NASDAQ100 WEEKLY - Forte aumento della volatilità sugli indici azionari USA in attesa delle elezioni.


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>
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Il tanto atteso aumento della volatilità si è manifestato nella settimana che precede le elezioni presidenziali per le quali già 91 milioni di americani hanno votato via posta o di persona e si prevede che entro lunedì sera saranno 100 milioni le schede con il voto già espresso. Una settimana che ha sancito definitivamente il mancato accordo bipartisan sul “fiscal cliff” rimandando il tutto a dopo le elezioni e forse anche più a lungo (molto dipenderà dall’esito del voto e dalle maggioranze raggiunte nei due rami del Parlamento) e l’aumento abbastanza considerevole del numero dei contagi, delle morti pandemiche e dei relativi disordini. Se finora Wall Street era rimasta, anche sorprendentemente, tranquilla in settimana si sono scatenate le vendite facendo innalzare l’indice di volatilità al di sopra del valore di 40, vendite che, presumibilmente, potrebbero estendersi anche nella giornata di lunedì.

Come detto, l'abbondanza di incognite del periodo, tra Coronavirus, elezioni, fiscal cliff ed altro (stagione delle trimestrali economiche) ha mantenuto il Vix (indice che esprime l'andamento della volatilità implicita delle opzioni sull'indice S&P 500) su livelli storicamente elevati (>25) nonostante gli alti livelli attuali dell'azionario e la discesa della volatilità realizzata. Questo è abbastanza raro. Negli ultimi giorni il ritorno della volatilità ha prodotto un violento rialzo da questi livelli (+40% solo in questa settimana), anche questo è un evento raro partendo da una base così alta. Negli ultimi 30 anni movimenti del genere, con l'S&P a meno del 10% dai massimi, si sono avuti in appena 14 occasioni. I ritorni prospettici per l’indice S&P500 a 2 e 8 settimane si sono rivelati buoni e migliori della media. Solo in 2 casi si sono osservate perdite nei 3 mesi successivi (aprile 2000 e novembre 2007) (v.grafico):

Stessa cosa dicasi per la “VIX term structure”, ovvero il rapporto tra il “future” del VIX a 1 mese e quello a 3 mesi, che è salito sopra 1. Normalmente la curva dovrebbe essere inclinata positivamente, in quanto più si allunga l'orizzonte temporale, più è possibile che succedano eventi in grado di agitare il mercato. L'inversione della curva indica una fase di estrema avversione al rischio, tale da portare gli operatori a stimare grosse esplosioni a breve. La presenza dei citati eventi incerti possono favorire questo tipo di fenomeno. Il test grafico sull’indice S&P500 dei precedenti periodi mostra che, di solito, dopo fasi di backwardation della curva, il VIX scende e l'S&P500 performa meglio del solito nei 6 mesi successivi anche nei periodi di elezioni presidenziali (v.grafico):

A livello operativo, nell'ultimo periodo, la percentuale di investitori che scommette su un calo della volatilità implicita è cresciuta. Lo si nota dal livello del Put/Call ratio sul VIX, che ha superato 1.5 ed è ai massimi da 13 anni. In sostanza vengono comprate il 50% in più di opzioni Put sul VIX rispetto alle opzioni Call. I ritorni medi sull'S&P500 quando questo indice dista dai massimi intorno al 6% (condizione validata quando è stato fatto lo studio) sono riepilogati nella figura seguente:

Ovviamente queste statistiche suggeriscono il risultato più probabile ma non danno certezze. In questo caso vi è, nella mente di tutti, la riserva dovuta alla freschezza nella memoria del crash di marzo, che ha battuto diversi record in termini di estensione e persistenza di una situazione di stress estremo sui mercati. In quel caso la totale impreparazione del mercato a eventi come Covid e lockdown ha prodotto una reazione eccezionale.  Vedremo come andrà questa volta.

Analizziamo ora graficamente la settimana sui 3 principali indici azionari iniziando, come sempre, dal NASDAQ100. Come detto l’attesa volatilità è arrivata nella settimana a ridosso delle elezioni presidenziali. Le trimestrali economiche di importanti società, come Amazon, Google, Facebook, Microsoft, sono uscite buone o molto buone, anche se le aspettative degli analisti di Wall Street erano molto caute. Nonostante ciò si è preferito portare a casa i guadagni e attendere gli importanti eventi. Graficamente ci troviamo in una fase correttiva che potrebbe svilupparsi in 3 onde (A,B,C) il primo importante supporto in area 11500 è stato rotto ed, al momento, l’area psicologica di 11000 ha frenato la discesa ma, nel caso di rottura dell’area 10800 (ritracciamento del 27,2% dal minimo di marzo al massimo storico di settembre), la proiezione è in area 10250 (ritracciamento del 38,2%) con fermata intermedia in area 10650.  Viceversa, un rimbalzo corposo allontanerebbe l’ipotesi correttiva in A,B,C, ma non la eliminerebbe fino al raggiungimento del massimo storico. Il livello di RSI permette ulteriori discese prima di entrare in area ipervenduto. La settimana si è chiusa a 11052.95 con una perdita del – 5,47% che porta il segno positivo da inizio 2020 al + 26,56%.

