NASDAQ100 WEEKLY - Tutto fermo in attesa delle elezioni.


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>
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Una settimana a Wall Street, quella appena passata, nella quale i tre principali indici azionari hanno, sorprendentemente, ostentato una price action tranquilla. Ad eccezione di lunedì scorso, performance sempre vicino alla zero e con modeste escursioni giornaliere. Eppure le notizie non mancano per alimentare la volatilità, l’avvicinarsi delle prossime elezioni presidenziali con le dichiarazioni (certamente più moderate delle precedenti) dei contendenti e la pubblicazione dei vari sondaggi, il continuo tiramolla delle due fazioni politiche sul “fiscal cliff” che sta mettendo in ginocchio molte aziende di piccole dimensioni, le polemiche sui voti anticipati e quelli per corrispondenza, ecc.

Sul fronte del dibattito politico tra i due contendenti, l’ultimo ha avuto toni più moderati rispetto al precedente e, alla fine, sembra un non - event ai fini elettorali, nel senso che non dovrebbe aver spostato le decisioni degli elettori da una parte all’altra e via via che passa il tempo la possibilità di incidere sul risultato di riduce. Gli ultimi sondaggi continuano a mostrare un vantaggio abbastanza netto di Biden su Trump e ciò che era stato paventato durante la settimana circa un potenziale recupero di Trump, è rimasto più un sentore che una realtà.

A livello di politica fiscale le strategie adottate dai due schieramenti non si sono modificato granchè rispetto al recente passato. A fasi più costruttive si alternano fasi meno ottimiste. Ammesso che la DEM Pelosi permetta un accordo e che i Repubblicani al Senato possano supportarlo, ormai entrerà in vigore dopo le elezioni e quindi il suo apporto alla causa di Trump sarebbe comunque modesto. Per cui, vista la ritrosità dei Repubblicani all’accordo su queste basi, perché mai dovrebbero sostenerlo? Forse, l’unica cosa che potrebbero fare all'ultimo secondo, è mantenere in funzione il Paycheck Protection Program (per il quale esiste un accordo già da tempo) e dare qualche soldo alle compagnie aeree. Inutile rimarcare che su questa situazione i DEM hanno riportato un gran vantaggio politico, trasferendo tutta la responsabilità del mancato accordo a carico di Trump e del capo della maggioranza al Senato, il repubblicano Mc Connell.

Infine sembra che più di 50 milioni di americani hanno votato per le elezioni presidenziali, segnando una potenziale affluenza record. Secondo Michael McDonald del progetto elettorale dell'Università della Florida, almeno 52 milioni di persone hanno votato di persona o per posta 11 giorni prima del giorno delle elezioni e ciò rappresenta il 22% di tutti gli elettori statunitensi aventi diritto, ma in realtà la percentuale è del 30-35% dei probabili voti già effettuato, in considerazione del tasso di partecipazione del 60% delle recenti elezioni presidenziali, il che pone dei rischi di annullamento, ma pone anche al riparo da violente rimonte.

Rimarrebbe in sospeso la conquista del Senato da parte dei DEM che potrebbe senz’altro avvenire e che Wall Street auspica, ma le probabilità non sono di molto superiori al 50%. Per cui la vittoria per il doppio scenario resta più ancorata ad un 50/50.

Analizziamo ora graficamente la settimana sui 3 principali indici azionari iniziando, come sempre, dal NASDAQ100. Come riportato in precedenza, ad eccezione di un lunedì negativo, la settimana è trascorsa nella più assoluta tranquillità con chiusure praticamente identiche. L’attesa volatilità degli ultimi giorni prima delle elezioni non si è vista anzi, gli investitori sembrano molto prudenti non prendendo posizioni in attesa degli eventi. Possibile rialzo in settimana in concomitanza della pubblicazione delle trimestrali economiche di importanti società, come Amazon, Google, Facebook, Microsoft. Graficamente gli ultimi gap registratisi sull’indice sono stati richiusi e si procede, esattamente a metà, tra il supporto dell’area 10800 ed i massimi storici posti in area 12400. A metà strada anche il livello di RSI. La settimana si è chiusa a 11692.57 con una perdita del – 1,35% che porta il segno positivo da inizio 2020 al + 33.89%.

La scorsa settimana abbiamo scritto, a proposito dell’indice S&P500, di due possibili scenari futuri, il primo figurato come una sorta di “cup&handle” (figura rialzista) che se confermata, proietterebbe i valori ben al di sopra dei precedenti massimi storici in tempi abbastanza brevi, la seconda un possibile ulteriore pullback per ricaricare le munizioni e portare l’attacco ai massimi storici. Ebbene, riproponiamo lo stesso scenario anche per la prossima di settimana visto l’immobilismo di quella appena passata. Nulla osta, anzi al momento sembra l’ipotesi più plausibile, che potremmo dover attendere a dopo la data delle elezioni per vedere un movimento significativo. La settimana di contrattazione si è chiusa a 3465.39 con una perdita del - 0,53% rispetto alla scorsa settimana e con un guadagno da inizio anno a + 7,26%.

