Assistere dal vivo ad uno spettacolo musicale rappresenta una delle massime espressioni di coinvolgimento collettivo; le performance degli artisti, unite alla musica ed al gioco di luci, generano sensazioni straordinarie.
In questo contesto così passionale le aspettative del pubblico risultano sempre massimali: chi è disposto a spendere cifre elevate per un concerto desidera altresì vivere emozioni ben proporzionate alla spesa.
Al fine di poter rimanere sempre ben allineata alle crescenti attese dei fans, l’industria dei grandi eventi è in continua evoluzione. Tra i protagonisti di questo settore troviamo una meravigliosa realtà toscana, quotata nel segmento STAR: B&C SPEAKERS (ISIN IT0001268561).
B&C SPEAKERS è un’azienda elettromeccanica che si occupa di realizzare i componenti essenziali delle casse acustiche per uso professionale per i più importanti player mondiali del settore (Bose, Yamaha, Martin Audio, ecc..). La tecnologia di B&C SPEAKERS è prevalentemente utilizzata nei grandi concerti, dalle discoteche, dai Karaoke, negli stadi, nei cinema, nei teatri, nelle stazioni, negli aeroporti ed ultimamente anche nei centri commerciali: più o meno tutto quello che non è house e car.
All’interno della fascia alta del mercato, B&C SPEAKERS detiene circa il 50% dello share. Dal punto di vista geografico l'export rappresenta il 93% dei ricavi.
L’80% del fatturato viene originato attraverso la realizzazione di prodotti su precisa indicazione del cliente: la capacità di saper rispondere fattivamente alle specifiche richieste ha arricchito ulteriormente il già notevole Know How dell'azienda. Il restante 20% deriva dalla vendita di prodotti da catalogo.
B&C SPEAKERS dispone inoltre di un reparto R&S composto da 20 risorse (su 160 dipendenti) impegnato nella continua ricerca di nuove soluzioni atte a migliorare la qualità e l’affidabilità dei prodotti che, per loro natura, si trovano a dover lavorare ad elevate condizioni di stress (intemperie, elevate temperature, ecc..).
Vediamo qui di seguito alcuni tratti interessanti di B&C SPEAKERS.
FATTURATO DI B&C SPEAKERS:
La tendenza del grafico appare molto chiara: B&C SPEAKERS nel corso degli anni è riuscita a registrare con costanza elevati tassi di crescita del fatturato. Fino al 2017, l’espansione dei ricavi è stata completamente di natura endogena. A partire dal 2018 sulla crescita del volume d’affari ha influito positivamente anche l’acquisizione di Eighteen Sound.
L’espansione del fatturato è stata realizzata senza aver intaccato la marginalità. L'Ebitda Margin presenta pertanto una configurazione molto interessante: ad esclusione del 2009, si è sempre mantenuto al di sopra al 20%. Questi livelli rappresentano un'eccezione all'interno del comparto industriale.
B&C SPEAKERS possiede una struttura particolarmente snella che le consente di trasformare in utile netto un’elevata porzione dell’Ebitda. Su questo fronte, l'adesione di B&C SPEAKERS al “Patent” Box (2018) ha ulteriormente contribuito a migliorare l'impatto fiscale per gli esercizi 2015-19.
FLUSSI DI CASSA DI B&C SPEAKERS:
L’elevata redditività del core-business associata ad una struttura molto snella della società hanno generato nel corso del tempo interessanti flussi di cassa operativi che sono stati prevalentemente impiegati per corrispondere dividendi agli azionisti. L'espansione del fatturato non ha richiesto eccessivi assorbimenti di liquidità in area CAPEX.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI B&C SPEAKERS:
Coerentemente con quanto evidenziato in precedenza, l’elevato cash flow prodotto ha reso superfluo, per molti anni, il ricorso al capitale di debito. Differentemente dal passato, nel 2017 B&C SPEAKERS ha deciso di finalizzare l’acquisizione di Eighteen Sound attraverso un finanziamento a medio lungo termine a condizioni molto vantaggiose.
Nel medesimo anno B&C SPEAKERS ha deciso di corrispondere ai soci un dividendo straordinario: ecco spiegata la ragione del peggioramento relativo alla PFN che passa da essere positiva di € 7 mln nel 2016 a negativa di € 6,7 mln nell’anno successivo.
ROIC VS WACC DI B&C SPEAKERS:
Un’ulteriore prova tangibile della creazione di valore lo si evince dal grafico che segue: il ROIC riportato da B&C SPEAKERS risulta sempre ben superiore al tasso WACC.
IMPATTO DEL COVID-19:
Le misure di distanziamento sociale messe in atto dai governi di ogni latitudine hanno impattato in maniera molto pesante su tutta la filiera del mercato relativa ai grandi eventi musicali. L’impossibilità di poter organizzare gli eventi in presenza di pubblico ha ingessato il mercato di riferimento di B&C SPEAKERS.
Nel primo semestre del 2020 l’azienda ha riportato una contrazione del fatturato pari al -40%. Nonostante ciò, l’Ebitda Margin si è mantenuto intorno al 17% ed il conto economico ha presentato un risultato positivo (5,9%).