La scorsa settimana abbiamo scritto, a proposito dell’indice S&P500, di due possibili scenari futuri, ebbene il “cup&handle” (figura rialzista) ha lasciato spazio ad una fase correttiva in A,B,C, con onda C da confermare con la rottura del minimo di settembre posto a 3209. L’area 3200 è sicuramente un supporto molto valido, essendo il 27,2% del ritracciamento dai minimi di marzo ai massimi di settembre con l’aggiunta della M.M. EXP a 200 e diversi minimi registrati in precedenza, la cui rottura, però, proietterebbe i valori in area 3050 ritracciamento del 38,2% di cui sopra. Viceversa un doppio minimo con pronto rimbalzo preluderebbe ad un nuovo attacco ai massimi storici. La settimana di contrattazione si è chiusa a 3269.96 con una perdita del – 5,64% rispetto alla scorsa settimana e con un guadagno da inizio anno a + 1,21%.

Infine l’indice DOW JONES che è ritornato ad essere la cenerentola dei 3 indici maggiori avendo fatti registrare la peggiore performance settimanale ma, a livello grafico, avendo rotto al ribasso i minimi precedenti del 24 settembre u.s. appoggiandosi sul ritracciamento del 27,2% e sulla media mobile semplice a 200. In caso di rottura al ribasso dell’area 26200 il prossimo supporto valido lo troviamo in area 25000. L’RSI indicherebbe un probabile rimbalzo visto che siamo ad un soffio dall’ipervenduto, ma non è questo l’indice che apre e chiude le danze. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 26501.60 il che porta ad una perdita del – 6,47%, che porta il deficit da inizio anno al – 7,14%. Di seguito i relativi grafici:

ORO INDEX

Come a Marzo e nelle fasi di alta volatilità, continua il “derisking” totale che investe sia la commodity che i preziosi, le criptovalute ed anche i bonds. In parole povere si vende di tutto, asset in perdita ed in guadagno, asset speculativi e di prospettiva.

La domanda di oro è scesa a 892,3 tonnellate nel terzo trimestre, il totale trimestrale più basso dal terzo trimestre del 2009, poiché consumatori e investitori hanno continuato a combattere gli effetti della pandemia globale. Con 2.972,1 tonn. da inizio anno, la domanda è inferiore del 10% rispetto allo stesso periodo del 2019. Sebbene la domanda di gioielli sia migliorata dal minimo record del secondo trimestre, la combinazione di continue restrizioni sociali, rallentamento economico e un forte prezzo dell'oro si è rivelata onerosa per molti acquirenti di gioielli: la domanda di 333 tonn. è stata inferiore del 29% rispetto al terzo trimestre del 2019, già relativamente anemico.

Al contrario, la domanda di lingotti e monete si è rafforzata, guadagnando il 49% su base annua a 222,1 tonn. Gran parte della crescita è stata nelle monete ufficiali, a causa della continua forte domanda di rifugi sicuri nei mercati occidentali e in Turchia, dove le monete sono la forma più diffusa di investimento in oro. Il terzo trimestre ha visto anche continui afflussi di ETF garantiti dall'oro, sebbene a un ritmo più lento rispetto al primo semestre. Gli investitori a livello globale hanno aggiunto 272,5 tonn. alle loro partecipazioni in questi prodotti, portando i flussi da inizio anno a un record di 1.003,3 tonn. e ad un totale complessivo di 3.880 tonn.

Le banche centrali hanno generato piccole VENDITE NETTE di oro nel terzo trimestre pari a 12 tonn., situazione che non si vedeva dal quarto trimestre 2010. Le vendite sono state generate principalmente da due sole banche centrali - Uzbekistan e Turchia - mentre una manciata di banche ha continuato ad effettuare acquisti costanti anche se di modesta entità. La domanda di oro utilizzato nella tecnologia è rimasta debole nel terzo trimestre, in calo del 6% anno su anno a 76,7 tonn. Ma il settore ha registrato un discreto miglioramento trimestrale poiché alcuni mercati chiave hanno riavviato la produzione. L'offerta totale di oro è diminuita del 3% anno su anno nel terzo trimestre a 1.223,6 tonn. nonostante la crescita del 6% nel riciclaggio dell'oro, con la produzione mineraria che subisce ancora gli effetti della pandemia (v. grafico):

A livello operativo continua la fase di lateralità anche se la chiusura settimanale è molto vicina al supporto in area 1850 $/oz. (ritracciamento del 38,2% dai massimi storici dell’ultima gamba di rialzo) che, al momento, tiene bene. La rottura al ribasso di tale area proietterebbe i prezzi al successivo supporto importante in area 1770 $/oz. Al rialzo la resistenza posta in area 1915 $/oz. deve essere rotta con volumi e chiusure settimanali.

