Settimana ricca di esordi per questa popolare categoria di certificates, abbastanza idonei alla fase in corso dei mercati. Barriere più o meno profonde e premi anche elevati.
Cedole & dividendi
Un periodo di novità sul fronte dei certificati conosciuti come “Bonus Cap” con sottostanti soprattutto riferiti a singole azioni: è quello registrato negli ultimi giorni..
Cosa sono: i “Bonus Cap” sono strumenti piuttosto flessibili. E’ questa la caratteristica che li ha portati a essere tra i più diffusi. Si adattano infatti all’investimento in previsione di mercati stabili, al rialzo o moderatamente ribassisti e sono utilizzabili per investire su svariati titoli azionari o indici.
Come funzionano: con i “Bonus Cap” si ottiene un premio a scadenza (il “Bonus”) anche se il sottostante ha una quotazione inferiore al valore iniziale. Il funzionamento è semplice. A fine vita il “Bonus Cap” paga il valore nominale del certificato più il premio, chiamato appunto Bonus, se non si verifica l’evento barriera. Inoltre se il sottostante a scadenza fa registrare una performance superiore al Bonus, il possessore beneficia di questa maggiore performance fino al livello del Cap. Il quale rappresenta il premio massimo pagabile e che corrisponde con il Bonus. Se si verifica l’evento barriera, a scadenza il certificato non paga il Bonus ma un importo commisurato all’effettiva performance del sottostante. In questo caso l’investimento si può concludere con un profitto se il valore finale del sottostante è superiore a quello iniziale, profitto che rimane comunque limitato dal livello del Cap. Oppure in una perdita parziale di capitale investito commisurata alla performance negativa del sottostante se il valore finale del sottostante stesso è inferiore al valore iniziale.
In sintesi
Premio fisso |
No |
Effetto memoria per il premio |
No |
Premio a scadenza anche in presenza di moderati ribassi |
Sì |
Scadenza anticipata |
No |
Tipo di scadenza |
Mediamente corta |
Cap |
Sì |
Protezione del capitale a scadenza |
Limitata |
A chi si rivolgono |
A investitori che ritengono che una certa azione o un determinato indice azionario possa mantenere nel periodo di vita del certificato un andamento all’interno di un determinato range. In tal caso a scadenza l’investitore guadagna il bonus, ossia ottiene un rendimento prefissato sul proprio investimento. Bisogna quindi valutare con attenzione le prospettive del singolo titolo e soprattutto il momento in cui avviene l’emissione |
A cosa fare attenzione |
Dopo il rush delle ultime sedute alcuni sono diventati cari. Meglio valutarli quindi dopo un’eventuale fase correttiva, considerando che la volatilità dei singoli prodotti è spesso elevata. Attenzione poi alle scadenze nel caso di quelli di Intesa, che consentono anche eventuali “switch” nel tempo sul singolo sottostante |
Le novità di Bnp Paribas
L’emittente francese ha fatto esordire su Borsa Italiana una nuova emissione di certificate “Bonus Cap” su azioni nazionali e internazionali, con scadenza giugno 2021 e rendimenti potenziali compresi tra il 5% e il 36%. Una delle caratteristiche di questi certificati è quella di “monetizzare la volatilità”; quando è elevata, come nella fase in corso, consentendo di emettere prodotti con barriere molto profonde e assicurando un “cuscinetto” rispetto a possibili ulteriori discese dei corsi fino al 40% nel caso di alcuni titoli.
ISIN |
SOTTOSTANTE |
VALORE INIZIALE |
BARRIERA |
BONUS/CAP |
NLBNPIT102N2 |
Telecom Italia |
0,3166 € |
80% (0,25328 €) |
16% (0,367256 €) |
NLBNPIT10285 |
Telecom Italia |
0,3166 € |
70% (0,22162 €) |
10% (0,34826 €) |
NLBNPIT102O0 |
Telecom Italia |
0,3166 € |
60% (0,18996 €) |
6% (0,335596 €) |
NLBNPIT102P7 |
IntesaSanpaolo |
1,527 € |
70% (1,0689 €) |
9% (1,66443 €) |
NLBNPIT102Q5 |
IntesaSanpaolo |
1,527 € |
60% (0,9162 €) |
5% (1,60335 €) |
NLBNPIT102R3 |
Fiat Chrysler Automobiles |
11,18 € |
80% (8,944 €) |
14% (12,7452 €) |
NLBNPIT102S1 |
Fiat Chrysler Automobiles |
11,18 |
70% (7,826 €) |
8% (12,0744 €) |
NLBNPIT102T9 |
Eni |
6,245 € |
80% (4,996 €) |
17% (7,30665 €) |
NLBNPIT102U7 |
Eni |
6,245 € |
70% (4,3715 €) |
11% (6,93195 €) |
NLBNPIT102V5 |
Eni |
6,245 € |
60% (3,747 €) |
7% (6,68215 €) |
NLBNPIT102W3 |
Ass. Generali |
11,875 € |
80% (9,5 €) |
11% (13,18125 €) |
NLBNPIT102X1 |
Unicredit |
6,85 € |
60% (4,11 €) |
8% (7,398 €) |
NLBNPIT102Y9 |
Air France-Klm |
3,157 € |
70% (2,2099 €) |
36% (4,29352 €) |
NLBNPIT102Z6 |
Air France-Klm |
3,157 € |
60% (1,8942 €) |
28% (4,04096 €) |
NLBNPIT10301 |
ArcelorMittal |
12,45 € |
60% (7,47 €) |
11% (13,8195 €) |
NLBNPIT10319 |
Banco BPM |
1,65 € |
60% (0,99 €) |
10% (1,815 €) |
NLBNPIT10327 |
Bayer |
42,555 € |
70% (29,7885 €) |
11% (47,23605 €) |
NLBNPIT10335 |
Leonardo |
4,621 € |
60% (2,7726 €) |
10% (5,0831 €) |
NLBNPIT10343 |
STMicroelectronics |
27,97 € |
80% (22,376 €) |
20% (33,564 €) |
NLBNPIT10350 |
Saipem |
1,443 € |
70% (1,0101 €) |
14% (1,64502 €) |
NLBNPIT10368 |
Volkswagen |
135,64 € |
60% (81,384 €) |
6% (143,7784 €) |
Le novità di Intesa
Intesa Sanpaolo ha quotato sul mercato SeDeX di Borsa Italiana 34 nuovi certificati di tipo “Bonus Cap”. Su alcuni sottostanti si può scegliere tra tre scadenze (6 mesi, 12 mesi e 18 mesi) e diversi livelli Barriera.