Riprendiamo e aggiorniamo l’analisi del 13 dicembre 2019: <<Il Palladio si conferma come la materia prima in assoluto più performante. Pur essendo molto volatile, quello che colpisce è la pulizia del trend rialzista in cui il metallo prezioso è inserito oramai da oltre 3 anni, con un’accelerazione davvero impressionante negli ultimi 15 mesi. Con riferimento all'Etc Wisdomtree quotato su Borsa italiana con ticker PHPD (PC: 162,18), l'impostazione su orizzonti pluri-mensili rimane stabilmente rialzista fintantoché le quotazioni si mantengono al di sopra di 140, con un supporto intermedio individuabile a 154>>.
Nelle ultime settimane il Palladio, dopo uno storno modesto esauritosi a ridosso di 155 ha ripreso a correre, con un’accelerazione nelle ultime sedute accompagnata da volumi più che raddoppiati rispetto alla media. Le quotazioni hanno portato il prezioso a registrare nuovi massimi storici a ridosso di 181 (PC 179,74).
Nell’immediato le quotazioni appaiono un po’ tirate e quindi sono possibili prese di beneficio, che dovrebbero comunque rimanere nell’ordine del 5-7% max dai picchi toccati, e andrebbero considerate come occasioni di acquisto vista la forza del trend dominante del Palladio, che si conferma come il metallo prezioso più performante sui vari orizzonti temporali, sia su orizzonti settimanali che su orizzonti mensili e pluri-mensili.
La struttura dei contratti futures, caratterizzata da una leggera backwardation, favorisce la detenzione del prezioso perché il roll-over sulle scadenze successive può avvenire a prezzi uguali o inferiori; i rendimenti nulli o negativi dei mercati obbligazionari annullano poi il “costo-opportunità” che si avrebbe nella detenzione di metalli preziosi che ovviamente non corrispondono un flusso cedolare di interessi. Il “costo del tempo”, in altre parole, è annullato, e ciò favorisce gli investimenti nei metalli preziosi, per di più un importante elemento di diversificazione dei portafogli visti i picchi contemporanei di azionario e corsi obbligazionari.
Il quadro tecnico darebbe segnali di perdita di spinta su orizzonti plurisettimanali solamente su discese superiori al 10% dai livelli correnti, eventualità al momento poco probabile.
Essendo sui massimi storici, e di conseguenza in un territorio vergine, diviene impossibile fornire obiettivi ulteriori al rialzo: operativamente occorre quindi continuare a seguire la tendenza dominante, fino alle prime avvisaglie di cedimenti su candele settimanali.
Si ricorda che il palladio è molto volatile - è il più volatile dei metalli preziosi - ed è quindi opportuno entrare con controvalori percentualmente ridotti rispetto al totale del proprio portafoglio investimenti. Come dicevamo in esordio, al momento la salita in essere è talmente pulita che il palladio non sembra neppure più particolarmente volatile ma possiamo scommettere che la volatilità tornerebbe decisamente elevata qualora arrivassero le prese di beneficio. La prudenza, quindi, rimane d’obbligo.
Sulle altre materie prime si conferma la tonicità di Oro e Platino. Anche l’Argento sembra stia accumulando potenziale rialzista. Ne parleremo la prossima settimana.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)