Infine l’indice DOW JONES che, a livello di performance annuali, rimane sempre il più sacrificato rispetto agli altri due anche se, graficamente, sembra molto vicino a ritoccare almeno i massimi relativi precedenti. Neanche la stagione delle trimestrali sembrano dargli la spinta necessaria. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 28335.57 il che porta ad una perdita del – 0,95%, che porta il deficit da inizio anno al -0,71%. Di seguito i relativi grafici:

ORO INDEX

La scorsa settimana abbiamo parlato del ruolo delle “bullion bank e delle enormi posizioni corte (o short) che detengono sul mercato dei futures e che rappresentano una polveriera che potrebbe esplodere in qualsiasi momento. Alla luce della creazione di credito senza precedenti che la FED sta conducendo da marzo è opportuno continuare a parlare de: “L’Oro di carta”. Dopo il panico del 1907, John Pierpont Morgan fu chiamato a testimoniare davanti al Congresso nel 1912 sul tema delle manipolazioni di Wall Street e di quello che allora era chiamato il "money trust" o monopolio bancario di JP Morgan & Co. Nel corso della sua testimonianza, Morgan ha fatto una delle osservazioni più profonde e durature nella storia della finanza: “IL DENARO E’ ORO E NIENT’ALTRO!”

L'osservazione e la dichiarazione di Morgan che "il denaro è oro e nient'altro" era giusta sotto due aspetti. Il primo ed è il più ovvio è che l'oro è una forma di denaro. Il secondo punto è più sottile in quanto nella frase "e nient'altro", intendeva che altri strumenti che si pretendevano essere denaro, erano in realtà forme di credito a meno che non fossero rimborsabili in oro fisico. Gran parte del mercato dell'oro è "oro di carta", non oro vero e proprio. Questo mercato dell'oro cartaceo è talmente manipolato che non dobbiamo più speculare al riguardo. È documentato molto bene.

Il leasing di oro è spesso condotto tramite un intermediario inspiegabile chiamato Banca dei regolamenti internazionali (BRI). Storicamente, la BRI è stata utilizzata come canale principale per manipolare il mercato dell'oro e per condurre vendite di oro tra banche centrali e banche commerciali. La BRI è il luogo ideale per le banche centrali per manipolare i mercati finanziari globali, compreso l'oro, con totale NON trasparenza.

L'intero schema poggia su una minuscola base d'oro fisico ed una grande piramide rovesciata d'oro di carta appoggiata in alto. 

Non c'è solo così tanto oro disponibile. Ma nel mercato dell'oro cartaceo non ci sono limiti alle dimensioni, quindi va bene tutto. Il leasing di oro cartaceo da parte delle “bullion bank” consente loro di vendere lo stesso oro fino a 10 volte a 10 acquirenti diversi. È come un gioco di sedie, solo che i partecipanti sono più delle sedie disponibili. Ultimamente sono emersi problemi in questo mercato perché gli investitori si sono presentati e hanno detto: "Voglio il mio oro, per favore" ed i custodi sono stati sfidati a soddisfare tutte quelle richieste di rimborso. Ma cosa succede se una grande istituzione vuole il suo oro ma non può ottenerlo?

Sarebbe un'onda d'urto. Scatenerebbe il panico nel mercato nel dover a tutti i costi comprare oro per coprire la vendita allo scoperto, facendo salire i prezzi alle stelle.

Nel frattempo, i fondamentali fisici sono più forti che mai per l'oro. Mettiamo da parte i problemi relativi al COVID per ora. Sembra che il picco della produzione di oro sia giunta ad una fase di stallo. Non ci sono nuovi giacimenti d'oro di alcun significato in attesa di essere scoperti. Non esiste una nuova tecnologia in grado di estrarre l'oro da luoghi in cui ora non può essere recuperato. Ciò non significa che la produzione di oro si arresti, ma solo che la produzione non aumenterà e, anzi, inizierà a diminuire. L'oro esiste in quantità minime in qualsiasi cosa, dall'acqua di mare agli asteroidi lontani, ma i costi di recupero da quelle fonti sono astronomici e non hanno senso commerciale.

Tuttavia, la domanda globale continua a crescere da parte delle banche centrali e dei fondi sovrani di tutto il mondo. Con una produzione limitata ma un'enorme domanda in corso, è solo una questione di tempo prima che un anello nella catena di consegna dell'oro fisico si spezzi davvero e scoppi un panico di acquisti su vasta scala. Potremmo esserci molto vicini adesso. Come detto in precedenza, la FED ha chiarito perfettamente che non alzerà i tassi per anni e si impegnerà a favore dell'inflazione, qualunque cosa serva. È difficile immaginare un ambiente migliore a lungo termine per l'oro.

