Riprendiamo l’analisi dello scorso 25 ottobre...<<Concentriamoci sulla dinamica dell’ETC con ticker PHPT (Wisdomtree Physical Platinum), quotato su Borsa italiana (PC: 79,47). La veloce correzione delle ultime settimane ha riportato il platino dai picchi di inizio settembre a ridosso di quota 85 ad un minimo a ridosso di 74,50 a metà ottobre. Nelle ultime sedute il metallo prezioso sembra dare segnali di ripresa. Se le quotazioni riescono a mantenersi al di sopra di 66,50 sembrano esserci spazi di risalita verso la valida resistenza a quota 80 e quindi verso 82,40; sopra tale livello il Platino andrebbe poi a ritestare i picchi di inizio settembre a ridosso di quota 85. Al di sopra di tale resistenza si avrebbe la conferma dell’inizio di una nuova fase di positività su orizzonti plurimensili anche per il Platino>>.
Negli ultimi due mesi il Platino (PC 82,78) ha effettivamente messo a segno un buon rally (+12% dai minimi di metà novembre a ridosso di 74), raggiungendo l’obiettivo indicato e contraddistinguendosi per forza relativa positiva rispetto a tutti gli altri preziosi, come si nota dal miglioramento del ratio Platino/Oro dell’ultimo trimestre, riuscendo a fare meglio anche del palladio (che però rimane però ancora il più performante in assoluto su orizzonti strategici),
Il Platino è prossimo al test dei massimi di inizio settembre, la resistenza critica a ridosso di quota 85, il cui superamento aprirebbe lo spazio per un possibile ulteriore rally di un 20% su orizzonti plurimensili, in direzione del picco a ridosso di quota 102 registrato nell’agosto 2016. E’ ancora molto prematuro ma potrebbe anche iniziare un’inversione al rialzo su orizzonti strategici - segnale sopra 102 - che archivierebbe definitivamente il pesante trend ribassista subìto dal Platino da agosto 2011 ad agosto 2018 (-60% circa), con spazi di apprezzamento importanti.
A favore delle ipotesi rialziste gioca anche la struttura dei contratti future, in leggera backwardation su orizzonti 3-4 mesi, poi in leggero contango sulle scadenze successive: ciò significa che il tempo non indice negativamente sulla detenzione delle posizioni lunghe a causa del roll-over da una scadenza a quella successiva. La detenzione di preziosi non subisce peraltro neppure un “costo opportunità” legato alla mancata remunerazione del capitale impiegato visti i rendimenti obbligazionari schiacciati verso lo zero a seguito delle politiche monetarie ultra-espansive delle principali Banche Centrali mondiali.
Lo scenario positivo sarebbe vanificato da discese del 10% dai livelli correnti, al di sotto del supporto critico in area 74-75, al momento poco probabile. Per conservare un’impostazione tonica eventuali ritracciamenti nelle prossime sedute devono mantenersi al di sopra del supporto a 79,50.
Ricordiamo che in termini di volatilità il Platino si contraddistingue per livelli alti (analoghi a quelli dell’Argento e quasi il doppio dei livelli dell’Oro, ancorché inferiori a quelli del Palladio, il più volatile dei metalli preziosi). Occorre tenerne conto, ovviamente, nella scelta del controvalore complessivo della posizione che si vuole aprire, seguendo la regola generale secondo cui al crescere della volatilità deve diminuire la size e aumentare lo stop loss in percentuale – e viceversa – in modo da mantenere stabile la perdita massima in controvalore in euro che dipende ovviamente dalla propria capacità finanziaria, tolleranza al rischio e obiettivi di investimento e non dal trade che si vuole mettere in essere.
Come volumi transati l’ETC in oggetto vede scambi giornalieri medi soddisfacenti, superiori ai 300.000 euro giornalieri, con picchi anche di un paio di milioni. Essendo quindi abbastanza liquido - per essere un ETC quotato su Borsa italiana - si presta ad operazioni con controvalori anche relativamente grandi e veloci.
L’ETC PHPT è garantito da Platino fisicamente stoccato e quindi non presenta rischio di credito.
Seppur espresso in euro, risente come tutti gli altri ETC sulle materie prime dell’esposizione nei confronti del dollaro Usa. Occorre quindi valutare tale aspetto se il proprio portafoglio fosse già troppo esposto sul biglietto verde.
Ricordiamo poi che fiscalmente gli Etc sono più efficienti degli Etf in quando considerati come “redditi diversi”: di conseguenza le eventuali plus e minus sono compensabili con altre minus e plus della stessa categoria (ad es. quelle conseguitie sulle azioni).
Il focus rimane sull’intero comparto dei metalli preziosi, a partire dall'argento che sembra volere accompagnare il platino nella risalita...tonici anche Oro e Platino. Ma ne parleremo la prossima settimana.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)