● Conti depositi, i trucchi. ● Un dividendo ogni settimana! ● Portafoglio di bond in $ con scadenza 2022. ● Portafoglio di Etf azionari in € ad alto dividendo, con tre opzioni di rischio.
Cedole & dividendi
► Il primo tema: attenti ai conti deposito!
Un inizio d’anno molto incerto per le evoluzioni dei mercati finanziari porta a diffondere sempre più l’utilizzo dei conti deposito, che già nel 2019 hanno registrato trend significativi di impiego per il collocamento della liquidità. Ciò ha provocato un fenomeno inevitabile: piccole realtà bancarie si stanno offrendo con nuove proposte di tassi talvolta appetibili, dell’ordine dello 0,6%-1% per le scadenze fino a 12 mesi e dell’1%-1,5% per le scadenze fino a 36 mesi. A offrirle sono realtà quasi sempre marginali del sistema bancario, molto aggressive però dal punto di vista commerciale e promozionale. Ecco allora alcuni consigli pratici per evitare trappole che purtroppo si stanno diffondendo sempre più.
1°) Non è il rendimento il fattore primario da valutare quanto il rapporto rendimento/solidità dell’emittente bancario.
2°) Alcune banche non aderiscono al Fondo Interbancario di Tutela dei depositi. Primo passo da compiere sta allora nel verificarne la partecipazione attraverso il sito https://www.fitd.it/Schema_volontario/Banche_aderenti, che pubblica l’elenco di quelle che garantiscono la copertura di depositi nominativi (quali conto corrente, depositi a risparmio, certificati di deposito e buoni fruttiferi).
3°) Si tenga presente che i già risicati rendimenti lordi sono poi penalizzati dall’imposta del 26% sulle rendite finanziarie e dall’imposta di bollo annua su quanto detenuto. Si aggiungono talvolta eventuali spese di apertura e gestione del conto, spesso derogabili in funzione dell’importo depositato. Se richieste l’offerta diventa logicamente meno valida e si impone una precisa valutazione del loro impatto.
4°) Le banche tendono a favorire collocamenti di lungo periodo, con in più il vincolo. Ciò significa bloccare capitali – piccoli o grandi che siano – per molti mesi o addirittura anni, con l’handicap che eventuali disincagli penalizzano il tasso concordato inizialmente. E’ questo un aspetto di cui occorre conoscere con precisione i dettagli. In non pochi casi offerte allettanti per la liquidità (soprattutto se di breve periodo) tendono ad attrarre capitali poi convogliati verso forme di investimento vero e proprio. Occorre essere coscienti di questo rischio.
5°) E’ sempre consigliabile ottenere dalla banca un documento con le clausole previste ma purtroppo non tutte lo rendono disponibile in maniera chiara e sintetica.
6°) Il turnover degli istituti può fruttare bene, nel senso che cambiare banca per esempio ogni 12 mesi comporta i vantaggi solitamente offerti ai nuovi clienti. E’ però più faticoso e la scelta vale solo in presenza di condizioni effettivamente favorevoli.
7°) Meglio distribuire l’importo disponibile su diverse posizioni – quindi con differenti scadenze – nel corso dei mesi. Ciò vale soprattutto nell’attuale fase di tassi primari negativi. Le condizioni infatti cambiano continuamente, come ha dimostrato proprio il 2019. Collocare tutto allo stesso momento in un identico deposito è una scelta errata.
8°) Ne consegue che quando si apre un conto deposito in una banca occorre giocare al rialzo, chiedendo prima un’offerta per un certo importo - per esempio un quarto di quanto si intende collocare - ma facendo ventilare che la disponibilità potrebbe essere superiore. L’effetto lusinga è decisivo nell’ottenere condizioni migliori, sebbene i margini siano oggi limitati rispetto al passato.
9°) Le grandi banche sono più propense a offrire prodotti di diverso tipo, quali polizze assicurative, gestioni e fondi. Si tratta di altra cosa rispetto al collocamento di liquidità. Bisogna esserne coscienti.
10°) Una gestione molto fluida fra conto corrente standard e conto deposito è consigliabile. Ne consegue che, disponendo per esempio di 50.000 euro, è preferibile valutare una doppia posizione in termini di deposito, con una parte vincolata e una parte svincolata. Su quest’ultima si fa progressivamente entrare successiva liquidità, altrimenti detenuta sul conto corrente, che non renderebbe in caso contrario nulla.
► Voglio incassare un dividendo ogni settimana dell’anno: è possibile?
Costruire un reddito continuativo con i dividendi delle azioni non è facile, soprattutto nel caso di quelle europee e quindi anche italiane. Molte infatti concentrano i versamenti in un periodo dell’anno, soprattutto tarda primavera, il che non è utile a chi cerca invece un incasso più regolare possibile. Da questo punto di vista il mercato Usa è nettamente più interessante, sebbene spesso i “dividend yield” risultino minori in confronto a quelli di casa nostra. E’ pur vero che molte società sono giganti dell’economia, con una rischiosità inferiore rispetto alla media europea. Per questo motivo abbiamo realizzato una ricerca su una selezione di titoli di Wall Street che, messi assieme, consentono di incassare una cedola di fatto ogni settimana dell’anno. La ricerca tiene conto delle date di effettivo pagamento annunciate per il 2020, riferite allo stacco iniziale e a quelli successivi. Qualche modifica è possibile ma sostanzialmente la struttura prevedrà scostamenti marginali rispetto alla seguente tabella.
