia poiché la domanda è rimasta elevata nei mercati sviluppati e migliorata in modo sequenziale nei mercati emergenti. I nostri team stanno andando bene e continuiamo a fornire guadagni di quota soddisfacendo le esigenze dei clienti e consumatori, nonostante la pandemia. La nostra strategia rimane invariata e stiamo accelerando alcune iniziative e aumentando gli investimenti verso i nostri marchi per supportare ulteriormente la crescita sostenibile a lungo termine".

MERCADOLIBRE + 22,39%. La società insieme alle sue controllate ospita la piattaforma di commercio online in America Latina che si concentra sull'abilitazione dell'e-commerce e dei suoi servizi correlati, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,28 $/az. su un fatturato di 1,12 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,17 $/az. su un fatturato pari a 972,31 mln $. I ricavi sono cresciuti del 85,0% su base annua.

In una nota della società si evince che: “Dal punto di vista del mercato, il volume lordo delle merci (GMV) di MercadoLibre è aumentato di un incredibile 117% anno su anno e sulla piattaforma sono stati venduti oltre 205 milioni di articoli, più che raddoppiati rispetto al trimestre dell'anno precedente. Sul lato fintech dell'attività di MercadoLibre (Mercado Pago), i risultati sono stati ancora più forti. Il volume totale dei pagamenti ha raggiunto 14,5 mld $, in aumento del 161% rispetto a un anno fa, e il volume dei pagamenti da fonti esterne alla piattaforma è quasi triplicato. Non solo questo è impressionante di per sé, ma è importante sottolineare che la crescita dei ricavi dell'azienda sta accelerando col passare del tempo”.

MONSTER BEVERAGE + 9,09%. La società attraverso le sue filiali, sviluppa, commercializza, vende e distribuisce bevande come tè freddi pronti da bere, limonate, succhi monodose, succhi, cocktail e bevande alla frutta, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,65 $/az. su un fatturato di 1,25 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,63 $/az. su un fatturato pari a 1,23 mld $. I ricavi sono cresciuti del 9,9% su base annua.

Rodney C. Sacks, Presidente e CEO della società, ha dichiarato: "La Società ha ottenuto buoni risultati nel terzo trimestre, raggiungendo vendite nette trimestrali record, nonostante l'impatto continuo della pandemia nella maggior parte dei nostri mercati. Sia il segmento Monster Energy che il segmento Strategic Brands, sono migliorati sequenzialmente nel terzo trimestre. Non riscontriamo carenze significative di materie prime ne impatti materiali sulla liquidità, pertanto la nostra catena di fornitura rimane intatta e continuiamo a servire al meglio i nostri clienti”.

PAYPAL + 8,91%. La società che consente pagamenti digitali e mobili per conto di consumatori e commercianti in tutto il mondo attraverso la sua piattaforma omonima, Venmo e altro ancora, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,07 $/az. su un fatturato di 5,46 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,94 $/az. su un fatturato pari a 5,43 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 24,7% su base annua. La società ha detto che prevede utili non GAAP nel quarto trimestre pari a 1,01 $/az. su un fatturato tra 5,95 e 6,20 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,06 $/az. su ricavi pari a 6,09 mld $.

Il CFO ed EVP, John Rainey, ha dichiarato: "La nostra attività ha nuovamente sovraperformato i precedenti numeri con slancio sostenuto nel terzo trimestre, aggiungendo più di 15 milioni di account attivi portando il totale a ben 361 milioni alla fine di settembre. Gli ottimi risultati che riportiamo oggi dimostrano la forza della nostra piattaforma diversificata, la scalabilità del nostro business e il nostro potere di guadagno”.

QUALCOMM + 17,55%. La società che sviluppa una tecnologia di comunicazione digitale chiamata CDMA (Code Division Multiple Access) e possiede la proprietà intellettuale applicabile ai prodotti che implementano qualsiasi versione di CDMA inclusi brevetti, domande di brevetto e segreti commerciali, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2020 pari a 1,45 $/az. su un fatturato di 6,50 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,17 $/az. su un fatturato pari a 5,94 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 73,4% su base annua. La società ha detto che prevede utili non GAAP nel primo trimestre fiscale 2021 tra 1,95 e 2,15 $/az. su un fatturato tra 7,80 e 8,60 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,68 $/az. su ricavi pari a 7,13 mld $.

Steve Mollenkopf, CEO della società, ha affermato: "I nostri risultati del quarto trimestre fiscale dimostrano che i nostri investimenti nel 5G stanno andando a buon fine e stanno mostrando vantaggi nelle nostre attività di licenza e prodotti. Abbiamo concluso l'anno con risultati eccezionali nel quarto trimestre e siamo ben posizionati per la crescita nel 2021 e oltre. Con l’accelerazione del ritmo della tecnologia wireless, continueremo a guidare la crescita e la scalabilità nei nostri settori, RF front-end, Automotive e IoT".

