Riprendiamo e aggiorniamo l’analisi del 12 luglio “Il Palladio respinto dai massimi”.
Come indicato nell’analisi citata, dopo il test dei massimi di marzo a ridosso di 134, livello superato marginalmente nella seduta dì giovedì 11 luglio, il Palladio non ha avuto la forza di superare al primo attacco una resistenza così significativa, per di più dopo il rally del 24% registrato dai minimi del 9 maggio, e ha effettuato una correzione verso il valido supporto in area 117-118. Nelle ultime settimane il palladio è stato l'unico metallo prezioso a non beneficiare dei flussi in acquisto verso il comparto, tornato nuovamente di grande interesse da parte degli investitori, vista l'elevata volatiltà che caratterizza il mercato azionario ed i rendimenti compressi verso e sotto lo zero dalle politiche monetarie ultra-espansive delle Banche Centrali.
Negli ultimi giorni, tuttavia, sembrano volere tornare nuovamente gli acquisti.
Considerando che il trend dominante del palladio rimane stabilmente rialzista, è opportuno mantenere eventuali acquisti effettuati durante la recente fase di debolezza. Con riferimento all'Etc quotato su Borsa italiana con ticker PHPD (PC: 123,53), l'impostazione rimane rialzista fintantoché le quotazioni si mantengono al di sopra di 120, con possibili risalite verso quota 129. Il superamento di tale resistenza riproporrebbe il test dei picchi del 10-11 luglio a ridosso di 134,50: il superamento dei massimi farebbe poi entrare il metallo prezioso in un territorio vergine, con difficoltà ad individuare dei nuovi target precisi al rialzo. Un primo obiettivo al superamento di 135 - al momento ancora prematuro - potrebbe comunque essere individuato a ridosso di quota 150.
Il tono si indebolirebbe nuovamente su ridisce al di sotto di 120 ma solo la perforazione di 118 fornirebbe un segnale ribassista, eventualità al momento poco probabile.
Si ricorda che il palladio è particolarmente volatile - è il più volatile dei metalli preziosi - ed è quindi opportuno entrare con controvalori percentualmente ridotti rispetto al totale del proprio portafoglio investimenti.
I volumi, ancorché contenuti, paiono comunque adeguati per un’operatività di trading di alcune settimane o, ancora meglio, per un’asset allocation tattica di alcuni mesi.
Quindi, oltre all’Oro, all'Argento e al Platino, un po’ di Palladio in portafoglio non guasta...sulle altre materie prime, con poche eccezioni (come il Nickel), il tono al momento appare debole e mancano ancora segnali convincenti di possibili inversioni al rialzo su orizzonti strategici: molto noise ma poco trend.
Sospendiamo la rubrìca per una pausa di ferie di alcune settimane..cari lettori auguri di buone ferie per chi deve ancora farle e a risentirci su Lombard report nel mese di settembre!
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)