L’eccedenza della capacità produttiva provocata dalla riduzione degli ordini è stata attenuata ricorrendo alla cassa integrazione. Al fine di poter fronteggiare l’emergenza di questa fase è stato deciso, saggiamente, di annullare la precedente delibera relativa al pagamento dei dividendi. Sul fronte interno, lo sforzo del management è indirizzato ad un ulteriore miglioramento dell’efficientamento attraverso la riduzione di alcuni costi ritenuti non strategici.
Sotto il profilo finanziario, nel primo semestre 2020, B&C SPEAKERS ha provveduto dotarsi di ulteriore liquidità attraverso il ricorso a tre nuovi finanziamenti per un valore complessivo di € 7,5 mln. Di questo ammontare, € 5 mln sono garantiti dallo Stato Italiano (condizioni particolarmente vantaggiose che prevedono il rimborso a partire dal 2022).
La violenta crisi del settore potrebbe generare alcune interessanti opportunità in ambito M&A: B&C SPEAKERS dispone di un discreto stock di liquidità e potrebbe pertanto valutare concretamente un progetto di acquisizione.
CONFRONTO TRA LA CRISI DEL 2008 E QUELLA ATTUALE:
La situazione contingente presenta tratti di assoluta unicità ma al fine di poter comprendere meglio l’attualità, proviamo a vedere come ha impattato la crisi del 2008-09 su B&C SPEAKERS.
Per B&C SPEAKERS, la miccia accesa da Lehman Brothers nel Settembre 2008, determinò il passaggiò da una crescita tutto sommato piatta (Q1-08 +0,45%, Q2-08 +2,59%, Q3-08 -0,64%) ad una violenta contrazione del fatturato (Q4-08 -17%, Q1-09 -29,36%, Q2-09 -31,14%, Q3-09 -22,08%). La crisi, originata da cause di natura finanziaria, impattò pesantemente anche l’economia reale.
Il primo miglioramento sugli ordini della società venne registrato solamente nel Settembre 2009, a circa un anno dall’inizio della crisi. Da lì, B&C SPEAKERS iniziò a riportare un rallentamento della contrazione del fatturato che determinò una chiusura del terzo trimestre 2009 in lieve miglioramento (-22,08% vs -31%). L'effetto positivo si consolidò nell'ultimo trimestre tanto da generare una crescita di fatturato del +14,2%.
Il 2010 certificò il ritorno alla normalità, il mercato riprese vigore e la crescita si dimostrò talmente sostenuta che a fine anno, venne registrato il record storico del fatturato.
In borsa cosa successe? La variazione dei prezzi, solitamente, tende ad anticipare gli eventi. Dal grafico che segue appare tutto chiaro. B&C SPEAKERS scese con violenza a partire da Settembre 2008 fino a Marzo 2009. Durante la primavera 2009, dal punto di vista micro, l’azienda era ancora pienamente coinvolta nella crisi del proprio mercato di riferimento, ma nonostante ciò, le quotazioni ripresero a risalire. Il primo segnale distensivo per B&C SPEAKERS si manifestò solamente sei mesi più tardi, nel Settembre 2009: il titolo era già cresciuto con un discreto anticipo.
Lo scenario descritto, nonostante presenti differenze rispetto all’attuale contingenza, potrebbe presentare alcuni tratti simili.
Nessuno sa quando potranno essere rimosse le incertezze provocate dalla pandemia, ma le quotazioni di B&C SPEAKERS scontano attualmente uno scenario particolarmente fosco: il titolo potrebbe pertanto recuperare parte dell’enorme terreno perso anche prima che gli effetti della pandemia presentino evidenti segnali distensivi.
La sfidante fase attuale ha indotto il management di B&C SPEAKERS ad un’ulteriore politica di maggior efficientamento: una volta rimosse le incertezze esogene, B&C SPEAKERS si troverà una struttura ancor più funzionale e sarà in grado di poter tornare a crescere a ritmi sostenuti.
GRAFICO DI B&C SPEAKERS:
L'impatto della pandemia ha di fatto sacrificato le quotazioni di circa il 50%. Dopo un primo minimo iniziale registrato intorno all'area € 7,5, si è verificato una reazione che ha portato il raggiungimento a Giugno della media mobile a 200gg (in verde).
A Luglio è partita un'altra fase ribassista che ha spinto le quotazioni in prossimità dell'area di supporto; da lì si è verificata recentemente una reazione che ha proiettato il titolo in area di test con la trendline discendente: la chiusura di ieri ha evidenziato il superamento della stessa.
MODALITA' OPERATIVA:
La fase attuale è indubbiamente complessa e non si possono escludere ulteriori fasi di debolezza: è suggeribile pertanto inserire il titolo nella watchlist per poterne seguire le evoluzioni. Prima di operare, verificare la tenuta del livello € 7,5: in caso di rottura, B&C SPEAKERS potrebbe scivolare ulteriormente.
I fondamentali rimangono molto convincenti e per tale motivo l'orizzonte temporale dovrà essere necessariamente di lungo termine.
Il prossimo 13 Novembre saranno pubblicati i risultati al 30 Settembre 2020.
PUNTI DI FORZA:
- - B&C SPEAKERS presenta un ottimo posizionamento all'interno del proprio mercato di riferimento
- - Elevata marginalità
- - Ottimi flussi di cassa
- - Il management artefice del successo dell'azienda è tutt'ora in carica
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- Il core business è particolarmente esposto alle conseguenze della pandemia
- - Il titolo non è liquidissimo