REGENERON PHARMA + 6,39%.  La società è un'azienda biofarmaceutica completamente integrata, che scopre, inventa, sviluppa, produce e commercializza medicinali per il trattamento di gravi condizioni mediche, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 8,36 $/az. su un fatturato di 2,29 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 7,13 $/az. su un fatturato pari a 2,09 mld $. I ricavi sono cresciuti del 12,0% su base annua.

Leonard Schleifer, presidente e CEO della società, ha affermato: “La scorsa settimana, Regeneron ha raggiunto un'importante pietra miliare nella lotta contro il COVID-19 con risultati prospettici di Fase 2/3 che mostrano che REGN-COV2 ha ridotto significativamente i livelli di virus e la necessità di ulteriori cure mediche nei pazienti non ospedalizzati ed abbiamo condiviso questi importanti dati con le autorità di regolamentazione. Nonostante questo nostro intenso impegno nella lotta alla pandemia, Regeneron continua a fornire risultati ottimi in tutti gli aspetti della nostra attività. In questo trimestre abbiamo registrato una robusta crescita dei profitti guidata dal farmaco EYLEA contro le malattie della retina e del farmaco Dupixent per quanto riguarda la dermatite atopica e nell'asma. Nel 2021, attendiamo con impazienza importanti lanci potenziali anche per il nostro farmaco inibitore PD-1 Libtayo contro il carcinoma polmonare non a piccole cellule e contro il carcinoma basocellulare avanzato”.

T-MOBILE + 12,77%. La società di servizi di comunicazione wireless nei mercati postpagato, prepagato e all'ingrosso, fornisce prodotti e servizi che includono voce, messaggistica, servizi dati, dispositivi wireless, smartphone e altri dispositivi di comunicazione mobile, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,00 $/az. su un fatturato di 19,30 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,43 $/az. su un fatturato pari a 18,34 mld $. I ricavi sono cresciuti del 74,2% su base annua.

Mike Sievert, CEO della società, ha dichiarato: “Lo scorso trimestre T-Mobile ha superato AT&T per diventare il numero 2 nel wireless negli Stati Uniti e oggi abbiamo annunciato il raggiungimento del record di postpagati aggiunti. Ora, con oltre 100 milioni di clienti wireless siamo la più grande rete 5G d'America, non c'è dubbio che siamo in crescita e leader nel wireless. I clienti scelgono T-Mobile perché siamo gli unici in grado di offrire questa combinazione di valore ed esperienza con una vera rete 5G disponibile per i clienti in ogni singolo stato! Stiamo costantemente e proficuamente superando la concorrenza e…..siamo solo all'inizio!"

WINN RESORT + 11,42%. La società è proprietaria e gestore di resort casinò. Possiede e gestisce due resort con casinò: Wynn Las Vegas e Encore a Wynn Macau, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2020 pari a 7,04 $/az. su un fatturato di 370,5 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 4,02 $/az. su un fatturato pari a 430,61 mln $. I ricavi sono diminuiti del 77,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

La società ha dichiarato: "Siamo incoraggiati dai progressi che abbiamo fatto in ciascuna delle nostre proprietà negli ultimi mesi, nonostante il continuo impatto del virus e le relative limitazioni operative. Encore Boston Harbor ha registrato un EBITDA trimestrale record durante il terzo trimestre, mentre Wynn Las Vegas ha continuato a registrare una forte domanda per il tempo libero nei weekend con una solida occupazione degli hotel e giochi al casinò. A Macao, le restrizioni agli ingressi hanno iniziato ad allentarsi gradualmente, consentendoci di raggiungere il pareggio dell'EBITDA a ottobre. Siamo fiduciosi che Macao continuerà a trarre vantaggio dal ritorno della domanda dei consumatori verso il 2021. Sul fronte dello sviluppo, abbiamo compiuto progressi sostanziali nel promuovere Wynn Interactive, la nostra controllata di maggioranza delle scommesse sportive e dei giochi online. Durante il terzo trimestre, abbiamo lanciato offerte di casinò e sport online nel New Jersey per una risposta iniziale incoraggiante da parte dei clienti. Oltre al New Jersey, ci siamo assicurati l'accesso al mercato in numerosi altri stati e stiamo richiedendo licenze su base indipendente in Tennessee e Virginia. Stiamo anche discutendo con potenziali partner in merito ad accordi di accesso aggiuntivi in ​​altre giurisdizioni. Il nostro marchio riconosciuto a livello nazionale e l'esclusiva strategia basata sui prodotti ci consentono di generare la nostra giusta quota di questo importante business in rapida crescita nei prossimi anni”.

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Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO

(articolo di Sandro Mancini)