Ancora nulla a livello operativo come per gli indici azionari. Le auspicate chiusure sopra la resistenza posta in area 1915 $/oz. continuano a non avvenire. La fase di lateralità dura, oramai da un mese, di buono c’è che il supporto in area 1850 $/oz. (ritracciamento del 38,2% dai massimi storici dell’ultima gamba di rialzo) tiene bene; il livello di RSI, neutro, non offre alcuna indicazione ed il momentum è sempre sotto lo zero.

Anche per quanto riguarda il nostro investimento sull’ETF (PHAU) con la strategia “The Challenger” rimaniamo fermi in attesa degli eventi.

La settimana si è chiusa a 1905.20 $/oz. praticamente invariata la percentuale rispetto alla scorsa settimana con un guadagno da inizio anno al + 26,45%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1901.17 $/oz. con un guadagno da inizio anno del 25,31%, Di seguito il grafico weekly dell’ORO INDEX:

LA POLITICA USA DI DONALD TRUMP

Per quanto riguarda la politica sul “fiscal cliff”, ad inizio settimana sembrava che l’accordo potesse essere raggiunto, a seguito delle dichiarazioni sul nuovo piano di aiuti anti Covid-19, da parte della Presidente della Camera Nancy Pelosi che, dopo una serie di colloqui telefonici con il Segretario al Tesoro, Steve Mnuchin, nelle quali le divisioni tra le due fazioni sembravano sempre più assottigliarsi si sono poi spente tanto da far ridimensionare gli entusiasmi alla stessa Pelosi, la quale ha poi dato una specie di ultimatum all'amministrazione Trump, per raggiungere entro 48 ore un piano da mettere sul tavolo dei negoziati. Le incertezze sulle tempistiche e sui contenuti del nuovo piano ribussano, però, alle porte delle imminenti elezioni presidenziali. Ricapitolando le due offerte in trattativa, abbiamo da una parte la proposta dei Democratici che si attesta a 2,2 trilioni di dollari, mentre dall'altra abbiamo la proposta dei Repubblicani, che nelle ultime settimane di trattative è salita fino a 1,9 trilioni di dollari sonanti; le principali differenze tra i due piani, oltre a quelle economiche, sono sostanzialmente due: gli aiuti statali e locali e le protezioni per la responsabilità per le imprese.

Inoltre, la possibilità di raggiungere un accordo prima delle elezioni del 3 novembre, a detta di Pelosi, risulta assai improbabile, sia perché effettivamente non si ha ancora un piano d'azione unanime, sia perché anche se lo si avesse, le tempistiche sono troppo strette per scrivere un disegno di legge ed approvarlo nei tempi giusti.

L'entità dello stimolo proposta dai Democratici, rimane comunque troppo onerosa per i Repubblicani al Senato che, proprio nella giornata di mercoledì, avevano tentato di far passare un disegno ristretto da 500 miliardi di dollari, prontamente però osteggiato all'unisono dai Democratici. La possibilità di una legge conforme ad entrambi i partiti prima dell'Election Day a questo punto pare molto improbabile, se non impossibile; intanto le trattative vanno avanti.

Per quanto riguarda la politica presidenziale, durante l'ultimo scontro elettorale tra Trump e Biden, le accuse si sono dirette su presunti affari esteri impropri che i due avrebbero fatto a discapito delle reciproche morali patriottiche; Trump accusa Biden di aver, tramite il figlio Hunter, tratto benefici dagli affari del congiunto con Cina e Ucraina, mentre Biden accusa Trump di avere conti correnti in Cina e di aver pagato più tasse sul suolo dell'acerrimo nemico asiatico che nel patrio territorio.

Trump, prima del dibattito ha inscenato una conferenza stampa con un tale Tony Bobulinski, uomo d'affari, che asserisce di aver fatto direttamente trattative commerciali con i Biden, tra cui in prima persona anche con l’ex-vice Presidente, Joe; difendosi dalle accuse del rivale sui suoi presunti conti correnti in Cina, dicendo semplicemente di averli chiusi prima di candidarsi alla presidenza Usa e che prima di diventare Presidente lui era un uomo d'affari che faceva affari legittimamente, come fa qualsiasi businessman, anche in Cina. Dal canto suo Biden respinge tutte le accuse di aver preso soldi impropriamente da fonti estere, giudicando le testimonianze di Bobulinski come una ridicola e patetica farsa.

Infine, mercoledì sera, la National Intelligence americana, ha, tramite una conferenza stampa, reso noto il coinvolgimento dell'Iran e della Russia circa il tentativo di influenzare le imminenti elezioni americane; sarebbero stati inviati messaggi elettorali contraffatti a moltissimi elettori democratici americani degli Stati cosiddetti in bilico, dopo averne acquisito i dati; questi messaggi oltre ad incitare disordini sociali, intimavano di votare per Trump, altrimenti ci sarebbero state conseguenze. Paradossalmente, secondo il capo dell'Intelligence, John Ratcliffe, questo tipo di distorsione comunicativa fatta ad hoc per minare l'andamento delle elezioni, sarebbe stata fatta apposta per danneggiare lo stesso Presidente in carica e non gli gioverebbe affatto, ma anzi, spingerebbe gli elettori democratici ad andare più volentieri in massa a votare per Biden, poiché si sentiti minacciati dal contenuto delle false lettere elettorali.

