Carissimi abbonati a Rischio Contenuto ben ritrovati dopo la breve pausa delle festività natalizie, con il nuovo anno e il nuovo decennio che si aprono con venti di guerra per nulla da sottovalutare e quindi con tensioni internazionali a livelli che non si vedevano da tempo.
Così il 2020 ci accoglie con Iran e USA che aprono il fuoco l’uno contro l’altro: dopo l’uccisione del generale Soleimani la ritorsione dell’Iran contro gli USA non si è fatta attendere e stanotte la Repubblica Islamica ha attaccato le basi americane in Iraq di Al-Asad ed Erbil.
Naturalmente è stata immediata la reazione dei mercati, che pur non avendo ancora ceduto al panico, ha visto i classici “beni rifugio” impennarsi, compreso il petrolio che è volato oltre i 70 dollari al barile. L’oro dal canto suo e schizzato oltre i 1.600 dollari per oncia, lo Yen è arrivato a 107,70 contro USD e il franco svizzero è scivolato sotto 1,08 contro Euro.
Cosa aspettarsi? Impossibile dirlo ovviamente. Per oggi è atteso un discorso di Trump in merito all’accaduto e i mercati certamente terranno occhi e orecchie ben aperti sulla reazione della Casa Bianca, per capire se gli USA si avviano ad un’escalation militare nel Golfo Persico oppure se stabilirà al contrario dei termini per una distensione.
Come dicevamo, per ora non si registra panico sui listini internazionali, e le Borse cedono leggermente ma in modo decisamente composto e al momento non preoccupante. Chiaro, c’è timore – e ci mancherebbe… – ma la situazione è del tutto sotto controllo al momento. Anche sul mercato obbligazionario non si sono per ora registrate particolari tensioni, con rendimenti bene o male sempre nell’intorno di dove li abbiamo lasciati a fine 2019.
Fedeli alla nostra filosofia di massimo contenimento dei rischi di portafoglio stiamo alla finestra e vediamo cosa succederà nelle prossime ore: particolare attenzione soprattutto al discorso di Trump e relativa reazione dei mercati, per capire come eventualmente muoverci, per quanto il nostro portafoglio non presenta criticità e anzi gode di una “dote” di cassa ben pingue per bilanciare eventuali scossoni.
Venendo quindi al nostro portafoglio, siamo sostanzialmente stabili rispetto a fine 2019 che ha registrato un progresso annuo del 6,82%. Tra l’altro il 2019 si è chiuso con un nuovo massimo storico e oggi apriamo il 2020 di fatto a quei livelli in fase di consolidamento. Infatti, il nostro NAV vale oggi, ai prezzi correnti di mercato, 117,97 contro i 118,18 di fine 2019. La performance cumulata si conferma solida oltre il 9%, considerando che a febbraio del 2016 il NAV iniziale del portafoglio valeva 107,99 e che contro i 117,97 attuali porta ad un risultato complessivo del 9,24%.
Portafoglio come di consueto aggiornato nell’apposita sezione.