Anche per quanto riguarda il nostro investimento sull’ETF (PHAU) con la strategia “The Challenger”, come detto in precedenza, rimaniamo fermi in attesa degli eventi.

La settimana si è chiusa a 1879.90 $/oz. facendo registrare una perdita del – 1,33%, che porta ad un guadagno da inizio anno al + 26,45%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1877.90 $/oz. con un guadagno da inizio anno del 23,43%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO INDEX:

LA POLITICA USA DI DONALD TRUMP

Ormai è ufficiale; un nuovo piano di stimoli contro la crisi data da Covid-19, sempre più feroce negli USA sia sul piano economico che sul piano sanitario, non ci sarà, se non dopo l'elezione o addirittura alla nomina del nuovo presidente americano.

I toni di scambio, fino ad ora civili e pacati, intercorsi tra il Presidente della Camera, Nancy Pelosi ed il Segretario al Tesoro, Steve Mnuchin, per arrivare ad un accordo congiunto, sembrano aver cambiato rotta; la Pelosi in una lettera inviata a Mnuchin, aveva ribadito i punti salienti sui quali i due non erano d'accordo e tra questi, c'era la modalità con cui operare i test sul Coronavirus e quanti soldi stanziare. Mnuchin dal canto suo, ha fatto sapere che i Repubblicani in realtà sono stati molto accomodanti sulla questione test ed erano arrivati a proporre più di un ragionevole compromesso, accusando così la Pelosi di avere, con la scusa di star aspettando ancora risposte dall'Amministrazione, fatto saltare di proposito un possibile accordo per questioni meramente politiche.

Secondo il Leader del Senato Mitch McConnell, un piano di aiuti prima del 2021 è molto improbabile, mentre Trump e Pelosi auspicano un'azione congiunta prima della fine dell'anno. Nel frattempo il Congresso ha lasciato Washington e non tornerà prima delle elezioni del 3 novembre a discutere sul piano.

Il rimbalzo del Pil al + 33,1% registrato nel terzo trimestre, non ha fatto perdere l'occasione al Presidente Trump di elogiare il proprio operato economico in tempi così duri per il paese, facendo notare come questo aumento sia stato registrato quando gli Stati hanno allentato le restrizioni alla salute pubblica e alle libertà personali; la risposta dei Democratici non si è fatta aspettare, asserendo che in realtà questo dato nasconde i 23 milioni di americani disoccupati e le moltissime piccole e medie aziende già fallite. Da un lato i Repubblicani non perdono occasione per pubblicizzare i recenti dati macroeconomici su Pil e disoccupazione (diminuite di 40.000 unità le nuove richieste di sussidio), mentre dall'altro lato i Democratici cercano di riportare la visione sulla realtà dei fatti per non permettere alcun vantaggio agli avversari alla vigilia elettorale.

Se le trattative per il nuovo piano di aiuti sono oramai definitivamente slittate a dopo l'Elelction Day, lunedì è stata ufficialmente insediata dal Senato la nuova giudice della Corte Costituzionale americana, Amy Coney Barrett, la quale sposta decisamente a destra l'orientamento politico della Corte e potrebbe essere un valore aggiunto in vista delle elezioni; le prime sentenze infatti potrebbero proprio riguardare le modalità di validazione delle schede elettorali arrivate via posta, tema molto caro e controverso per Trump.

A pochi giorni dalle elezioni, il vantaggio di Biden su Trump sembra durevole, i due sono testa a testa solo su alcuni Stati ma, cruciali, come Florida, Ohio, Nebraska, Michigan e Wisconsin.

Sul fronte della grande battaglia commerciale e tecnologica tra Usa e Cina, per Huawei potrebbe aprirsi uno spiraglio di luce nel business con gli Stati Uniti; infatti il Dipartimento del Commercio americano ha annunciato che le aziende americane produttrici di chip potranno riprendere la fornitura al colosso tecnologico cinese, a patto che si dimostri che la tecnologia americana fornita non venga poi utilizzata per la rete mobile ad alta velocità 5G. All'inizio di questa settimana, Samsung, ha ottenuto una licenza statunitense per fornire a Huawei display Oled da utilizzare per i suoi smartphone.

LA CINA

La CINA promette crescita di qualità, potenza tecnologica in un piano quinquennale

La Cina ha svelato i primi scorci dei suoi piani economici per i prossimi cinque anni, promettendo di trasformare la nazione in una potenza tecnologica in quanto enfatizza la crescita della qualità rispetto alla velocità.