POLITICA DELLA FEDERAL RESERVE

Sul fronte Federal Reserve, come al solito, l'appello unanime è quello di sollecito nei confronti di Washington sull'approvazione in tempi rapidi di un nuovo piano di aiuti che sostenga in modo forte le azioni di politica monetaria che la Banca Centrale americana fino ad oggi non si è certo tirata indietro a finalizzare; a tal proposito, Lael Brainard, governatore della Federal Reserve e probabile candidata alla segreteria del Tesoro in un'ipotetica amministrazione Biden, ha fortemente esortato il governo ad avere un ruolo centrale nella politica fiscale, Brainard sottolinea come la ripresa degli Stati Uniti sia stata, fino ad ora, caratterizzata da molte disparità, definendola una ripresa a 2 velocità, la cosidddetta ripresa a K, dove i guadagni fluiscono in alcuni settori a discapito di altri.

L'intervento del governatore si è concentrato sulla difficile situazione che stanno vivendo maggiormente alcuni settori, come quello aereo o quello delle strutture di pernottamento come gli hotel; il traffico dei passeggeri nel settore aereo è diminuito del 60% e gli ordini di aeromobili sono sempre più in calo; stessa cosa dicasi per gli hotel che hanno visto un'enorme decremento di prenotazioni. In generale le attività a stretto contatto col pubblico stanno vivendo una realtà estremamente drammatica. Situazione diversa invece per i business online, i quali invece hanno comprensibilmente aumentato i loro guadagni; un nuovo piano di aiuti deve, secondo Brainard, riequilibrare questa situazione: 

Infine il governatore ha parlato della decisione della FED di mantenere i tassi a zero anche se l'inflazione dovesse aumentare più del 2%, questa rivisitazione della scelta iniziale della FED aiuteranno sicuramente l'economia. Brainard potrebbe diventare la prima donna a ricoprire il ruolo di Segretario al Tesoro.

DATI MACROECONOMICI

I dati macro della scorsa settimana si aprono con i permessi di costruzione, dato mensile sul mese di settembre; i nuovi permessi di 1.553.000 unità, crescono del 5,2%, battendo le stime pari a 1,52 mln e il dato di agosto di 1,476 mln; i nuovi cantieri edilizi residenziali a settembre, crescono a 1.415.000 (+1,9%) rispetto ai 1,388 mln di agosto, ma meno del dato atteso pari a 1,457 mln di unità. Qui si assiste ad un boom per i costruttori, favorito dai tassi bassissimi e dalla tendenza della popolazione a spostarsi fuori città, in seguito al Covid. Di sicuro un settore costruzioni così non fa molto recessione. Da monitorare, invece, le notizie dall'immobiliare commerciale (uffici) e dalle metropoli, dove gli affitti stanno crollando.

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione settimanali, che recentemente avevano deluso, sono uscite migliori delle attese essendo diminuite di 55 mila unità nella settimana terminata il 22 ottobre anche alla luce della revisione al ribasso del dato del mese precedente di 56.000 unità. Infatti le nuove richieste si attestano sulle 787 mila unità, uno dei dati migliori dall'inizio della pandemia, la stima era di 860 mila nuove richieste, mentre il dato della settimana precedente si attestava a 842 mila (dato rivisto come detto).

Ancora numeri bomba dalle vendite di case esistenti a settembre, con un'aumento del 9,4%, contro una stima del 5% e un dato di agosto di appena 2%, ma qui gioca anche, oltre al costo dei mutui, l'attività di ricollocazione fuori dalle città.

Il dato preliminare di ottobre sull'attività nel settore dei servizi, pubblicato da Markit Economics, migliora e sale a 56 punti rispetto al dato condiviso a 54.6 del consensus e del mese di settembre. Rimane invece vicino alle aspettative e al dato pubblicato a settembre, l'indice preliminare della salute dell'attività manifatturiera statunitense, anch'esso pubblicato da Markit Economics, che ad ottobre ha registrato un punteggio di 53.3, contro un dato atteso di 53.4 e una registrazione a settembre di 53.2.

 PORTAFOGLIO AZIONARIO

Per quanto riguarda l’operatività sul Portafoglio LombardReport, anche questa settimana riportiamo notizie buone e cattive. La cattiva proviene da una vendita in Stop sul titolo italiano INTERPUMP sul quale abbiamo lasciato nel parterre il – 5,08%, mentre con la strategia NASDAQ Weekly, abbiamo raggiunto il target sul titolo HENRY SCHEIN (+7%). Riguardo agli altri titoli, rimane sempre debole GILEAD SCIENCES, di contro si è avvicinato notevolmente al nostro livello di target il titolo WYNN RESORT. Per quanto riguarda l’operatività per lunedì, al tri due titoli sono in rampa di lancio (v. Portafoglio).

