Mercato obbligazionario: ulteriore crollo dei rendimenti


Con la chiusura della tornata elettorale europea si sono aperti nuovi potenziali scenari, e i mercati sono ora in cerca del loro nuovo “equilibrio” anche se la tendenza pare abbastanza chiara. Non di meno, iniziano a vedersi anche le prime conseguenze al voto che ha pur non avendo stupito ha portato con sé forse qualche sorpresa. In Europa di fatto i partiti euroscettici non hanno avuto la meglio e anche se gli europeisti non sono andati proprio a gonfie vele hanno di fatto mantenuto il presidio.

In Italia botto della Lega e da Bruxelles non si fanno pregare e ripartono istantaneamente con le minacce e le ritorsioni verso il nostro Paese. Una sorta di guerra preventiva, per creare tensione e paura al fine di destabilizzare il nostro esecutivo, cosa che potrebbe anche funzionare. Infatti, senza che nulla di nuovo si aggiungesse a quanto già si sapeva sui nostri conti pubblici, pare che sia in arrivo una sanzione per debito pubblico eccessivo.

Si vocifera di una sanzione intorno ai 3,5 Mld Euro e ovviamente lo spread non poteva che decollare di fronte a queste indiscrezioni, ed è lecito oltre che logico domandarsi se tutto ciò abbia un senso. Anche in ragione del fatto che sarebbe la prima volta nella storia dell’UE l’eventualità – mai concretizzatasi contro uno stato membro – di una vera e propria sanzione. Naturale che il segnale lanciato ai mercati finanziari è decisamente negativo, ed è lo scopo con cui la Commissione ha deciso di far trapelare tale indiscrezione.

Ora, poiché questo ha implicazioni solo per l’Italia, e quindi solo il nostro spread si è mosso al rialzo, i rendimenti area Euro a livello globale sono ulteriormente crollati; infatti passando alle nostre analisi, con la nostra consueta lettura del mercato obbligazionario attraverso la ZC-Yield Curve, registriamo questa settimana rendimenti impliciti in decisa contrazione rispetto alla scorsa rilevazione, con il tratto a lunga che non riesce a raggiungere area 1,00% nemmeno a partire dalle scadenze 2049; sulla scadenza a 10 anni sprofondiamo in area 0,36%. Curva sempre più piatta, di conseguenza. Si adeguano a questi movimenti anche i forward su Euribor 6 mesi che sul tratto a lunga affondano e vanno ben sotto area 1,50%, mentre rimangono sostanzialmente stabili sul tratto a breve.


Il Bund, naturalmente vista la situazione, prosegue la sua cavalcata essendo percepito come bene rifugio e vede i suoi rendimenti scendere più degli altri e quindi gli spread tendono ad allargarsi. Il decennale tedesco aggiorna i nuovi minimi del 2019 e si mantiene saldamente in territorio negativo (-0,16% attuale contro -0,10% della scorsa rilevazione), la Francia va allo 0,24% e l’Irlanda va a 0,45%. Scendono anche i rendimenti di Spagna e Portogallo, mentre il nostro Btp rimane di fatto stabile in area 2,60% di rendimento, mentre il Portogallo va a 0,85% e la Spagna va allo 0,74%. A livello di spread Vs Bund abbiamo Portogallo, Spagna e Italia rispettivamente a 102 bps, 91 bps e 278 bps.

Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei benchmark decennali dei principali mercati si conferma la tendenza ormai espressa dai mercati sin dall’inizio del 2019. Si mantiene SHORT infatti l’area UK, con il Gilt che sfonda sotto area 1,00%; sull’area BUND il Trendycator rimane saldamente SHORT e il rendimento vede i nuovi minimi di questo 2019 e si porta a -0,16%. Sul Btp Trendycator confermato SHORT nonostante le continue pressioni sul nostro debito che portano i rendimenti verso area 2,70%. Riprendono il ribasso anche i rendimenti USA con Trendycator sempre SHORT e decennale ora verso area 2,20% di rendimento, nuovo minimo del 2019.

Il bond della settimana
Il bond HY che analizziamo oggi è un tasso fisso della LifeJack AG, società che gestisce una piattaforma online che fornisce prodotti di assicurazione sulla vita. L’azienda è stata fondata nel 2007 e ha sede in Germania.

Il bond analizzato è un tasso fisso, collocato a 100,00 ad aprile 2017, ISIN DE000A2E4NU1, corrisponde una cedola annua del 5,15% pagata annualmente. Emesso per un ammontare di appena 5 Mln Euro, rimborso previsto in unica soluzione alla pari il 10.04.2021. Il bond è negoziabile su OTC per importi minimi di 1.000 Euro.


ATTENZIONE: si rammenta che i bond High Yield hanno un rischio spesso non trascurabile in termini di Credit Risk, per cui non sono da considerarsi come suggerimenti operativi, bensì come mere segnalazioni che non saranno poi seguite in modo organico. Pertanto chi decidesse di prendere spunto da tali segnalazioni dovrà poi seguire in via autonoma l’andamento del titolo e le eventuali notizie relative all’emittente, controllando con frequenza il mercato.