I primi dettagli rilasciati in settimana dal Comitato Centrale del Partito Comunista hanno sottolineato la necessità di una crescita sostenibile e si sono anche impegnati a sviluppare un mercato interno robusto. Il comunicato pubblicato dai media statali a seguito di una riunione a porte chiuse di quattro giorni non specificava il ritmo di crescita a cui i responsabili politici avrebbero mirato.

- Piani quinquennali

Il nuovo piano della CINA verso l’autosufficienza nella tecnologia è un pilastro strategico nazionale, una mossa segnalata dai funzionari del presidente Xi Jinping fin dall’inizio della riunione. Al centro di questo sforzo c'è l'autosufficienza nei chip, i mattoni per le innovazioni dall'intelligenza artificiale al networking di quinta generazione e ai veicoli autonomi.

Secondo il comunicato pubblicato da Xinhua i funzionari cinesi, esponendo la loro visione per i prossimi 15 anni, hanno affermato: "che facendo importanti passi avanti nelle tecnologie di base in aree chiave, sfruttando più risorse a vantaggio dello sviluppo, la CINA diventerà un leader globale nell'innovazione".

Gli sforzi di Pechino stanno acquistando urgenza mentre gli Stati Uniti cercano di contenere l'ascesa del loro rivale geopolitico. Gli Stati Uniti hanno esercitato pressioni sugli alleati affinché evitassero le apparecchiature di Huawei Technologies Co., vietando a dozzine delle più grandi aziende tecnologiche cinesi di acquistare parti americane tra le quali, TikTok di ByteDance Ltd. e WeChat di Tencent Holdings Ltd.

- Prospettive di crescita

A differenza dell'ultimo piano quinquennale, che mirava a raggiungere una "crescita medio-alta" per costruire una "società moderatamente prospera", ci si aspettava che questo plenum si concentrasse sulla qualità piuttosto che sul ritmo della crescita. Nelle dichiarazioni, i funzionari si sono impegnati a mantenere una strategia di rilancio della domanda interna e di apertura dell'economia nei prossimi cinque anni.

Anche se il piano non menziona un tasso specifico di crescita per il prodotto interno lordo, gli analisti hanno affermato che il governo rimane ambizioso nelle sue prospettive e che la politica monetaria cinese continuerà ad essere disciplinata poiché le autorità sono vigili sulla stabilità finanziaria. La CINA ha gradualmente allentato il suo controllo sulla valuta e sui flussi di capitale, anche adottando misure per liberalizzare lo yuan dopo il suo recente apprezzamento.

- Tensioni con gli Stati Uniti

Il documento strizzava l'occhio anche alla "complicata situazione internazionale", una frase che è diventata l'abbreviazione del partito per le politiche "America First" del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo le dichiarazioni, la CINA continuerà a perseguire un'economia aperta "a un livello superiore". La nazione ha bisogno di "smussare la circolazione interna, facilitare la doppia circolazione in patria e all'estero, promuovere in modo completo i consumi ed espandere lo spazio per gli investimenti".

Anche il Comitato Centrale del partito - un gruppo di circa 200 massimi leader - ha delineato obiettivi fino al 2035, impegnandosi a ridurre gradualmente le sue emissioni totali di carbonio. Il partito al governo ha chiesto una significativa trasformazione ecologica della produzione e degli stili di vita delle persone, aumentando al contempo il PIL pro capite allo status di Paese moderatamente sviluppato.

Il Comitato centrale ha detto che cercherà una ragionevole allocazione delle risorse energetiche e migliorerà l'efficienza. Il più grande produttore e consumatore di cibo del mondo ha anche promesso di accelerare la modernizzazione del settore agricolo, garantire la sicurezza alimentare nazionale e migliorare la qualità e la competitività dell'agricoltura.

I piani dovrebbero essere concretizzati nei prossimi mesi prima dell'approvazione da parte del parlamento cinese del prossimo anno.

- Militare

Il partito ha stabilito piani per una maggiore sincronizzazione tra sviluppo economico e difesa, sostenendo l'obiettivo del Presidente Xi, di costruire un esercito di livello mondiale entro il 2049. Il comunicato ha chiesto di accelerare la modernizzazione della difesa e di “realizzare l'unità di un paese prospero e di un esercito forte. "

- Hong Kong, Taiwan

Riaffermando il suo impegno per lo "sviluppo pacifico" dei legami attraverso lo stretto di Taiwan, il partito ha promesso di mantenere "prosperità e stabilità a lungo termine" a Hong Kong e Macao. La breve lettura includeva una riga che chiedeva la "riunificazione della madrepatria", mentre un documento simile cinque anni fa enfatizzava la cooperazione economica e i vantaggi per i residenti e le aziende taiwanesi.

POLITICA DELLA FEDERAL RESERVE

In attesa della riunione del Federal Open Market Commitee del 4 e 5 novembre, nella giornata di venerdì scorso, la Federal Reserve ha rivisto i termini dei prestiti alle piccole e medie imprese dal suo “Main Street Lending Program”.

