Abbiamo archiviato la prima "vera" settimana di contrattazione: la scorsa avevamo infatti avuto solamente due sedute di Borsa aperta per questo inizio 2020. Detto questo, il primo fake movement è stato fatto proprio il giorno dell'Epifania che tutte le feste porta via. In questo caso, però, sono stati portati via molti stop loss, giusto per far finire in bellezza le ferie a molti operatori (per questo non mi piace mai staccare la spina). Se d'estate c'è Bio-on e la crisi di governo (a memoria questo si è verificato una sola altra volta nella storia della "Res Publica"), i primi due giorni dell'anno saranno dedicati all'uccisione di un generale iraniano, idolo nel suo paese. Brutto da dire perché si tratta comunque di vite umane (spesso civili, vedi aereo abbattutto per errore) che come tali non hanno prezzo, ma tant'è cari amici. Ad ogni modo non mi inoltro in lunghe discussioni e vado dritto al punto sul mercato ed alla mia personale view.
INDICE FTSEMIB40
Provato l'attaccato alla soglia fatidica dei 24000 punti di indice nelle sedute di giovedì e venerdì. Per ora il FTSEMIB40 continua a battere in testa senza sfondare con convinzione. Quello che mi sento di scrivere, da trader, è che nel complesso il mercato NON è venduto e gli scrolloni al ribasso PER ORA vengono subito riassorbiti da acquisti specialmente sui titoli grandi. Un esempio su tutti è stato il bookbuilding su NEXI (che approfondirò in seguito). Ad ogni modo volendo analizzare i livelli critici del FTSEMIB40 direi che per prima cosa c'è da notare un piccolo gap up lasciato aperto tra mercoledì e giovedì (circa 150 punti).
Sul daily osserviamo come la trendline dinamica per ora abbia tenuto abbastanza bene il trend, ma sul weekly ci stiamo avvicinando al top del 2018, quindi occorre estrema cautela in questa fase. Sul FTSEMIB40 abbiamo un piccolo gap up di circa 150 punti lasciato aperto giovedì mattina e credo che verrà ricoperto presto, trovando così una prima area supportile a 23855 e successivamente a 23730 punti circa. Questa è la mia road map di breve periodo, salvo imprevisti dell'ultimo minuto naturalmente.
Ieri, mentre praticavo la mia consueta attività sportiva, ragionavo sulla assurdità del movimento in atto sui mercati. PRIMA dell'uccisione del generale Soleimani il petrolio quotava tra i 60.5 ed i 61 dollari al barile. DOPO l'attacco il prezzo è schizzato tra 63.5 e 64.5 USD. Al close di ieri (venerdì, ndr) siamo a 59 dollari, quindi MOLTO sotto i valori pre-crisi (se la possiamo chiamare così). Come se ora si stesse meglio rispetto a dieci giorni fa. Una totale assurdità per quanto mi riguarda, ma così è (se Vi pare). Di seguito trovate il grafico giornaliero del Crude Oil.
Detto questo, come ho già scritto la settimana passata, per i primi mesi di questo 2020 mi aspetto un assestamento sul mercato americano che rimane comunque il driver principale per le Borse del Vecchio Continente. E questo assestamento, che per ora non si vede proprio, dovrebbe durare almeno qualche settimana stando ad una mia analisi ciclica. Rimango anche dell'idea che si sia in una fase terminale di una grossa bolla anche se i fondamentali che seguo e di cui scriverò eventualmente più avanti non la riflettono ancora e sono tutti in territorio positivo. Vi mostro però l'andamento del VIX ed il grafico dell'S&P500, dove si nota come il mercato stia continuando a salire con una volatilità i cui minimi sono in crescita e questo potrebbe essere il prodromo per uno storno.
Vedremo in futuro se lo storno si concretizzerà, di quanto sarà e come lo si farà.
Procediamo all'analisi di alcuni titoli della mia watchlist
ARGENTO
Ricordate il mio articolo del 7 Dicembre dal titolo "Fase di attesa" ? Questo il link: https://www.lombardreport.com/2019/12/7/indice-ftsemib40-technogym-argento/
Il grafico che avevo postato era il seguente:
Dopo la tenuta del primo supporto che avevo indicato abbiamo avuto il rally dell'argento, favorito anche da altri fattori totalmente indipendenti dalle tensioni tra USA ed Iran (tant'è vero che la salita si è concretizzata quasi subito). Ad ogni modo nella settimana appena conclusa guardate un pò dove è andato a sbattere ?ESATTAMENTE a 18.588 dollari.
NOTATE BENE: come potete verificare di persona nei due grafici (quello di sopra e quello di sotto)
I LIVELLI TRACCIATI SONO ESATTAMENTE GLI STESSI E NON SONO MAI STATI MODIFICATI.
Il rialzo complessivo è del 12% dal potenziale entry point del 7 Dicembre (se preferite il 9 visto che il 7 era un sabato).
