L'alba di una nuova decade


Torna il sereno su tutte le piazze finanziarie.

Dopo le nubi che si erano andate addensando durante la scorsa settimana, e un lunedi in chiaroscuro, il protrarsi della settimana è stato decisamente all'insegna del segno verde, bello, giovane, raggiante.

Con la chiusura odierna del FTSE MIB a 24044 punti, cosi bella, tanto che somiglia alla palla gialla del sole che fa capolino sull'alba di una nuova decade, quella italiana.

Si inzia ad andare oltre il confine delle speranze, entrando con passo deciso entro una nuova "comfort zone" , un posto che avevamo abbandonato 10 anni orsono e forse forse, avevamo anche , in alcuni momenti pensato di non rivedere mai più il mondo da quelle altitudini., ed invece... eccoci qua, seduti finalmente sopra i 24000, dopo una lunga corsa, a guardare il passato dall'alto in basso.

Sono bei momenti, non si può negarlo, e i bei momenti vanno, sempre, con moderazione, festeggiati.

Sono davvero troppi gli anni che mi vedono alzarmi al mattino, accedere alle mie piattaforme di guerra, ed osservare, studiare, cercare di percepire quale avrebbe potuto essere il segnale che i fasti di un tempo avrebbero anche potuto tornare, baldanzosi.

Veniamo fuori da una decade in cui il sospetto, di noi italiani e degli investitori esteri, aleggiava attorno al nostro mercato finanziario, periodi in cui, ad un rialzo, quasi psicologicamente seguiva una punizione, auto-inflitta o inflitta dallo scetticismo delle mano forti.

Ad oggi, si ha la percezione che questo scetticismo stia indebolendosi sempre più, avvalorato proprio in settimana da una valutazione di Pimco proprio sui rendimenti del nostro mercato obbligazionario.

Fà piacere, bisogna dirlo, nello scrivere questi pensieri.

Quello scetticismo flebile che rimane, lo si percepisce nel momento di stasi che hanno i prezzi di taluni strumenti finanziari, i quali sembrano guardare la mandria che fugge oltre il confine e quasi increduli si domandano se sia il caso di seguirla oppure se rimanere nel vecchio range di pascolo, ma se solo il nostro mercato confermasse questa forza per una ulteriore settimana, faccio fatica nell'immaginarmeli ancora fermi ad attendere.

Come di consueto quindi, dopo questa premessa sulle condizioni generali del paziente, che, come abbiamo compreso, migliora di giorno in giorno tanto da far pensare ad una completa e veloce riabilitazione, passiamo ad analizzare la situazione grafica di Confinvest e di Relatech.

CONFINVEST

Azione che abbiamo visto esplodere repentinamente durante la scorsa settimana, all'accendersi delle tensioni tra Usa e Iran.

Avevamo sperato in un rientro in area 3.60€ per azione ma così non è stato, colta da un raptus di acquisti incontrollabili.

Ora che la polvere sta tornando ad abbassarsi e la visuale torna ad essere più chiara, quindi, andiamo a vedere graficamente la sua situazione.

La mia idea consiste nel fatto che un tentativo vada progettato su 3 diversi livelli, visto il movimento brusco.

Il primo valore importante che ha già retto l'urto è attestabile in area 4.09€ con stop loss cortissimo in caso di rottura.

Un secondo livello, più prudenziale può essere ipotizzabile in area 3.80€, variando al rialzo rispetto alla scorsa settimana per alcuni dettagli prettamente tecnici, ed infine, in terza battuta in area 3.40€, qualora si scendesse verso sud in intraday.

La caccia al rimbalzo è aperta, ma ci si metta nella condizione mentale che tale rimbalzo venga sfruttato nel più breve tempo possibile al momento, vista la volatilità altissima che ha caratterizzato questo titolo.

Il rischio di tali operazioni è elevato, se ne tenga dovutamente conto ma il livello dei volumi di scambio ne giustifica l'intervento.

RELATECH

Torna a farsi interessante Relatech, dopo aver passato un periodo di assopimento con volumi in crescita e scambi interessanti avvenuti sin da mercoledi e completati dal movimento di fine ottava sopra i 2.46€, uno spartiacque importante.

L'area di ingresso è attorno ai 2.37€ per azione, oppure ai 2.46€ qualora l'apertura la spinga ben oltre tale valore di boa.

Persiste il potenziale per spingersi di nuovo verso i 3€ per azione.

Per chiudere, tornerei sulla parte iniziale dicendo che , nelle valutazioni dei mercati finanziari, non si può mai prescindere dagli accadimenti del mondo esterno, pertanto le tensioni geopolitiche della scorsa settimana, pur sembrando al momento essersi allenatate, nessuno di noi può sapere se sia un fattore definitivo o se vero il contrario.

Tecnicamente mi è sembrato giusto dare un taglio di festa al traguardo raggiunto, se poi son rose...fioriranno!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)