Si passa infatti da una soglia di prestito di 250 mila dollari a una di 100 mila dollari e saranno allentate le restrizioni sul debito dei richiedenti. Una delle modifiche apportate venerdì dalla FED al programma di prestito di “Main Street” ha chiarito che le aziende che vogliono accedere al prestito da una banca non dovranno avere precedenti prestiti del programma di protezione dello stipendio fino a 2 milioni di dollari.

Nella prossima riunione la FED dovrà decidere se agire con aiuti extra a fronte dell'immobilità di Washington o lasciare i propri termini di politica monetaria invariati.

DATI MACROECONOMICI

La settimana macro inizia con il dato sulle vendite di nuove abitazioni nel mese di settembre uscito a 959.000 unità e che hanno mancato le attese poste a 1.025.000 contro le 994.000 del mese di agosto, ma si tratta comunque di una lettura assai elevata (la terza più alta dal 2006) segno che è il consenso ad essersi adeguato a dati stellari e non i numeri ad essersi deteriorati.

Passiamo gli ordini di beni durevoli nel mese di settembre che hanno sorpreso in positivo, con revisioni al rialzo anche dei dati di agosto. Il dato ha segnato un + 1,9%, rispetto ad agosto dove la rilevazione si fermava al + 0,4%, in linea con le attese del + 0,5% degli analisti; gli ordini di beni durevoli con esclusione delle componenti volatili, settore difesa ed aeromobili, a settembre registra un incremento del + 1,0%, sopra le stime degli analisti poste a + 0,5%, ma in arretramento rispetto al + 2,1% del mese precedente.

A seguire l'indice che misura la fiducia dei consumatori, il Conference Board Consumer Confidence, che ad ottobre ha fatto registrare un leggero calo a 100.9 punti, rispetto alle attese di 102 punti e al dato di settembre di 101.3.

Le nuove richieste di disoccupazione nella settimana dal 22 ottobre 2020 al 29 ottobre 2020 sono calate di circa 40.000 unità, scendendo a 751 mila richieste complessive; il dato della settimana precedente era di 791 mila richieste e l'attesa di 775 mila nuovi reclami. Buono il dato uscito anche se l’aumento del numero dei contagi non prospetta un futuro in discesa.

Per quanto riguarda il Pil, il maxi rimbalzo del + 33,1% era atteso dopo il crollo del secondo trimestre al - 31,4 %; gli analisti si aspettavano un + 31,0%.

Il numero di case sotto contratto, in attesa di transazione economica e quindi ancora invendute, nel mese di settembre registra un vertiginoso calo del - 2,2%, rispetto al + 8,8% del mese di agosto e al consensus posto al + 3,4%.

La variazione del prezzo di beni e servizi acquistati dai consumatori, indice PCE, con esclusione dei dati più volatili relativi a cibo ed energia, nel mese di settembre si riconferma allo 0,2%, come da pronostico e come da dato precedente che registrava un valore leggermente superiore dello 0,3% il che porta ad un dato annualizzato del + 1,5% contro attese per un + 1,7% ed appena sopra il + 1,4% dato rivisto al ribasso del mese di agosto.

Le spese personali degli americani a settembre si sono incrementate dell'1,4%, rispetto al previsionale e al dato di agosto dell'1%.

Infine l'indice di misurazione della fiducia dei consumatori nell'area del Michigan ad ottobre balza ad 81.8 punti, raggiungendo il massimo da marzo, contro un dato atteso di 81.2 punti e un dato precedente di 80.4 punti.

PORTAFOGLIO AZIONARIO

In questa settimana la negatività del mercato ha messo a dura prova i titoli dell’indice tecnologico con la strategia swing del NASDAQ Weekly nel Portafoglio LombardReport, in quanto abbiamo dovuto incassare STOP su due titoli, CISCO SYSTEMS e GILEAD SCIENCES mentre sulle Azioni Italia abbiamo incassato lo STOP sul titolo AMPLIFON (- 4,07%). Per quanto riguarda l’operatività per la prossima settimana, rimaniamo in stand by fino a dopo le elezioni.

Sul Portafoglio “The Challenge” nessuna novità operativa. Abbiamo inserito nella sez. “Nuovi ordini” 3 acquisti azionari che non sono stati ancora eseguiti ed altri 3 in rampa di lancio che proporremo dopo le elezioni presidenziali se i mercati daranno un segnale di rimbalzo, altrimenti aspetteremo tempi migliori. Infine riguardo al titolo AURORA CANNABIS che sembrava formare una discreta base sui 4,5 $/az., bene abbiamo fatto ad attendere per l’ulteriore acquisto vista la discesa dei prezzi in area 4 $. Anche qui rimaniamo in attesa di conferme sulla tenuta di detta area.

