Il 15 gennaio nell'articolo "nuove idee", cui rimandiamo, segnalavamo l'assurdità esistente sul warrant Tamburi quotato 1,25 euro in scadenza a fine giugno e convertibile in azione in tale epoca pagando euro 5,41. Ogni azione viene quindi a costare, con un limitato impegno finanziario fino a giugno, 6,66 euro (5,41+1,25). L'azione due giorni fa quotava 7,02 e ci domandavamo come mai gli azionisti di Tamburi intenzionati a mantenere a lungo i titoli non approfittassero di questa clamorosa possibilità di abbassare il prezzo di carico da € 7,02 a 6,66 SENZA RISCHIO (ma con i book di domanda ed offerta davanti a loro) sfruttando la valanga di warrant in vendita.
La parità teorica, facilmente calcolabile, del warrant era infatti di (€ 7,02 - 5.41 = 1,61) oltre al vantaggio di richiedere solo un quinto del capitale fino a giugno ed in borsa vale € 1,25/1,26.
Ora la situazione è ancora migliorata per l'acquirente del warrant in quanto l'azione quota ora € 7,07. La forbice si è ancora allargata!
Sfruttiamo quindi la situazione delle forti svendite del warrant Tamburi comperando una manciata di warrant tra € 1,25 e 1,26 circa per posizionarci con alcune migliaia di warrant.
Tamburi è il migliore gestore italiano e l'acquisto con sconto del 6% delle azioni non va per noi perso. Poi quando la forbice si chiuderà, come già avvenuto almeno due volte in passato, chiuderemo anche noi l'operazione di importo ovviamente limitato.
La seconda operazione di limitato importo concerne IWB Italian Wine Brands. Quota 13,10 euro contro una valutazione di 18 euro di affermati analisti e un rendimento che sfiora il 4%.Opera nel dinamico mercato del vino. Unica società europea acquistabile a prezzo limitato in quanto l'ultima cessione del settore, avvenuta due settimane fa di una azienda privata italiana e riportata su queste colonne, è avvenuta con rapporti ev/ebitda molto superiori.
Purtroppo nessun imprenditore italiano ha rastrellato le azioni IWB o lanciato una OPA. Invece è giunta la comunicazione, tre giorni fa, che l'inglese Otus Capital ha astutamente rastrellato il 9,39% diventandone il maggiore azionista. Otus Capital è indubbiamente entrata in quanto considera bassa la valutazione, bastava infatti leggere i report. La seguiamo con un limitato capitale per allargare anche il numero limitato delle societaà a scarso rischio sotto osservazione.
In pratica ricordiamo i titoli del portafoglio:
Acquisti base, core del portafoglio a scarso rischio : QF Immobiliare Dinamico, Fine Foods (azioni e specialmente warrant), QF Mediolanum B, con GEDI (vedi sotto) siamo al 75% del portafoglio.
Acquisti (limitati) per sfruttare sottovalutazioni: Tamburi warrant, IWB, QF Immobilium.
Partecipazioni ancora possedute in corso di possibile smobilizzo: 25% delle Fiera Milano prima avute, 50% delle Intek risp prima avute (+poche altre paccottaglie per andare alle assemblee).
Partecipazioni da scommessa: Ripetiamo da scommessa (cfr articolo che ricorda che si tratta di scommessa) Moncler e Guala Closures.
Partecipazioni aurifere: Colombia Gold Mining (Canada), WPM.
Settore "monetario": GEDI che in verita' è un acquisto a 0,455 euro di azioni da consegnare all'opa verso aprile per avere un 1% pari al 4% annuale. Una forma di p/t estinguibile con un colpo di telefono in caso di necessità di liquidità essendo il titolo liquidissimo.
PS Lo strappo avvenuto nella chiusura di stasera sulle azioni Fine Foods Pharmaceuticals portate a 12,30 euro ha reso ancor piu' macroscopicfa la differenza tra il valore teorico del warrant e la quotazione di borsa. Secondo i calcoli di un noto analista che scrive regolarmente sui giornali finanziari la parita' dovrebbe essere attorno a 2,80 ( era a 2,52 con la quotazione dell'azione a 12 euro).Questo stride con la chiusura di borsa a 2,20. Inoltre il calcolo suddetto del valore teorico non tiene conto della formula di volatilita' di Black & Scholes che innalzerebbe ancora di piu' tale parita' teorica......
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)