Una sola novità, in questa settimana, sul Portafoglio “The Challenger”. Abbiamo proposto l’acquisto su un settore innovativo con un ETF appena quotato sul mercato italiano. Stiamo parlando del “Digital Infrastructur & Connettivity”. Investimento a lungo termine nel quale abbiamo, ovviamente, omesso di pubblicare il livello di Target ed, eventualmente, di STOP, data la mancanza di uno storico di contrattazioni. Siamo molto vicini ad acquistare un secondo lotto del titolo italiano FIERA MILANO penalizzato dalla notizia che, attualmente, i padiglioni sono stati convertiti ad ospedale per malati pandemici. Infine riguardo al titolo AURORA CANNABIS, sembra che stia formando una discreta base sui 4,5 $/az. con RSI ed altri indicatori in ripresa. Aspettiamo ulteriori conferme.

Alla prossima.

FOCUS SU TITOLI

GILEAD SCIENCES. La società biofarmaceutica ha completato l'acquisizione di Immonumedics, annunciata lo scorso settembre; l'operazione è stata conclusa a 21 miliardi di dollari. Con questa acquisizione Gilead avrà la possibilità di sviluppare e mettere in commercio su scala globale un medicinale contro il carcinoma al seno e svilupparne le potenzialità per curare altri tipi di cancro. A seguito del completamento della fusione, Immunomedics è diventata una consociata interamente controllata di Gilead e le azioni ordinarie di Immunomedics non saranno più quotate per la negoziazione sul mercato globale Nasdaq, che dovrebbe entrare in vigore alla chiusura del mercato il 23 ottobre 2020.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SCORSA SETTIMANA.

AMERICAN AIRLINES + 1,12%. La compagnia aerea statunitense, ha riportato una perdita sugli utili nel terzo trimestre 2020 pari a 4,71 $/az. su un fatturato di 3,20 mld $. La stima degli analisti era di una perdita degli utili pari a 5,88 $/az. su un fatturato pari a 2,76 mld $. I ricavi sono diminuiti del 73,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Doug Parker, Presidente e CEO di American Airlines ha dichiarato: "Durante il terzo trimestre, abbiamo agito per ridurre i nostri costi, rafforzare la nostra posizione finanziaria e garantire che i nostri clienti tornino a viaggiare con fiducia. American ha registrato miglioramenti nella domanda di passeggeri e nei fattori di carico durante il terzo trimestre, ma entrambi continuano a essere significativamente al di sotto dei livelli del 2019. La società continuerà a far corrispondere la sua capacità di carico con le tendenze delle prenotazioni osservate e che, attualmente, prevede nel quarto trimestre una diminuzione di capacità di oltre il 50% anno su anno, con la capacità internazionale di lungo raggio in calo di circa il 75% anno su anno. Abbiamo il finanziamento garantito per acquisire le restanti consegne di aeromobili Airbus A321 nel 2021, inoltre abbiamo preso la difficile decisione di procedere con i permessi per ridurre il numero di dipendenti in assenza di un'estensione del programma di supporto sui salari della legge CARES. In totale, più di 20.000 membri del team hanno optato per un'uscita anticipata o un congedo di lunga durata e 19.000 membri del team sono stati licenziati a partire dal 1 ottobre. L'azienda, insieme ai suoi partner sindacali, continua a lottare in modo aggressivo per un'estensione del PSP, ciò consentirebbe alla compagnia aerea di riassumere i dipendenti licenziati. Le prospettive per i viaggi di vacanza sono relativamente forti, ma niente come in passato e, ad un certo punto, gli affari dovranno riprendere a viaggiare e questo accadrà, mi auguro, presto. Siamo fiduciosi che i continui sforzi del nostro team e le azioni che abbiamo intrapreso, guideranno la fiducia dei clienti e rafforzeranno la nostra azienda per il futuro".

ALIGN TECHNO + 39,53%. La società che progetta, produce e commercializza sistemi di terapia con allineatori trasparenti, scanner intra-orali e servizi digitali CAD/CAM utilizzati in odontoiatria, ortodonzia e archiviazione di cartelle cliniche. ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 2,25 $/az. su un fatturato di 734,14 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,54 $/az. su un fatturato pari a 514,40 mln $. I ricavi sono cresciuti del 20,9% su base annua.

ll presidente e CEO di Align Technology, Joe Hogan, ha dichiarato: "Sono lieto di riportare risultati migliori del previsto con ricavi record del terzo trimestre in crescita del 21% anno su anno con una forte vendita in tutti gli Stati e per i prodotti: allineatori trasparenti Invisalign con il raggiungimento del traguardo del 9 milionesimo paziente Invasalign, scanner e servizi iTero. Nel trimestre record c’è stato il raggiungimento del traguardo del nostro 9 milionesimo paziente Invisalign. Le nostre forti vendite sono continuate fino ad oggi e prevediamo di aumentarle ancora grazie all’introduzione di Invisalign G8 con attivazione dell'allineatore SmartForce, l'ultima delle innovazioni biomeccaniche dell'azienda.