NEXI (e Banca Farmafactoring)
Sono in watchlist ma più che procedere all'analisi grafica ne vorrei parlare in virtù di quanto accaduto ieri sul mercato. Come scrivevo nell'incipit di questo articolo, infatti, si è proceduto ad un bookbuilding nella giornata di giovedì, con la cessione da parte di Mercury UK, azionista di maggioranza di Nexi, di un corposo pacchetto di titoli: il 7.7% del capitale al prezzo di 11.60 euro ad azione. E qui vengo al punto: nonostante questo, l'open dell'azione è stato a 12.03 euro rispetto ai 12.384 della vigilia, segnando così un modesto -2.85% rispetto al "teorico" -6.33%. Questo a dimostrazione della forza dei titoli. Un altro esempio? Banca Farmafactoring: close di giovedì at 5.39 euro, bookbuilding sul 10% del capitale (17 milioni di azioni) al prezzo di 5.12 euro e chiusura di venerdì a 5.35 euro (praticamente invariata).
Falck Renewables
Ne ho scritto il 28 dicembre (https://www.lombardreport.com/2019/12/28/indice-ftsemib-illimity-bank-aeffe-fincantieri-falck-renewables/) ma mettevo in evidenza come tendessero a mancare i volumi al rialzo. Questo era il grafico che avevo riportato solo un paio di settimane fa:
Oggi notiamo un paio di cose degne di nota. In primis sono stati presi tutti gli stoploss al ribasso nella giornata di mercoledì in area 4.50 euro. I long si sono stoppati, magari qualcuno si è messo corto. Il risultato? Un bellissimo squeeze in su a ritoccare i massimi storici posti a 4.96, con un close della barra settimanale a 4.936 euro. Il secondo aspetto che giudico interessante sono i volumi in crescita sia sul daily che su un timeframe più ridotto a 30 minuti.
Naturalmente se il rettangolo formato negli ultimi due mesi e mezzo è stato delimitato da un minimo a 4.50 e un massimo a 4.95 circa, direi che la rottura al rialzo, se confermata on close per un paio di sedute, potrebbe portare ad un target stimabile attorno a 5.40/5.50 euro, anche se il titolo è salito parecchio ed ha già performato molto bene l'anno passato. Vedremo se e come proseguiranno gli acquisti.
Personalmente sono entrato ieri mattina in area 4.80 prima e poi poco dopo facendo del trading in modo da rimanere in posizione abbassando così il prezzo di carico sulla parte overnight (un terzo del totale) sotto il minimo di ieri ed essere così in modalità "free risk" (salvo naturalmente eventi imponderabili come un bookbuilding a cui la stessa società potrebbe essere interessata).
Banca Monte dei Paschi di Siena
E' un mio grosso rimpianto nella mattinata di ieri. L'agenzia Moody's ha infatti alzato il rating stand-alone a B3 da Caa1, confermando i rating a lungo termine del debito senior unsecured e dei depositi. E capite bene che i grossi investitori guardano al rating e alla sostenibilità del debito di una società (o di uno stato sovrano se preferite) prima di procedere all'acquisto di carta. Insomma, visto anche il recente rally nei giorni precedenti su alcuni bonds dell'istituto che seguo costantemente, l'azione mi sembrava fosse rimasta indietro per giunta con un boost molto potente dato appunto dalla principale agenzia sui debiti sovrani (o comunque da una delle primarie tre agenzie che sono in assoluto più seguite dagli investitori mondiali). Ebbene, è bastata questa news per scatenare acquisti e volumi inverosimili che hanno portato ad un rialzo di circa 20 punti percentuali.
Graficamente parlando potremmo comunque essere solo all'inizio di un movimento rialzista, specialmente in caso di chiusura confermata per almeno due sedute sopra 1.75 euro, bordo superiore che ha delimitato i corsi da luglio 2019, quindi da circa sette mesi a questa parte. I volumi come notate sono esplosivi (oltre 35 milioni di azioni scambiate) e la chiusura è sui massimi a 1.72 euro, proprio a ridosso del livello chiave. Ora, proiettando l'eventuale uscita dal triangolo verso l'alto si ottiene un target finale del movimento che personalmente colloco attorno all'area 2.30 euro. Ritengo tuttavia che il vero step e quindi il primo vero test da affrontare sarà la resistenza posta tra 1.90 e 2.00 euro (tra il 10% ed il 16% dal close di ieri a 1.72 quindi).
Dal mio punto di vista e per come opero e ragiono, pur avendola dovuta acquistare già dalle prime battute, personalmente l'ho completamente persa di vista. Nel pomeriggio poi, quando gli americani arrivavano nei loro uffici, alla rottura di 1.53 euro visibile sul chart a 30 minuti non ero nemmeno al pc. Ho comunque deciso di entrare con un piccolo lotto a 1.69 euro, accettando un eventuale stop su discese confermate in chiusura sotto 1.60 euro, discese che giudico comunque altamente improbabili allo stato attuale.
Per oggi è tutto. Buona fine settimana a tutti!
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)