I primi 3 frutti della vendemmia 2020 erano maturi e ora aspettiamo i prossimi 3.


Oggi ho previsto di riprendere e di aggiornare le analisi di Basf, Eni e Stm pubblicate qualche settimana fa.

E’ un esercizio di stile che serve in primis all’analista, ma che dovrebbe essere molto utile anche al lettore.

A metà settimana proporrò di rivedere altri 3 titoli azionari, ma non ve le voglio svelare prima.

Basf

Lo scorso 20 settembre ho parlato del settore chimico europeo e del titolo Basf (https://www.lombardreport.com/2020/9/20/basf-questione-di-chimica/) pubblicando un’analisi intitolata “Basf, questione di chimica”.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa che troverete sopra:

“Long su tenuta di 50/49 e sopra 58.50 con obiettivi rispettivi 56.5/58.5 e 63/65, poi 68 e 72/5. L’eventuale cedimento di 49 potrebbe riportare il ritorno verso 46/45.”

In questo caso la fortuna ha messo del suo in quanto Basf ha realizzato il 25 settembre un minimo relativo a 49.04 prima di rimbalzare fino all’area del primo obiettivo di 56.5/58.5; vedi il massimo del giorno 8 ottobre a 57.92.

Il successivo grafico di medio/lungo periodo dimostra che non mi sono inventato nulla poiché ho seguito semplicemente le regole basic dell’analisi tecnica. Le aree di supporto e di resistenza corrispondono al passaggio di 2 importanti trend line.

Che cosa abbiamo oggi…

Il trend di recupero in essere dalla fine dello scorso mese di marzo si è scontrato con la resistenza dinamica del canale discendente iniziato insieme all’anno 2018 provocando un arretramento dei corsi borsistici.

Lo scenario puramente tecnico di breve è ancora positivo, ma a rischio in quanto il relativo supporto è duramente messo alla prova e il rischio di una correzione tecnica aumento con il passar del tempo.

Pertanto, questa volta, la strategia operativa che propongo sarà diversa; anche per il movimento tendenzialmente laterale in essere da qualche mese.

Long solo sopra 58.50 con obiettivi 63/65 e 68, poi 72/5. I livelli sono identici ai precedenti.

Invece, l’eventuale ritorno al di sotto di 49 potrebbe aprire la strada a una correzione tecnica verso 46/5 e 42.

L’area 49/58.50 è molto ampia e verrà dedicata unicamente allo stretto trading.

Eni

Lo scorso 16 settembre mi sono soffermato sul settore Oil&Gas europeo e sul titolo Eni (https://www.lombardreport.com/2020/9/16/le-ultime-16-candele-di-eni-sembrano-interessanti/) con un articolo intitolato “Le ultime 16 candele di Eni sembrano interessanti.”.

Sapete già cosa sto per riportare di seguito

“Long sopra 7.80 con obiettivi 8.30/8.50 e 9, poi 10.00/10.20 e 11. L’area del gap potrebbe fornire un livello per lo stop loss. Il cedimento di 7.30 dovrebbe precedere il ritorno verso i minimi di marzo scorso o poco sopra.”

È accaduto che il cedimento di 7.30 ha confermato la precedente ipotesi di “…ritorno verso i minimi di marzo scorso o poco sopra.”. In effetti, i minimi di marzo sono stati interessati proprio durante le ultime sedute.

Eni è già sui minimi di marzo e non so se è un bene o un male.

In effetti, i livelli attuali sono stati interessati in piena pandemia e lockdown, mentre ora la 2° ondata inizia soltanto…

Questo è potenzialmente inquietante per dirlo con una parola rassicurante

Tuttavia, come il medico ha un farmaco per ogni male, noi abbiamo una strategia per ogni situazione; poi non sempre efficace, ma questa è un’altra storia.

L’analisi tecnica non predice il futuro, o per lo meno non ha me e, pertanto, attenderemo la reazione del mercato prima di intervenire e solo faremo solo sulla forza.

Voglio utilizzare il massimo di inizio ottobre, ossia 6.99, per la mia strategia in quanto, oltre ad essere un massimo relativo, corrisponde a un livello psicologico non indifferente (vedi i listini dove 6.99 sembra molto più basso di 7.00…) e, soprattutto, al passaggio di una trend line ribassista ricavata congiungendo i massimi relativi realizzati da giugno.

Il titolo energetico è in una situazione ribassista e viene individuato in corrispondenza dei prezzi del lontano 1995, e non solo di marzo scorso, e si trova già sui livelli interessati durante il lockdown.

Tuttavia, tenendo conto dell’azienda e del potenziale rialzista, propongo la seguente strategia.

Long sopra 7.05 (non vi dico il perché…) con obiettivi 7.30 e 7.80, poi 8.30/8.50 e 9.00/10.20.

L’eventuale cedimento di 6.192 sarebbe ovviamente da intendere come un segnale di peggioramento.

Potenzialmente, una discesa che non vorrei dover risalire in bici

Eni rimane tuttavia un asset fondamentale e questo non dobbiamo dimenticarlo.

Stm

Lo scorso 2 settembre ho analizzato il settore tecnologico europeo e il titolo Stm (https://www.lombardreport.com/2020/9/2/stm-a-un-bivio-ma-pu-farcela/) con un post intitolato “Stm è a un bivio, ma può farcela.

Di seguito la precedente strategia operativa.

“Long su tenuta di 24.0/23.5 e sopra 27 con obiettivi rispettivi a 26.5/27.0 e 29.0/5, poi 33 e 35/7. L’eventuale cedimento di 23.5 potrebbe aprire le porte a una correzione verso 20.3/0 e 18.5.”

Questo caso è un po’ più complesso del precedente (per la tenuta di 24.0/23.5) e lascio a voi il “resoconto” della strategia.

Quello che è certo è che il titolo ha confermato la precedente ipotesi che poteva “farcela” e ha raggiungo l’importante area 29.0/5.

Il titolo ha dunque messo a segno un nuovo massimo dell’anno e questo non è cosa da poco nella situazione attuale.

La fase ascendente in essere da marzo è delimitata da un supporto dinamico situato a 26 circa, ma io voglio essere fedele alla precedente area di resistenza, perché scommetto che si comporterà bene anche come supporto, di 27.0/26.5.

L’eventuale cedimento di 26.50 dovrebbe generare un segnale di inversione ribassista di breve periodo.

Anche in questo caso il titolo è interessante in quanto ha dimostrato la sua reattività dopo il lockdown. Pertanto, un’eventuale correzione tecnica consentirebbe di rientrare sul titolo, dopo qualche settimana, a prezzo decisamente più bassi.

Al rialzo, invece, l’innalzamento del precedente 29.50 (senza attendere il pico di 30.04) potrebbe generare un segnale di rafforzamento, anche se preferirei intervenire sulla tenuta di 27.0/26.5.

Abbiamo Stm che è stato in grado superare i livelli pre-lockdown, mentre ora potrebbe ripiegare parzialmente. La situazione rimane rialzista anche se la situazione è molto diversa rispetto a quella di inizio settembre.

Propongo la seguente strategia operativa.

Long su tenuta di 27.0/26.5 e sopra il vicinissimo 29.50 con obiettivi rispettivi 29.0/5 e 33, poi 37 e 41/2. Il cedimento di 26.50 potrebbe riportare Stm verso 24.0/23.5 e 21, poi 17.

A disposizione

Giovanni