BIOGEN – 5,36%. L'azienda biofarmaceutica scopre, sviluppa, produce e commercializza terapie per disturbi neurologici, autoimmuni ed ematologici, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 8,84 $/az. su un fatturato di 3,38 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 8,13 $/az. su un fatturato pari a 3,35 mld $. I ricavi sono diminuiti del 6,2% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società riduce la previsione dell'EPS aggiustato per l’anno 2020 tra 32,50 e 33,50 $/az. da precedente tra 34,00 e 36,00 $/az. con ricavi tra 13,2 e 13,4 mld $, da precedente tra 13,8 e 14,2 mld $. Il consensus si attesta a 34,77 $/az. per gli utili e 13,83 mld $ di ricavi.

CADENCE DESIGN – 3,15%. La società concede in licenza software di automazione della progettazione elettronica, vende o concede in locazione tecnologia hardware e proprietà intellettuale e fornisce servizi di progettazione e metodologia in tutto il mondo per aiutare a gestire e accelerare i processi di sviluppo di prodotti elettronici, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,70 $/az. su un fatturato di 667,0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,61 $/az. su un fatturato pari a 641,47 mln $. I ricavi sono cresciuti del 15% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili non GAAP per il quarto trimestre compresi tra 0,72 e 0,76 $/az. su un fatturato compreso tra 720,0 e 740,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,68 $/az. sui ricavi pari a 703,74 mln $.

Lip-Bu Tan, A.D. della società, ha affermato: “Cadence ha fornito risultati eccezionali nel terzo trimestre continuando a innovare e soddisfare i clienti. L'attività di progettazione di sistemi e semiconduttori rimane forte e la nostra strategia di progettazione di sistemi intelligenti ci posiziona in modo univoco per consentire ai nostri clienti di realizzare i loro progetti all'avanguardia. Nel terzo trimestre abbiamo ampliato la portata del nostro rapporto con una società di selezione globale e sono particolarmente soddisfatto della vendita dei nostri nuovi prodotti di sistema".

CHECK POINT SOFTWARE – 4,86%. La società che sviluppa e commercializza software e prodotti e servizi hardware e software combinati per la sicurezza informatica, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,64 $/az. su un fatturato di 509,0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,53 $/az. su un fatturato pari a 504,06 mln $. I ricavi sono cresciuti del 3,7% su base annua.

Gil Shwed, fondatore e CEO di Check Point, ha affermato: “Abbiamo ottenuto buoni risultati nel terzo trimestre. I ricavi sono cresciuti in tutte le aree chiave con gli abbonamenti ai servizi di sicurezza in crescita del 10% e l'EPS è cresciuto del 14% su base annua. Inoltre abbiamo ampliato la nostra offerta di “Secure Access Service Edge” (SASE) durante il trimestre con l'acquisizione di Odo Security, una nuova tecnologia basata su cloud che fornisce la prossima generazione di accesso remoto sicuro alle imprese.

CSX + 1,47%. La società opera come fornitore di trasporti. Fornisce servizi di trasporto su rotaia, compreso il servizio ferroviario tradizionale e il trasporto di container e rimorchi intermodali, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,96 $/az. su un fatturato di 2,65 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,92 $/az. su un fatturato pari a 2,68 mld $. I ricavi sono diminuiti del 11,1% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

James Foote, presidente e CEO della società, ha dichiarato: “Sono incredibilmente orgoglioso di come l'eccezionale team di CSX continui a fornire risultati rispetto alle sfide presentate quest'anno. Il loro duro lavoro ha permesso a CSX di assorbire in modo efficiente il record dei volumi trasportati mantenendo alti livelli di servizio ai clienti. Il consiglio di amministrazione ha autorizzato un nuovo programma di riacquisto di azioni, fornendo ulteriori 5 mld $ di liquidità ai circa 1,1 mld $ rimanenti nell'ambito del programma di riacquisto di azioni esistente. Questo nuovo programma conferma l'impegno di CSX circa la restituzione continua del capitale agli azionisti.

CITRIX – 11,25%. La società fornisce soluzioni di virtualizzazione, networking e infrastruttura cloud. Inoltre progetta, sviluppa e commercializza soluzioni tecnologiche che abilitano i servizi di tecnologia dell'informazione, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,38 $/az. su un fatturato di 767,0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,24 $/az. su un fatturato pari a 758,69 mln $. I ricavi sono cresciuti del 4,7% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili non GAAP per il quarto trimestre compresi tra 1,25 e 1,35 $/az. su un fatturato compreso tra 775,0 e 785,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 1,31 $/az. sui ricavi pari a 780,8 mln $.