Alla prossima.

FOCUS SU TITOLI

Advanced Mycro Devices. AMD ha annunciato che comprerà Xilinx, azienda californiana che produce dispositivi mobili programmabili, per 35 miliardi di dollari. Secondo i termini dell'accordo, gli azionisti di Xilinx riceveranno un rapporto di cambio fisso di 1,7234 azioni ordinarie AMD per ciascuna azione ordinaria Xilinx. Dopo la chiusura, gli attuali azionisti di AMD possiederanno circa il 74% della società combinata su base completamente diluita, mentre gli azionisti di Xilinx possiederanno circa il 26%. La transazione è destinata a qualificarsi come una riorganizzazione esentasse ai fini dell'imposta sul reddito federale degli Stati Uniti. AMD prevede di raggiungere efficienze operative di circa 300 milioni $ entro 18 mesi dalla chiusura della transazione, basata principalmente su sinergie nei costi dei beni venduti, infrastrutture condivise e razionalizzazione delle aree comuni. La transazione permetterà ad AMD di essere leader nel settore del computing ad altissime prestazioni, ampliando il suo portfolio clienti, acquisendone di nuovi da Xilinx oltre alla gamma di prodotti. La sfida nel settore datacenter e HPC (High performance computing) a NVIDIA e INTEL è ufficialmente lanciata.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SCORSA SETTIMANA. (Visto il numero elevato di report nella settimana, pubblichiamo quelli di maggiore rilevanza procrastinando alle prossime settimane gli altri report).

ALPHABET 1,03%. La Società che offre ricerca, pubblicità online, sistemi operativi e piattaforme, prodotti aziendali e hardware, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 16,40 $/az. su un fatturato di 46,17 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 11,29 $/az. su un fatturato pari a 42,90 mld $. I ricavi sono cresciuti del 14,0% su base annua.

Sundar Pichai, CEO di Alphabet e Google ha affermato: "Abbiamo avuto un trimestre positivo, coerente con un ambiente online più ampio. È stata anche una testimonianza dei profondi investimenti che abbiamo fatto nell'IA e in altre tecnologie, per fornire servizi a cui le persone si rivolgono per chiedere aiuto, in momenti di difficoltà. I ricavi totali di 46,17 mld $ nel terzo trimestre riflettono una crescita su base ampia guidata da un aumento della spesa degli inserzionisti in Ricerca e YouTube, nonché una forza continua in Google Cloud and Play. Rimaniamo concentrati nel fare i giusti investimenti per sostenere il valore a lungo termine".

ADVANCE MICRO DEVICES – 8,14%. La società di semiconduttori con strutture in tutto il mondo che opera in due segmenti: soluzioni informatiche e soluzioni grafiche e visive, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,41 $/az. su un fatturato di 2,80 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,35 $/az. su un fatturato pari a 2,56 mld $. I ricavi sono cresciuti del 55,5% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato del quarto trimestre 2020 tra i 2,90 ed i 3,10 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 2,62 mld $. Infine prevede ricavi per l’intero anno 2020 superiore del 40% rispetto al 2019.

AMD e XILINX hanno annunciato di aver stipulato un accordo definitivo secondo il quale AMD acquisisce XILINX in una transazione interamente azionaria del valore di 35 miliardi $ della quale abbiamo già riportato i termini in precedenza.

APPLE – 5,37%. La società che progetta, produce e commercializza dispositivi multimediali e di comunicazio-ne mobile, personal computer, lettori di musica digitale portatili e varietà di software, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2020 pari a 0,73 $/az. su un fatturato di 64,70 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,70 $/az. su un fatturato pari a 63,70 mld $. I ricavi sono cresciuti del 1,0% su base annua.

ll CEO di Apple, Tim Cook, ha dichiarato: "Apple ha concluso un anno fiscale al segno dell'innovazione di fronte alle avversità, con un record di ricavi nel trimestre terminato a settembre, guidato dal record di tutti i tempi per Mac e servizi. In questo periodo l’introduzione di nuovi prodotti guidati dal prodotto più prolifico di sempre, la linea di iPhone abilitati al 5G, è stata estremamente positiva. Dall'apprendimento remoto all'home office, i prodotti Apple sono stati una finestra sul mondo per gli utenti mentre la pandemia continua e il nostro team ha soddisfatto le esigenze di questo momento con creatività, passione e grandi idee che solo Apple può offrire".

AMAZON – 5,25%. La società è un rivenditore online che vende i propri prodotti e quelli di terzi attraverso il proprio sito web, inoltre vende in abbonamento, pubblicità e hosting Web, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 12,37 $/az. su un fatturato di 96,10 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 7,41 $/az. su un fatturato pari a 92,70 mld $. I ricavi sono cresciuti del 37,4% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato del quarto trimestre 2020 tra i 112,0 ed i 121,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 112,32 mld $.

Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon, ha affermato: “Due anni fa, abbiamo aumentato il salario minimo di Amazon a 15 $/ora per tutti i dipendenti a tempo pieno, part-time, temporanei e stagionali negli Stati Uniti e abbiamo sfidato altri grandi datori di lavoro a fare lo stesso. Best Buy e Target ci hanno seguito e spero che anche altre grandi società faranno il salto retributivo a 15 $/ora. Sarebbe un grande momento. Offrire posti di lavoro con una retribuzione leader del settore e un'eccellente assistenza sanitaria, compresi i dipendenti entry-level e in prima linea, è ancora più significativo in un momento come questo e siamo orgogliosi di aver creato oltre 400.000 posti di lavoro solo quest'anno. Stiamo vedendo che più clienti che mai fanno acquisti in anticipo per i loro regali per le prossime festività, il che è solo uno dei segnali che questo sarà un periodo di vacanze senza precedenti”.

COMCAST – 6,26%. La società di media e tecnologia con segmenti di attività quali: comunicazioni via cavo, reti via cavo, trasmissioni televisive, intrattenimento cinematografico e parchi a tema, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,65 $/az. su un fatturato di 25,53 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,52 $/az. su un fatturato pari a 24,74 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,8% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di prevedere utili non GAAP per il quarto trimestre compresi tra 0,72 e 0,76 $/az. su un fatturato compreso tra 720,0 e 740,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,68 $/az. sui ricavi pari a 703,74 mln $.

Brian Roberts, presidente e CEO di Comcast Corporation, ha dichiarato: "Siamo quasi otto mesi in questa pandemia e, nonostante questa dura realtà, non potrei essere più soddisfatto di come il nostro team ha lavorato per trovare soluzioni creative accelerando l'innovazione, che guiderà la crescita futura a lungo termine. Questo terzo trimestre, abbiamo fornito i migliori risultati di banda larga nella storia della nostra azienda. Guidati dalla nostra piattaforma leader del settore e dal focus strategico su banda larga, aggregazione e streaming, abbiamo aggiunto un record di 633.000 clienti Internet ad alta velocità e 556.000 nuovi abbonamenti. Allo stesso tempo, stiamo espandendo le nostre piattaforme di intrattenimento con l'aggiunta di Flex. La nostra strategia integrata sta anche portando risultati in streaming con quasi 22 milioni di iscrizioni per Peacock fino ad oggi, e Sky continua ad aumentare le vendite degli abbonamenti a prezzi più elevati, riducendo il tasso di abbandono ai minimi storici nella nostra attività principale nel Regno Unito”.

EBAY – 11,45%. La società è una piattaforma commerciale e fornisce mercati online per la vendita di beni, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,85 $/az. su un fatturato di 2,61 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,86 $/az. su un fatturato pari a 2,69 mld $. I ricavi sono diminuiti del 1,6% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre tra 0,78 e 0,84 $/az. su un fatturato tra 2,64 e 2,71 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,88 $/az. su un fatturato di 2,80 mld $. Infine prevede per l’intero anno 2020 utili ricavi tra 10,04 e 10,11 mld $.

Il CEO Jamie Iannone ha dichiarato: "Sono soddisfatto dei risultati del terzo trimestre avendo ottenuto risultati che hanno superato le aspettative sia per quanto riguarda il fatturato che i profitti. La nostra performance nel terzo trimestre riflette la forza della nostra nuova strategia insieme con l'enorme potenziale inutilizzato del nostro mercato”.

FACEBOOK – 7,61%. La società è un sito di social networking che crea prodotti di utilità per utenti, sviluppatori e inserzionisti, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 2,71 $/az. su un fatturato di 21,47 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,91 $/az. su un fatturato pari a 19,82 mld $. I ricavi sono cresciuti del 21,6% su base annua.

La società ha dichiarato: “Prevediamo che il tasso di crescita dei ricavi pubblicitari del quarto trimestre 2020 su base annua sarà superiore al tasso riportato nel terzo trimestre 2020, dovuto alla continua e forte domanda degli inserzionisti durante le festività natalizie. Inoltre, gli ordini di Oculus Quest 2 sono stati forti e dovrebbero avvantaggiare altri ricavi. Ci aspettiamo venti contrari più significativi per il targeting e la misurazione nel 2021. Ciò include i problemi derivanti dai cambiamenti della piattaforma, in particolare su Apple iOS 14, nonché quelli del panorama normativo in evoluzione soprattutto per quanto riguarda l’attività in Europa.

MICROSOFT– 6,36%. La società è impegnata nella progettazione, produzione, vendita di dispositivi e pubblicità online a un pubblico di clienti globale. I suoi prodotti includono sistemi operativi per dispositivi informatici, server, telefoni e altri dispositivi intelligenti, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2021 pari a 1,82 $/az. su un fatturato di 37,15 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,54 $/az. su un fatturato pari a 35,72 mld $.

