Prospetto di emissione alla mano cosa ci si può attendere dal tasso fisso (minimo 3%) del gruppo italiano di foodservice. Acquistabile sul Mot dal 30 settembre.
Cedole & dividendi
Un emittente minore ma molto conosciuto dagli obbligazionisti italiani: Ivs è attiva da anni nel settore del foodservice, in particolare nel mercato dei distributori automatici di bevande e snack, dove è leader nel nostro Paese e secondo operatore in Europa. Dal 30 settembre colloca direttamente attraverso il Mot un titolo senior unsecured a tasso fisso (minimo 3%) per un importo complessivo fino a un massimo di 300 milioni di euro. Tutte le caratteristiche, nonché punti forti e punti deboli sono riassunti in questa scheda per comodità di chi ci legge.
Denominazione |
Ivs Group Tf Ot26 Call Eur |
Isin |
XS2049317808 |
Cedola |
Tasso fisso minimo cedola 3%. Non sono specificate le variabili in presenza delle quali il tasso di interesse potrebbe essere incrementato: di solito dipendono dal successo della raccolta |
Tipo sottoscrizione |
Direttamente sul Mot con decorrenza dal 30/09/2019 e fino all’11/10/2019 (inclusi), salvo chiusura anticipata, proroga o posticipo |
Data godimento |
18/10/2019 |
Possibile rimborso anticipato |
Sì |
Data scadenza ed esercizio call |
18/10/2026, eccetto rimborso anticipato dall’84° mese dalla data di godimento alle seguenti condizioni: ● dal 18 ottobre 2022 a 101,5 ● dal 18 ottobre 2023 a 100,75 ● dal 18 ottobre 2024 a 100,375 ●dal 18 ottobre 2025 e successivamente a 100 |
Importo previsto |
Da 250 a 300 milioni di euro |
Taglio |
1.000 euro |
Mercato quotazione sul secondario |
Mot |
Data pagamento cedole |
Annuale (18 ottobre) |
Pregi |
1) Il taglio 1.000, quasi una rarità nel contesto dell’euro, per colpa di regolatori ormai asserviti agli interessi di forti lobbies 2) L’acquisto diretto sul Mot in fase di sottoscrizione 3) Un tasso minimo soddisfacente e forse leggermente incrementabile 4) Le probabilità che il titolo scambi adeguatamente sul secondario con ridotti spread 5) Reddito netto 2018 della società positivo e pari a 23,2 milioni di euro 6) Ricavi stabilmente in crescita negli ultimi anni grazie a varie acquisizioni 7) Da febbraio 2019 Ivs ha avviato una collaborazione con la società di pagamenti Alipay, del gruppo cinese Alibaba, atta a diffondere l’utilizzo di nuove applicazioni di pagamento sulla propria rete di distributori |
Difetti |
1) Un prospetto di emissione molto complesso in alcuni dettagli. E’ in inglese e pur dopo un’attenta lettura solleva alcuni punti interrogativi 2) L’intero importo è destinato al rimborso anticipato dell’emissione 2022 appena richiamata 3) Quel minimo 3% di tasso fisso lascia aperte varie eventualità su cui già si sta speculando 4) Il business della società è facilmente replicabile da nuovi concorrenti 5) La debolezza dell’azione dal 2018 in poi 6) I debiti finanziari del gruppo assommano a 281 milioni di euro e tendono ad ampliarsi con il passare degli anni |
In sintesi – La società è in crescita ma i debiti finanziari pure: è questo l’aspetto più significativo correlato all’esordio del nuovo bond Ivs, il cui scopo è di consentire il rimborso del bond 2022 (Isin XS1308021846), che a sua volta era subentrato al 7,125% scadenza 2020 (Isin XS0911441409), richiamato nel 2016. Una lunga catena che si adatta a fasi di business in sviluppo e di tassi in decrescita. Altrimenti…