Inutile negarlo: il debito pubblico italico sta vivendo in uno stato di grazia, con lo spread che giorno dopo giorno si avvicina sempre più ai minimi del 2018 in area 110 bps, cosa che mai avremo pensato di rivedere. Ora si viaggia poco sopra i 120 bps, ed è una gran bella boccata di ossigeno per le nostre finanze.
Infatti, i rendimenti dei Btp sono ai minimi storici sul tratto a 10 anni. E così il Btp scadenza dicembre 2030, agli attuali prezzi di mercato, rende lo 0,65% che è il nuovo record minimo. E sempre oggi è un giorno da incorniciare anche sotto il profilo delle nuove emissioni, poiché il Tesoro ha emesso la prima tranche del nuovo Btp triennale senza cedola.
Sì, avete letto bene, si tratta del bond con scadenza 15 gennaio 2024 (ISIN: IT0005424251) e che di fatto è uno zero coupon, visto che il Tesoro ha trovato condizioni favorevoli e ha quindi avuto convenienza a lasciare allo 0% la cedola collocando a rendimento negativo. Il titolo è infatti sato aggiudicato in asta al prezzo di 100,47 corrispondente ad un rendimento del -0,14%.
Sono stati collocati 3,75 Mld euro, per altro corrispondenti al massimo della forchetta di 3,25-3,75 Mld annunciata; gli ordini hanno superato i 5,24 Mld euro, pari a 1,4 volte l’offerta. Insomma, un successo epocale.
E naturalmente anche i nostri Btp in portafoglio festeggiano, regalandoci un risultato che onestamente va al di là delle più rosee aspettative. Infatti, sia per il Btp Italia 2025 sia per il Btp Futura 2030 – entrambi presi in collocamento come certamente ricorderete – siamo andati ben oltre le previsioni dei rispettivi “fair price” che ci avevano convinti ad entrare.
E ora viaggiamo con un +5,50% sul Btp Italia e con un +3,30% sul Btp futura, che è davvero un risultato degno di nota. Vanno bene anche gli altri titoli e ognuno fa la sua parte: chi apporta gain in modo consistente e chi contiene la volatilità complessiva permettendo al portafoglio di crescere senza scossoni.
E intanto, tocchiamo un nuovo massimo storico, con una decisa accelerazione partita già da inizio mese e che è ben visibile nel grafico dell’equity line che trovate nel consueto aggiornamento grafico nella pagina dedicata.
Al close di ieri il nostro portafoglio raggiunge il nuovo massimo storico per un NAV pari a 101,72 rispetto al precedente 101,51 toccato solo a inizio ottobre. Migliora anche la performance su base annua, ora attestata ad un 3,34% e con una volatilità (rischio) di appena lo 0,38%. Rapporto rischio/rendimento invidiabile, senza dubbio.
Tabella e grafico dell’equity line aggiornate nella consueta sezione “Portafoglio”, ove è stata anche aggiunta la sintesi del rendimento del “vecchio” portafoglio Rischio Contenuto.