Satya Nadella, A.D. di Microsoft ha dichiarato: "Le prestazioni economiche per ogni azienda nel prossimo decennio saranno definite dalla velocità della loro trasformazione digitale. Stiamo innovando tutto il nostro stack tecnologico per aiutare i nostri clienti in ogni settore a migliorare il time-to-value, aumentare l'agilità e ridurre i costi. Continueremo ad investire significativamente attraverso le opportunità che ci attendono per proseguire la crescita a lungo termine".

NXP SEMICONDUCTORS – 1,50%. La società è un produttore di semiconduttori che fornisce soluzioni di prodotti standard e segnali misti ad alte prestazioni. Le sue soluzioni sono utilizzate per applicazioni automobilistiche, di identificazione, infrastrutture wireless, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,93 $/az. su un fatturato di 2,27 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,53 $/az. su un fatturato pari a 2,23 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 0,1% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato tra 2,375 e 2,525 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 2,27 mld $.

Kurt Sievers, Presidente e CEO di NXP ha dichiarato: “I nostri risultati del terzo trimestre sono stati significativamente migliori rispetto alla nostra previsione originale, riflettendo un forte rimbalzo della domanda in quasi tutti i nostri mercati finali di riferimento. Ancora più importante, l’aumento iniziato durante il terzo trimestre continua anche nel quarto trimestre del 2020, all'interno dei nostri mercati finali strategici quali: Automotive, Industrial, IoT e Mobile. Le tendenze in miglioramento sono dovute a una combinazione di un rimbalzo nel nostro core business, oltre a un solido contributo dal lancio di nuovi prodotti. I mercati in ripresa, insieme al nostro solido portafoglio di prodotti e al coinvolgimento dei clienti, ci rendono fiduciosi di continuare a fornire una solida crescita nel 2021".

O’REILLY – 6,40%.  La società è un rivenditore specializzato di parti, strumenti, forniture, attrezzature e accessori automobilistici in aftermarket negli Stati Uniti, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 7,07 $/az. su un fatturato di 3,21 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 6,19 $/az. su un fatturato pari a 2,98 mld $. I ricavi sono cresciuti del 20,3% su base annua.

Greg Johnson, CEO e co-presidente di O'Reilly, ha commentato: "Gli sforzi instancabili del nostro team hanno portato al nostro secondo trimestre consecutivo con oltre il 16% di crescita comparabile delle vendite in negozio. La nostra attività fai-da-te ha dato ancora una volta un contributo maggiore alla nostra crescita. Abbiamo registrato ottimi risultati anche durante le prime tre settimane di ottobre, generando solide vendite a due cifre nei negozi".

VERTEX PHARMA– 1,52%. La società che è impegnata nell'attività di scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di farmaci a piccole molecole per pazienti con malattie gravi, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 2,64 $/az. su un fatturato di 1,54 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,34 $/az. su un fatturato pari a 1,48 mld $. I ricavi sono cresciuti del 62,0% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato del quarto trimestre 2020 tra i 6,0 ed i 6,20 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 5,96 mld $.

Reshma Kewalramani, MD, AD e Presidente di Vertex ha commentato: “Questo è stato un altro trimestre molto positivo per Vertex in tutte le nostre attività con continua crescita degli utili e dei ricavi. Siamo soddisfatti dei nostri progressi verso il trattamento di tutte le persone affette da fibrosi cistica evidenziati da diversi traguardi recenti: l'approvazione precoce e l'inizio incoraggiante del lancio di KAFTRIO nell'UE, i dati TRIKAFTA positivi nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni e la continua espansione della nostra gamma di medicinali come con la nostra recente approvazione di KALYDECO per i bambini a partire dai 4 mesi di età".

WILLY TOWERS WATSON + 13,00%. La società è una multinazionale britannico-statunitense che si occupa di gestione del rischio, brokeraggio assicurativo e consulenza aziendale, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,33 $/az. su un fatturato di 2,0 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,30 $/az. su un fatturato pari a 1,99 mld $. I ricavi sono cresciuti del 1,0% su base annua.

Il CEO John Haley, ha affermato: “Sono molto soddisfatto dei risultati finanziari della società nel terzo trimestre e dall'inizio dell'anno. Abbiamo conseguito margini solidi, una forte crescita del flusso netto di cassa e una crescita dell'EPS rettificato. I risultati del terzo trimestre riflettono i nostri sforzi di gestione prudente dei costi e di conservazione della liquidità. Sebbene vi sia incertezza incombente sulla durata e la gravità delle interruzioni dell'attività, sono incoraggiato dalla resilienza che abbiamo dimostrato fino ad oggi e restiamo fiduciosi nella nostra capacità di promuovere miglioramenti e fornire valore ai nostri clienti e azionisti".

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Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO

(articolo di Sandro Mancini)