Gentilissimi lettori ben ritrovati dopo la breve pausa pasquale, con in mercati che hanno proseguito la loro salita indisturbati, sino a ieri. Il nostro portafoglio continua a volare e polverizza il precedente massimo storico portandosi su nuove vette, ma andiamo con ordine.
Ieri i mercati hanno preso una bella doccia fredda, dopo che all’improvviso Trump ha nuovamente minacciato di alzare i dazi contro la Cina. Torna quindi lo spettro della guerra commerciale tra USA e Cina con potenziali dazi su oltre 500 Mld USD di beni cinesi.
Naturale che i mercati abbiano preso una batosta in apertura, poi recuperata parzialmente in chiusura. Il mercato che ha sofferto maggiormente è stato quello cinese anche perché Trump è stato ben attento a menzionare nelle sue minacce esplicite ben oltre 300 Mld USD di prodotti cinesi che ad oggi sono esenti da imposte e che invece sarebbero colpiti da una stangata del 25%.
E così botta per il petrolio e tutti gli asset di rischio, poiché è evidente che una guerra commerciale sarebbe ulteriormente depressiva per un’economia che già è in rallentamento come sappiamo dai dati macro usciti nelle settimane scorse a cui hanno fatto seguito i netti cambi di rotta di FED e BCE.
Più stabile il comparto obbligazionario, con rendimenti poco mossi e alcuni “porti sicuri” come Bund e bond in yen in spolvero. Infatti sia la carta tedesca sia lo yen sono considerati un rifugio in tempi di tensioni sui mercati e anche questa volta il copione è stato rispettato. A livello di spread siamo sostanzialmente stabili, con i periferici area Euro che hanno di fatto mantenuto le posizioni.
Infine l’oro, che nonostante i rischi potenziali non si sta apprezzando più di tanto, ma questo anche perché attualmente il dollaro USA è mediamente forte contro le altre principali valute. In sostanza, siamo forse entrati in una nuova fase dei mercati che prendono a pretesto le sparate di Trump per avviare una correzione?
Tutto è possibile come sappiamo, e come sappiamo lo scopriremo un pezzo alla volta man mano che gli eventi si dispiegano sui mercati. Di certo a livello statistico/stagionale siamo avviati nel periodo meno propizio per mercati toro, per cui la prudenza è quasi d’obbligo.
Per ciò che concerne il nostro portafoglio si continua a volare, registrando un nuovo e ulteriore massimo storico, il terzo consecutivo in un solo mese. Ai prezzi correnti di mercato il NAV è oggi pari a 113,67 ed esprime un progresso del 2,75% da inizio anno e un progresso del 4,44% dai minimi di novembre.
La progressione in questo mese è stata davvero impressionante con il NAV che ha visto i 113,37 a inizio aprile, 113,48 a metà mese e 113,67 appunto oggi. Nonostante la liquidità abbondante che sonnecchia al sicuro (ma ovviamente non contribuisce alla crescita del NAV) la salita è costante e questo la dice lunga sulla bontà degli asset inseriti in portafoglio.
Ora vediamo come si sviluppano queste nuove tensioni sui mercati e vedremo naturalmente di agire di conseguenza.
Portafoglio come di consueto aggiornato nell’apposita sezione.