INTEL – 11,00%. La società è un produttore di chip per semiconduttori che sviluppa prodotti di tecnologia digitale integrata come circuiti integrati, per settori come l'informatica e le comunicazioni, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,11 $/az. su un fatturato di 18,30 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,10 $/az. su un fatturato pari a 18,22 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede guadagni del quarto trimestre di circa 1,10 $/az. su un fatturato di circa 17,40 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,06 $/az. su un fatturato di 17,34 mld $. Infine prevede per l’intero anno 2020 utili paria a 4,90 $/az. su ricavi pari a 75,30 mld $.

La società ha commentato: "Il fatturato del terzo trimestre è stato superiore alle aspettative precedenti, guidato dalla continua forza delle vendite di notebook, che hanno contribuito a compensare i venti contrari causati dalla pandemia che hanno colpito porzioni significative della nostra attività. Nel Data Center Group i ricavi del cloud sono cresciuti del 15% su base annua sulla continua richiesta di supportare servizi vitali in un ambiente di lavoro e apprendimento a casa. Allo stesso tempo, causa economia più debole, il segmento di mercato Enterprise & Government, è sceso del 47% su base annua. Nel terzo trimestre, Intel ha lanciato il miglior processore al mondo per laptop sottili e leggeri, processori Intel Core di 11a generazione con grafica Intel Iris Xe a 10 nm. Prevediamo di spedire volumi di prodotti a 10 nm, superiori del 30% in tutto il 2020, rispetto alle previsioni di gennaio".

LAM RESEARCH – 3,02%.  La società che progetta, produce, commercializza e fornisce assistenza alle apparecchiature di elaborazione dei semiconduttori utilizzate nella fabbricazione di circuiti integrati, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2021 pari a 5,67 $/az. su un fatturato di 3,18 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 5,19 $/az. su un fatturato pari a 3,11 mld $. I ricavi sono cresciuti del 46,7% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel secondo trimestre fiscale tra 5,20 e 6,00 $/az. su un fatturato tra 3,10 e 3,50 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 5,16 $/az. su un fatturato di 3,08 mld $.

NETFLIX – 8,00%. La società che opera come una rete televisiva su Internet che fornisce programmi TV e film che includono serie originali, documentari e lungometraggi, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,74 $/az. su un fatturato di 6,44 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,13 $/az. su un fatturato pari a 6,38 mld $. I ricavi sono cresciuti del 22,7% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni del quarto trimestre di 1,35 $/az. su un fatturato di 6,57 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,94 $/az. su un fatturato di 6,58 mld $.

La società ha dichiarato: "Come ci aspettavamo, la crescita è rallentata con 2,2 milioni di abbonamenti nel terzo trimestre contro i 2,5 milioni previsti e dai 6,8 milioni del terzo trimestre 2019. Riteniamo che ciò sia dovuto principalmente ai nostri risultati record del primo semestre. Nei primi nove mesi del 2020, abbiamo aggiunto 28,1 milioni di abbonamenti, che superano i 27,8 milioni che abbiamo raggiunto in tutto il 2019. Comunque la fidelizzazione rimane sana e l'impegno per famiglia è cresciuto notevolmente anno dopo anno nel terzo trimestre del 2020. Per il quarto trimestre 2020, prevediamo 6,0 milioni di abbonamenti contro gli 8,8 milioni dello stesso trimestre del 2019. Se la nostra previsione sarà raggiunta, arriveremo al record di 34 milioni di abbonamenti pagati per il 2020, ben al di sopra del nostro precedente massimo annuale di 28,6 milioni nel 2018. Continuiamo a considerare le fluttuazioni trimestrali degli abbonamenti come non significative nel contesto dell'adozione a lungo termine dell'intrattenimento Internet, che riteniamo sia ancora presto e dovrebbe fornirci molti anni di forte crescita futura mentre continuiamo per migliorare il nostro servizio".

PACCAR + 3,00%. La società che progetta, produce e distribuisce autocarri leggeri, medi e pesanti e relativi ricambi in aftermarket, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,11 $/az. su un fatturato di 4,94 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,95 $/az. su un fatturato pari a 4,41 mld $. I ricavi sono diminuiti del 22,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Preston Feight, CEO della società, ha affermato: "PACCAR ha registrato ottimi ricavi e un utile netto per il terzo trimestre del 2020. I risultati del terzo trimestre di PACCAR riflettono il rimbalzo della produzione globale di autocarri e dei ricavi da ricambi post-vendita".

SIRIUS XM HOLD + 2,40%. La società, tramite i propri sistemi radio satellitari proprietari, trasmette a pagamento tramite canone, canali di musica, sport, notizie, discorsi, intrattenimento, traffico e meteo negli Stati Uniti, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,06 $/az. su un fatturato di 2,03 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,05 $/az. su un fatturato pari a 1,94 mld $. I ricavi sono cresciuti del 0,7% su base annua.

Jim Meyer, CEO di SiriusXM, ha dichiarato: “"SiriusXM mantiene forte vendite verso la fine dell'anno aumentando gli abbonati per l'intero anno e la previsione finanziaria che include l'aggiunta di nuovi abbonamenti pari a circa 800.000; fatturato totale di circa 7,85 mld $; EBITDA rettificato di circa 2,475 mld $; e flusso netto di cassa di circa 1,6 mld $”.

