Buon sabato a tutte le lettrici e lettori. Finalmente settimana di uscita da quella lunga fase laterale durata per almeno cinque mesi. Ovviamente il tutto è avvenuto in modo impulsivo vista la molla potenzialmente esplosiva che si era creata fino a quel momento. La mia linea Maginot era collocata a 18500 come indicato nel consueto articolo di sabato scorso, con un primo supporto a 18770 (https://www.lombardreport.com/2020/10/24/quadro-generale/). Naturalmente quando ho avuto sentore che le cose potessero precipitare già il giorno seguente Vi ho mandato un secondo update nella serata di martedì ( https://www.lombardreport.com/2020/10/27/per-il-momento-clicco-su-tasto-ben-preciso/ ).
Questa la situazione che Vi avevo postato sabato scorso
Molto interessante e da Manuale delle giovani marmotte quanto è poi successo il giorno seguente. Come sempre le linee tratteggiate rappresentano l'evoluzione dell'indice nella settimana appena trascorsa. Il punto che mi aveva fatto subodorare l'imminente rottura dei 18500 era il fatto che non avevo visto alcun tipo di acquisto sul derivato durante le sedute di lunedì e martedì e i miei drivers si erano già portati avanti con vendite "a goccia" ed ogni minimo tentativo di rimbalzo veniva stroncato sul nascere dalla mano invisibile.
Ad oggi, sul daily, abbiamo avuto una chiara uscita dai 18500, ma siamo entrati in quella che chiamo "area materasso", ovvero quell'area in cui l'indice aveva creato una base dopo il crollo di marzo. Il problema è che si tratta di un'area molto profonda e quindi credo che il mercato cercherà dei rimbalzi o comunque di stabilizzarsi un pò, decorrelandosi eventualmente dagli altri mercati. La settimana entrante avrà come catalist le elezioni USA del 3 novembre ed è possibile che il mercato si sia già portato avanti, ma non escludo nemmeno che si possa essere di fronte ad un falso movimento per squeezare gli operatori, tanto più che alcune società "driver" USA hanno pubblicato bene ma sono state solo vendute.
Di seguito posto il grafico del Nasdaq 100 in modo che possiate renderVi conto dell'entità delle vendite settimanali. Ritengo probabile che possa andare a bucare -in intraday o sul Globex in notturna- i 10670 in seguito all'esito delle elezioni (ultima linea orizzontale rossa), anche solo per una caccia agli stop.
Nel mio update di martedì (https://www.lombardreport.com/2020/10/27/per-il-momento-clicco-su-tasto-ben-preciso/ ) avevo indicato come alcuni dei titoli che seguo abitualmente fossero a ridosso di importanti livelli grafici che, se rotti, avrebbero potuto portare ad una accelerazione ribassista (operatività per i traders di brevissimo). E così è stato. Quasi una sorta di rigore a porta vuota e senza portiere. Naturalmente si tratta di una operatività non adatta ai deboli di cuore, un pò come il voltaggio della corrente elettrica: più è alto (volatilità) e più si rischia di rimanere fulminati. Nell'articolo menzionato avevo focalizzato l'attenzione su Eni, Poste Italiane, Leonardo, Unicredit ed Azimut e tutte si sono comportate all'unisono e senza troppi tentennamenti, con breakout che hanno portato velocemente profitto. Alcuni di questi titoli, però, potrebbero aver già raggiunto un climax (momentaneo?) e quindi non escludo la possibilità di un tentativo di rimbalzo del mercato prima dell'esito delle elezioni USA, anche solo per un paio di giorni. Poi si vedrà.
Di seguito qualche grafico daily ed un breve commento.
Eni
Poste Italiane
Leonardo
Unicredit
Azimut
Dobbiamo abituarci a navigare a vista ancora per un pò. Segnalo infine che il bond Carraro 2026 ha raggiunto in settimana il livello di stop in area 99.00/99.30: un punto di loss non comporta grandi perdite e permette di concentrarsi meglio per cogliere le opportunità che certamente si presenteranno nel prossimo futuro.
Buon fine settimana a tutti.
Ad maiora !
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)