Vivere alla giornata. E' una cosa che alcuni detestano perché puntano a costruire le cose "mano a mano", altri invece fanno proprie le filosofie orientali incentrate sull' hic et nunc: qui e ora. Nel trading e nella vita credo di appartenere più alla seconda categoria (per certe cose ma sicuramente non per tutte purtroppo): faccio ciò che mi piace adesso senza rimandarlo troppo nel tempo. Alle volte scherzando dico che non so se ci sono fra un'ora figuriamoci fra un anno! Questo approccio mi è servito molto nel trading, anche se agli albori ero l'esatto contrario e cercavo di avere una view di più lungo respiro. Nel trading "vivere l'ora, l'adesso" significa tendenzialmente resettare la testa in ogni operazione, come se nulla (di buono o di cattivo) fosse accaduto nel passato e come se le aspettative di successo fossero sempre improntate alla positività. In altri termini è come se provassi stupore e meraviglia tutte le volte che faccio "clic", avendo dimenticato tutte le volte che ho sbagliato (e sono centinaia, credetemi) ma provando sempre lo stesso entusiasmo e la stessa emozione della prima volta. Proprio come quando i bambini passano da un gioco ad un altro e tutto è entusiasmante e nuovo in ogni momento, in ogni istante. Il venerdì spesso mi capita di sentire persone che esclamano "non vedevo l'ora che arrivasse il fine settimana" e tra me e me penso "io invece non vedo l'ora che arrivi lunedì". E la cosa buffa a cui penso tutte le mattine che mi reco in ufficio è che ricordo i miei colleghi quarantenni quando lavoravo in banca: "vedrai alla nostra età quanto sarai stufo !". A distanza di vent'anni, adesso che ho la loro età, continuo ad entusiasmarmi tutte le mattine allo stesso modo di allora o forse più, visto che sono "libero", e ad annoiarmi solo quando (raramente) non vedo nulla di particolare sul mercato. Se non altro mi sono divertito per otto ore al giorno per vent'anni e non è poco.
Quello di questi giorni è un mercato che si adatta molto a chi ha sposato l'hic et nunc perché, come scriveva Lorenzo il Magnifico,
Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
L'incertezza e la confusione continuano a regnare sovrane sul mercato, tra dazi sì il lunedì e dazi no il martedì, proclami di non dialogo tra USA e CINA il mercoledì poi smentiti il giovedì, governi che nasceranno ad Agosto e che forse moriranno già all'inizio di settembre. Non vorrei essere nei panni di una persona che ama la progettualità !
Nel pomeriggio di ieri (venerdì) il mercato ha ritracciato velocemente in seguito alle (ennesime) dichiarazioni a mercato aperto da parte dell' On. Di Maio. Il target di breve che avevo indicato in area 21580 punti è stato lambito fino a 21558,77 punti e si può considerare raggiunto. La prossima settimana si preannuncia molto importante. Come ho accennato nel mio ultimo articolo di giovedì ci saranno infatti le elezioni in Sassonia e Brandeburgo dove è favorito il partito euroscettico ADF (Alternative für Deutschland). Nel nostro paese invece si aspettano novità dal fronte politico in virtù dei tempi stretti per la risoluzione della crisi di governo.
Come indicato nel grafico daily il nostro indice si trova al momento in un canale ascendente di breve termine, che trova come supporto principale l'area dei 21050 punti, molto vicina al livello psicologico di 21000. Bisognerà seguire l'evoluzione delle dichiarazioni per poter avere le idee un pò più chiare sul proseguimento o meno di correzioni che, allo stato attuale e dal mio punto di vista, sono comunque salutari per il mercato che acquista così un pò di breath in più, a condizione però che non siano troppo profonde (perdita percentuale molto forte in un solo giorno ad esempio, come accaduto nel mese di luglio).
Visto che lunedì l'attenzione degli operatori sarà incentrata sul mercato tedesco, proviamo a vedere come si presenta.
INDICE DAX
Nella seduta di venerdì l'indice ha trovato la forza per rompere la forte resistenza statica collocata a 11860 punti circa. Graficamente sembra un testa e spalle rovesciato, ma come ribadisco sempre non opero sulla base delle figure di analisi tecnica, ma mi limito solo ad osservarle. Che si tratti o meno di un potenziale falso breakout lo capiremo solo lunedì. Iniziamo però col dire che sarebbe un brutto segnale un eventuale rientro sotto il livello indicato. Al rialzo si potrebbe puntare alla chiusura del gap a 12130 punti circa.
NASDAQ COMPOSITE
L'indice Nasdaq Composite si presenta molto più caotico e "confusionario". Molto probabilmente l'indecisione è dovuta ai continui cambiamenti di rotta e dichiarazioni varie tra Stati Uniti e Cina e questo fattore è ben evidente dai continui gap, rialzisti e ribassisti. Del resto quando dormono gli americani sono svegli i cinesi e viceversa. I corsi sono imbrigliati in un rettangolo(NE) che ha come estremo superiore gli 8090 punti e come estremo inferiore i 7700 punti. Naturalmente una rottura confermata in chiusura della parte alta proietterebbe "teoricamente" l'indice verso nuovi massimi storici a 8340 punti.
IN WATCHLIST
BMPS
Nel primo articolo pubblicato giovedì (https://www.lombardreport.com/2019/8/29/un-piccolo-update/) ho scritto che avrei aggiunto il titolo Banca Montepaschi alla mia watchlist e così è stato. Il forte flusso in acquisto durante tutta la giornata di giovedì ha infatti pernesso un allungo dei corsi fino ad un massimo di 1.617 (contro il close della seduta precedente a 1.524), permettendo addirittura una chiusura per eccesso di rialzo a cui è seguito un progressivo indebolimento, fino ad un vero e proprio crollo nel finale di seduta. E qui si torna al punto di partenza: se si sale per possibili e probabili sintonie col nuovo esecutivo (mia ipotesi di partenza), si scenderà qualora quell'esecutivo non venisse alla luce (On. Di Maio che parla nel pomeriggio usando il condizionale sulla formazione del nuovo esecutivo e ribadendo, cito testualmente, "altrimenti sarà meglio tornare al voto e aggiungo il prima possibile"). Come dico e scrivo sempre, la mia operatività va alla ricerca di opportunità tendenzialmente di breve periodo, magari solo per qualche punto percentuale. Un rialzo del 5-6% in poche ore non va mai lasciato sul campo di battaglia, dopo le ore che si sono passate ad analizzare centinaia di titoli (e poi "loro" lo chiamano gioco dico io...).
GAMENET
Il titolo, molto ben comprato nell'ultimo periodo, si è improvvisamente indebolito sul finale di venerdì. Sul daily si è appoggiato millimetricamente a due trendlines: una è quella rotta a metà agosto con una forte accelerazione alla ricerca dei massimi storici, prima resistenza ed ora supporto; l'altra è invece quella ottenuta unendo i minimi di fine luglio con quelli relativi di metà agosto. A questo punto ritengo importante che il titolo non scenda sotto i 9.70 euro (minimo di venerdì a 9.72), altrimenti rientrerebbe nel canale con inclinazione meno ripida, sempre e comunque supportile, ma con punti di ingresso a basso rischio decisamente più bassi (area 9.30 euro ad esempio, a seconda della velocità di discesa naturalmente). Plottando un grafico a 60 minuti notiamo infatti come il movimento di accelerazione sia avvenuto proprio con la rottura di 9.30 euro accompagnata da volumi costanti in acquisto.
Buon fine settimana a tutti.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)