Non si arresta la discesa dei rendimenti nell’area Euro, con i mercati mossi alla caccia all’ultimo rendimento rimasto dopo le parole di BCE e FED. Solo la nostra povera Italia continua a vedere livelli di spread fuori dal mondo e quindi rendimenti dei governativi a livelli assurdi. Soprattutto in questo momento e a confronto con altri Paesi che hanno avuto – e anno ancora – problemi ben più seri di quelli di casa nostra.
E così, per citare due casi, Portogallo e Grecia (sì, Grecia, avete letto bene…) registrano performance da record in termini di calo dei rendimenti con lo spread tra titoli italiani e greci che sprofonda ad appena 30 bps. Infatti, i rendimenti dei bond di Grecia e Portogallo registrano i minimi storici, con costi sul debito così bassi mai sperimentati prima d’ora.
Non a caso sui mercati si sta diffondendo l’abitudine a definire Spagna e Portogallo Paesi “semi-core”, tanto da rendere ormai ridicolo parlare di Paesi “periferici” visto che ci siamo rimasti solo noi e la Grecia.
Due giorni fa il Portogallo ha emesso bond a 10 e 15 anni per un valore di 625 Mln Euro ciascuno, toccando il record sui rendimenti, con i decennali collocati allo 0,639% e quelli a quindici anni collocati all’1,052%. Di notevole portata anche l’exploit dei bond ellenici, con il decennale che oggi offre solamente il 2,67%, cioè come dicevamo appena 30 bps in più rispetto a un Btp di pari durata. Si pensi che solo ad inizio anno i titoli greci rendevano ancora intorno al 4,40% (160 bps in più dei nostri), e quindi lo spread in pochissimo tempo si è ristretto di oltre l’80%. Roba da matti.
E così, non si ferma la discesa dei rendimenti nell’area Euro, cui di fatto tutti i Paesi stanno contribuendo a parte noi. Infatti, passando alle nostre analisi, con la nostra consueta lettura del mercato obbligazionario attraverso la ZC-Yield Curve, registriamo questa settimana rendimenti impliciti ancora in discesa rispetto alla scorsa rilevazione, con il tratto a lunga che è ora ormai di appena un soffio sopra lo 0,80% anche per le scadenze 2049; sulla scadenza a 10 anni siamo ora appena allo 0,25%, con una curva che è sempre più piatta. Scendono anche i forward su Euribor 6 mesi che sul tratto a lunga ora vanno in area 1,27%, mentre sono ormai fermi sul tratto a breve.
Ulteriore apprezzamento del Bund superstar, con rendimenti conseguentemente ai nuovi minimi storici. Il decennale tedesco si mantiene quindi ben saldo in territorio ampiamente negativo (-0,26% di rendimento attuale contro -0,23% della scorsa rilevazione), la Francia va allo 0,09% e l’Irlanda va a 0,30%. Scendono naturalmente anche i rendimenti di Spagna, Portogallo e modo davvero marginale anche quelli dei nostri Btp. E così abbiamo il Btp a 2,35% di rendimento, mentre il Portogallo va a 0,61% e la Spagna va allo 0,51%. A livello di spread Vs Bund abbiamo Portogallo, Spagna e Italia rispettivamente a 87 bps, 77 bps e 260 bps.
Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei benchmark decennali dei principali mercati nessuna variazione di rilievo rispetto a quanto osserviamo ormai da diverse settimane a questa parte, con il modello Trendycator stabilmente impostato. Sempre SHORT sull’area UK, con il Gilt che rimane sotto area 0,90% nonostante il rimbalzo dai minimi; sull’area BUND il rendimento rimane saldamente negativi ben sotto area -0,20%. Anche sul Btp Trendycator sempre SHORT nonostante con rendimenti che si portano sotto area 2,50%. Sfondone dei rendimenti USA che, sulle attese del taglio dei tassi FED, arriva a lambire area 2,00% per poi rimbalzare e consolidare in area 2,10% con Trendycator sempre SHORT.
Il bond della settimana
Il bond HY che analizziamo oggi è un tasso fisso della Homann Holzwerkstoffe, azienda tedesca operante nel settore della produzione di pannelli in fibra di legno. L’azienda ha una lunga storia familiare ed è oggi gestita dalla quarta generazione dell’imprenditore che la fondò nel lontano 1876. Homann Holzwerkstoffe è uno dei principali produttori di pannelli in fibra di legno nell'industria europea ed è specializzata nella produzione e nella vendita di prodotti altamente raffinati, con fibra a media densità (MDF) e fibra ad alta densità (HDF) per forniture di mobili, porte, rivestimenti e industria automobilistica in tutta Europa. Anche la distribuzione a livello internazionale dei prodotti è gestita in modo centralizzato dalla sede dell’azienda e la produzione avviene, oltre che in madrepatria, anche in due stabilimenti in Polonia.
Il bond analizzato è un tasso fisso, collocato a 100,00 a giugno 2017, ISIN DE000A2E4NW7, corrisponde una cedola annua del 5,25% pagata annualmente. Emesso per un ammontare di 25 Mln Euro, rimborso previsto in unica soluzione alla pari il 14.06.2022. Il bond è negoziabile su OTC per importi minimi di 1.000 Euro.
ATTENZIONE: si rammenta che i bond High Yield hanno un rischio spesso non trascurabile in termini di Credit Risk, per cui non sono da considerarsi come suggerimenti operativi, bensì come mere segnalazioni che non saranno poi seguite in modo organico. Pertanto chi decidesse di prendere spunto da tali segnalazioni dovrà poi seguire in via autonoma l’andamento del titolo e le eventuali notizie relative all’emittente, controllando con frequenza il mercato.