Ho trattato il settore europeo auto durante i precedenti 2 articoli, e in particolari i titoli Renault e Bmw, mentre ora mi occuperò del settore Basic Resources.
L’indice Stoxx Europe 600 Basic Resources contiene 24 elementi due dei quali hanno attirato la mia attenzione.
Facciamo un passo alla volta e osserviamo in primis il comportamento dell’indice settoriale.
L’indice settoriale
Il settore è particolarmente interessante in questo momento.
In effetti, all’inizio dell’anno, quindi prima del lockdown, l’indice stava interessando una resistenza dinamica di breve/medio periodo, ricavata da un doppio massimo discendente, e situata a 470 circa.
Successivamente, il comparto si è indebolito insieme all’intero mercato ed è sceso fino a 255 prima di essere in grado di rimbalzare. La fase ascendente che ne deriva ha riportato l’indice in corrispondenza della resistenza come sopra, che ora ingloba pertanto 3 massimi discendenti, e situata non più a 470, ma a 440 circa in quando dinamica e discendente.
I titoli del Basic Resources si trovano dunque, mediamente, a fare i conti con il test di un’importante resistenza dinamica di medio periodo, e questo non mi rende la vita più facile, ma per lo meno mi indica un possibile bivio e mi permette di impostare una strategia operativa.
Le curve +DI e –DI (in basso sul grafico) si incrociano costantemente da qualche settimana e sono da seguire in attesa di un segnale, nonché del rafforzamento dell’Adx. L’indice ha raggiunto la curva superiore del Bollinger corto e questo rappresenta in elemento importante. L’Efficiency index (in alto) ha generato un segnale rialzista a fine aprile si mantiene in posizione.
La situazione dell’indice è moderatamente rialzista, mentre un doppio minimo ascendente potrebbe aiutarlo a oltrepassare l’ostacolo che potrebbe compromettere il lavoro degli acquirenti.
Infine, il composite tra l’indice settoriale e quello generale consolida da qualche settimana attorno a 1.10/1.12; che corrisponde a un’area statica molto importante.
Probabile l’inizio di una fase di inversione rialzista del comparto, ovviamente Covid-19 e affini permettendo.
Long tuttavia, solo, sopra 450 con obiettivi 485 e 520, poi 545 e 570/95. Negativo in caso di mancato superamento di 450 e sotto 410 con obiettivi rispettivi 415/0 e 370, poi 310 e 270.
Il caso del giorno.
Anglo American plc (http://www.angloamerican.com) è un gruppo inglese attivo nell'esplorazione, estrazione e lavorazione di vari metalli. Il prezzo è espresso in GBp.
Il titolo proviene da una fase ascendente che si è sviluppata dall’inizio del 2016 ai primi giorni del 2020 (anche se il massimo si è verificato nel mese di luglio 2019) e, in tale periodo, è passato da 215 a 2.294. Lascio a voi l’onere di calcolare la variazione percentuale.
In seguito, dalla secondo metà dello scorso mese di gennaio alla fine del successivo mese di marzo, Anglo American ha lasciato sul terreno il 55% (questa volta ho fatto io il calcolo) del proprio valore, ma ha già quasi interamente recuperato quanto perso all’inizio dell’anno.
Il titolo è pertanto molto volatile anche se l’attuale 40% (volatilità calcolata a 10 settimane poi annualizzata) non è nulla se confrontato con il 105% di inizio aprile.
Il crollo del 55% accusato qualche settimana fa è chiaramente dovuto, quasi esclusivamente, alla pandemia e, nel bene o nel male, lascia ben pensare per il futuro.
Il titolo testa attualmente l’area 2.200/50 costituita da una retta di regressione e a una resistenza discendente, ricavata congiungendo 2 massimi, ovviamente, ribassisti.
Abbiamo a che fare con un titolo molto rischioso, ma sembra in grado di riprendere, e quindi proseguire, l’invidiabile fase ascendente iniziata nel 2016 e momentaneamente interrotta all’inizio dell’anno.
Propongo la seguente strategia operativa.
Long su tenuta di 2.000/1.950 e sopra 2.250 con obiettivi rispettivi 2.200/50 e 2.450, poi 2.700 e 2.900/3.080. Negativo, invece, sotto 1.950 con obiettivi 1.750 e 1.600, poi 1.400/290.
A disposizione
Giovanni