Mese |
1° settimana |
2° settimana |
3° settimana |
4°/5° settimana |
Gennaio |
Walmart / Kimberly-Clark |
Altria |
W.P.Carey Reit |
Cisco |
Febbraio |
At&t |
Blackstone |
Apple |
Caterpillar |
Marzo |
Pfizer |
Johnson&Joh. |
Avery Dennison |
Lockheed Martin |
Aprile |
Walmart / Kimberly-Clark |
Altria |
W.P.Carey Reit |
Cisco |
Maggio |
At&t |
Blackstone |
Apple |
Caterpillar |
Giugno |
Walmart/Pfizer |
Johnson&Joh. |
Avery Dennison |
Lockheed Martin |
Luglio |
Kimberly-Clark |
Altria |
W.P.Carey Reit |
Cisco |
Agosto |
At&t |
Blackstone |
Apple |
Caterpillar |
Settembre |
Pfizer |
Johnson&Joh. / Walmart |
Avery Dennison |
Lockheed Martin |
Ottobre |
Kimberly-Clark |
Altria |
W.P.Carey Reit |
Cisco |
Novembre |
At&t |
Blackstone |
Apple |
Caterpillar |
Dicembre |
Pfizer |
Johnson&Joh. |
Avery Dennison |
Lockheed Martin |
E ora un’indicazione dei dividend yield delle varie azioni allo stato attuale delle quotazioni.
Azione |
Settore |
Dividend yield in corso |
Altria |
Tabacco |
6,6% |
Apple |
Informatica |
1,1% |
At&t |
Telefonia |
5,2% |
Avery Dennison |
Materiale adesivo |
1,7% |
Blackstone |
Finanza |
3,4% |
Caterpillar |
Macchine movimento terra |
2,6% |
Cisco Systems |
Information technology |
3,0% |
Johnson&Johnson |
Largo consumo |
2,6% |
Kimberly-Clark |
Laro consumo |
3,0% |
Lockheed Martin |
Difesa |
2,3% |
Pfizer |
Farmaceutica |
3,7% |
Walmart |
Grande distribuzione |
2,1% |
W.P.Carey Reit |
Immobiliare |
5,2% |
Superfluo ricordare che i valori di alcuni “dividend yield” appaiono contenuti data l’elevato livello dei corsi delle relative azioni. Nel corso del 2020 potrebbero però subire interessanti accelerazioni in presenza di correzioni dei mercati.
► Un portafoglio di bond in $ con scadenza 2022
I rendimenti obbligazionari nel biglietto verde sono nettamente superiori in confronto a quelli in euro. C’è naturalmente la variabile valutaria di cui occorre tenere conto. Inoltre la costruzione di un portafoglio di bond in $ ha oggi senso solo se si imposta su una struttura differenziata di tipologie (step-up / tasso fisso / tasso variabile / inflation linked), di fronte a un quadro di politica monetaria incerta anche oltre Oceano. Ne proponiamo uno costruito proprio in tale ottica.
Obiettivo:
1°) Corto di durata
2°) Abbastanza protettivo rispetto a tutte le variabili di tassi e di andamento di mercato.
Titolo |
Isin |
Struttura |
Yield in corso |
Credit Suisse Step Up 10mz2022 (taglio 1.000) |
XS1139713553 |
Step-up 2,05% fino a 10.03.2020, poi 2,2% fino a 10.03.2021 e infine 2,45% |
2,4% |
Ucg 2,8% 16mg2022 (taglio 2.000) |
IT0005176398 |
Tasso fisso 2,8% |
2,9% |
Mediobanca-Fix Float Cap 04mz2022 (taglio 2.000) |
IT0005161689 |
Tasso variabile con indicizzazione Usd Libor 3 mesi + 0,50% e massimo pari al 4,00% |
3,4% |
Usa-Tips 0,125% 15ge2022 |
US912828SA95 |
Indicizzato inflazione Usa |
2,1% |
► Un portafoglio di Etf azionari ad alto dividendo in €
Il 2020 potrebbe essere un anno anomalo per il mercato azionario europeo, che ha buone prospettive di tenuta ma con una volatilità prevista in crescita. In questo contesto per chi voglia operare su un flusso costante di dividendi la scelta di un portafoglio di Etf a distribuzione può essere una risposta? Sì, purché lo si strutturi bene in termini di piano di acquisto distribuito nel tempo e lo si calibri anche su cloni un po’ particolari. Questa una proposta in merito.
Obiettivo:
1°) Massimizzare i rendimenti da dividendi in euro
2°) Non esporsi eccessivamente alle variabili di mercato.
Etf |
Isin |
Caratteristiche |
Rendimento in corso |
Invesco EuroStoxx High Dividend Low Volatility |
IE00BZ4BMM98 |
50 maggiori titoli dell’EuroStoxx ad alto dividendo e bassa volatilità |
4,5% Distribuzione trimestrale |
Lyxor Stoxx Europe Select Dividend 30 |
LU1812092168 |
30 titoli dell’indice Stoxx Europe 600 che pagano i più elevati dividendi |
5,3% Distribuzione semestrale |
Ubs Factor Msci Emu Total Shareholder Yield |
LU1215455947 |
Azionario europeo caratterizzato da riacquisto di azioni della stessa società e da distribuzione di dividendi |
3,8% Distribuzione semestrale |
WisdomTree Europe Small Cap Dividend |
IE00BQZJC527 |
Azionario europeo a bassa capitalizzazione ed elevati dividendi |
3,2% Distribuzione semestrale |
Si può infine ipotizzare una diversa ripartizione di investimento in base alla propensione al rischio, considerando che si tratta pur sempre di azionario:
Etf |
Basso rischio |
Medio rischio |
Alto rischio |
Invesco EuroStoxx High Dividend Low Volatility |
60% |
40% |
20% |
Lyxor Stoxx Europe Select Dividend 30 |
20% |
20% |
20% |
Ubs Factor Msci Emu Total Shareholder Yield |
20% |
20% |
20% |
WisdomTree Europe Small Cap Dividend |
0% |
20% |
40% |