Notizie da una seduta che vede ancora una volta protagonista (in negativo) il titolo di Aspi, sull’onda delle notizie di revoca delle concessioni.
Cedole & dividendi
Dopo sedute altalenanti - soprattutto ieri - il bond Autostrade 1,625% Gn23 Eur (Isin IT0005108490 – taglio 1.000) ha registrato una mattinata tragica, con consistenti vendite e una discesa sotto i 94, sulla pressione delle notizie di un’imminente decisione del Governo di revocare le concessioni. A liquidare è soprattutto il retail, come confermano i volumi delle singole transazioni, attestati su multipli piuttosto bassi. Eppure sui 93,6/93,7 si registrano proposte in acquisto abbastanza corpose con spread medi sui 25-30 pb. Buy su debolezza? A causa di incertezza e peso del fattore politico la prudenza si impone, anche perché il titolo si avvicina ai minimi storici dell’estate 2018, successivi al crollo del ponte Morandi a Genova. Con una differenza: allora scattò un’uscita dettata in parte dall’emotività. Ora le vendite sono più controllate e dovute all’incertezza sulle evoluzioni future dell’emittente, sebbene un default totale oggi appaia improbabile. In tal caso infatti le reazioni del mercato sarebbero ben più violente. Male anche gli Autostrade a taglio 100.000: per esempio l’1,875% St29 Eur (Isin XS1688199949) quota ormai a 91,4 euro.
In difficoltà altresì l’Ansaldo Energia 2,75% Mg24 Eur (Isin XS1624210933 – taglio 100.000) di nuovo in discesa verso i 94 euro, poco sopra il minimo dell’anno.
Prosegue invece il trend positivo dell’Alerion Green 3,125% Dc25 Eur, che si muove vicino ai massimi toccati nelle ultime sedute a 101,48. Un impatto viene certamente dalle decisioni della politica europea di investire nello sviluppo ambientale e dalle notizie che la Germania emetterà nei prossimi mesi dei Bund green supportati da un’ampia campagna promozionale. Bene per l’Alerion soprattutto i volumi in acquisto ma è indubbio che su questo bond potrebbe presto iniziare un trading corposo, grazie anche a spread contenuti, almeno nelle due ultime sedute.
Il Tesoro italiano ha avviato il collocamento del nuovo Btp a 30 anni con prime indicazioni di rendimento in area 9 punti base sul Btp settembre 2049. A riferirlo uno dei lead dell’operazione aggiungendo che gli ordini hanno superato i 18 miliardi di euro.
Intanto il rendimento del Btp decennale continua restare in trading range, con movimento fra 1,32 e 1,39%.
Su Tlx ancora protagonisti gli Argentina, che proseguono i rialzi sull’onda di notizie non troppo negative per l’economia locale. Il 6,875% 26ge27 in Usd (Isin US040114HL72 – lotto 1.000) mette a segno un +3,4%, raggiungendo quasi quota 50, con spread molti contenuti.