TESLA – 4,33%. La società che progetta, sviluppa, produce e vende veicoli completamente elettrici ad alte prestazioni, componenti di propulsori per veicoli elettrici e prodotti per l'accumulo di energia, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,76 $/az. su un fatturato di 8,77 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,56 $/az. su un fatturato pari a 8,26 mld $. I ricavi sono cresciuti del 39,2% su base annua.

La società ha dichiarato: "Il terzo trimestre del 2020 è stato un trimestre record su molti livelli. Negli ultimi quattro trimestri, abbiamo generato oltre 1,9 mld $ di flusso netto di cassa spendendo 2,4 mld $ in nuova capacità di produzione, centri di servizio, punti di sovralimentazione e altri beni. Negli ultimi 12 mesi, abbiamo raggiunto un margine operativo del 6,3%. Prevediamo che il nostro margine operativo continuerà a crescere nel tempo, raggiungendo livelli leader nel settore con espansione della capacità e piani di localizzazione in corso. Abbiamo la capacità per produrre e consegnare 500.000 veicoli entro quest'anno. Anche se raggiungere questo obiettivo è diventato più difficile, consegnare mezzo milione di veicoli nel 2020 rimane, comunque, il nostro obiettivo. Il raggiungimento di questo obiettivo dipende principalmente dagli aumenti, di trimestre in trimestre, nella produzione del Model Y presso Gigafactory Shanghai, Gigafactory Berlin e Gigafactory Texas e siamo sulla buona strada per iniziare le consegne da ognuna di queste località nel 2021".

TEXAS INSTRUMENTS – 2,06%. La società che progetta e produce semiconduttori che vende a progettisti e produttori di elettronica, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,45 $/az. su un fatturato di 3,82 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,27 $/az. su un fatturato pari a 3,43 mld $. I ricavi sono cresciuti del 1,2% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel quarto trimestre tra 1,20 e 1,40 $/az. su un fatturato tra 3,41 e 3,69 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,19 $/az. su un fatturato di 3,33 mld $.

Il CEO di Texas Instruments, Rich Templeton, afferma: “La forza è notevole grazie alla ripresa della domanda automobilistica compreso il vantaggio della produzione analogica da 300 millimetri. Abbiamo restituito 6,4 mld $ agli azionisti negli ultimi 12 mesi tra riacquisto di azioni e dividendi. Nello stesso periodo, i nostri dividendi hanno rappresentato il 64% del flusso netto di cassa, sottolineando la loro sostenibilità. A settembre abbiamo annunciato che avremmo aumentato il nostro dividendo del 13% e con i nostri riacquisti di azioni confermiamo il nostro impegno a restituire tutto il flusso netto di cassa ai nostri azionisti".

VERISIGN – 3,15%. La società è un fornitore di servizi di registro dei nomi di dominio e sicurezza Internet in tutto il mondo, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 1,49 $/az. su un fatturato di 317,9 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,25 $/az. su un fatturato pari a 316,14 mln $. I ricavi sono cresciuti del 3,1% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere per l’intero anno 2020 ricavi tra 1,262 e 1,267 mld $, mentre la stima degli analisti è pari a 1,26 mld $.

La società afferma: "Verisign ha chiuso il terzo trimestre del 2020 con 163,7 milioni di registrazioni di nomi di dominio .com e .net, in aumento del 4,0% rispetto alla fine del terzo trimestre del 2019 e con un aumento netto di 1,65 milioni durante il terzo trimestre del 2020. Il tasso di rinnovo finale di .com e .net per. il secondo trimestre del 2020 è stato del 72,8% rispetto al 74,2% dello stesso trimestre del 2019. I tassi di rinnovo non sono completamente misurabili fino a 45 giorni dopo la fine del trimestre".

XILINX – 1,016%. L'azienda progetta, sviluppa e commercializza soluzioni logiche programmabili complete, inclusi circuiti integrati avanzati, strumenti di progettazione software, funzioni di sistema predefinite, formazione dei clienti, ingegneria sul campo e supporto tecnico, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 0,82 $/az. su un fatturato di 766,5 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,74 $/az. su un fatturato pari a 755,13 mln $. I ricavi sono diminuiti del 8,0% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di prevedere per il terzo trimestre fiscale 2021, ricavi tra 750 e 800 mln $, mentre la stima degli analisti è pari a 772,28 mln $.

L'A.D. della società, Victor Peng, afferma: "Siamo soddisfatti della nostra performance fiscale del secondo trimestre, che è risultata superiore al punto medio previsionale. I nostri ottimi risultati sono stati guidati da un altro trimestre record nelle nostre attività di Data Center Group e Aerospace & Defence, nonché al miglioramento nei nostri mercati finali di Automotive e Broadcast. Inoltre, la nostra trasformazione strategica in una società di piattaforme adattive continua con positive vendite di design durante il trimestre".

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Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO

(articolo di Sandro Mancini)