Seconda puntata delle emissioni in euro di tipo Tier 2 della banca milanese. Garantito un “floor” appunto del 3%. E se in futuro i tassi Bce aumentassero lo spread del 2,25% sarebbe proprio una bella “sorpresa”.
Cedole & dividendi
Dopo la prima Mediobanca Tier 2 analizzata ieri eccone una seconda (e non è finita!). Prima di analizzarla occorre ricordare che le subordinate di tale tipo comportano “per l’investitore il rischio che, in caso di liquidazione o procedure concorsuali dell’emittente, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti rimborsati prima delle obbligazioni subordinate e che pertanto lo stesso possa conseguire a scadenza perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito non subordinati. Inoltre in caso di default, ovvero del cosiddetto ‘baiil in”, presentano un rischio di mancato rimborso maggiore rispetto a quello di titoli obbligazionari senior dello stesso emittente e aventi le medesime caratteristiche”
In parole semplici – al di là del burocratese bancario – se Mediobanca dovesse fallire o andare in default il capitale non sarebbe garantito. Tutto è possibile al mondo e quindi anche che ciò accada ma le probabilità appaiono realisticamente minime.
Ricordato questo – per onestà nei confronti dei Lettori – ecco le caratteristiche della seconda Tier 2 dell’istituto di Piazzetta Cuccia.
Emittente |
Mediobanca |
Rating emittente |
BBB |
Denominazione |
Valore Tv Floor Subt2 St25eur |
Isin |
IT0005127508 |
Valuta |
Eur |
Tipologia |
Subordinata Tier 2 |
Struttura |
Tasso variabile indicizzato Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread su base annua del 2,25% ma con un minimo garantito pari al 3,0% |
Cedola in corso |
3% |
Data emissione |
10/9/2015 |
Data scadenza |
10/9/2025 |
Eventuale “call” |
Sì (vedasi clausola rimborso anticipato) |
Importo globale |
200 milioni euro |
Taglio minimo |
1.000 euro |
Periodicità pagamento cedole |
Trimestrale |
Quotazione attuale |
103 euro |
Rendimento lordo |
2,45% |
Aliquota fiscale |
26% |
Liquidità |
Elevata |
Mercato di quotazione |
Mot |
Analisi grafica |
Trend rialzista da ottobre 2018 |
Rischio tassi (duration) |
No |
Rischio cambio |
No |
Rischio liquidità |
No |
Rischio volatilità |
Sì |
Classe di rischio (1) |
3 |
Classe di redditività (1) |
3 |
Prezzo acquisto consigliato |
Fra 100 e 101 |
Punti forti |
Liquidità, cedola minima e lo spread del 2,25% in presenza di un consistente rialzo dell’Euribor |
Punto debole |
La subordinazione ma non si può avere tutto! |
A chi si rivolge |
Investitore che non voglia diversificare nelle valute e che sappia essere paziente in attesa di una sempre possibile correzione del prezzo ma anche di un futuro (anche se lontano) rialzo dell’Euribor |
- (1) Da 1 (rischio o rendimento molto basso) a 6 (rischio o rendimento molto alto).
Clausola di rimborso anticipato come riportato sul prospetto di emissione
Qualora le obbligazioni, ai sensi della disciplina pro tempore vigente dovessero subire una variazione della classificazione regolamentare che possa comportarne l’esclusione dai fondi propri (patrimonio di vigilanza) dell’emittente oppure una riclassificazione come fondi propri dell’emittente di qualità inferiore (“evento regolamentare”), l’emittente - previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dell’autorità competente - si riserva il diritto di procedere al rimborso anticipato delle obbligazioni alla prima data di pagamento Interessi variabili successiva a tale evento regolamentare. In caso di rimborso anticipato, ai portatori delle obbligazioni sarà corrisposto un importo di rimborso anticipato pari al 100% del valore nominale, quindi pari a euro 1.000 per ciascuna obbligazione detenuta. Nell’ipotesi in cui l’emittente si avvalga della facoltà di rimborso anticipato, ne darà notizia ai portatori mediante comunicazione pubblicata sul sito internet www.mediobanca.it, con preavviso non inferiore a 10 giorni lavorativi, da computarsi secondo il calendario di Borsa Italiana S.p.A., e la comunicazione di cui sopra sarà altresì trasmessa a Borsa Italiana S.p.A.
In sintesi – Questa seconda Mediobanca subordinata ha una struttura più semplice rispetto alla precedente e garantisce un rendimento lordo effettivo maggiore (2,45% contro 1,24%), con un potenziale riadeguamento alla cedola minima del 3% in presenza di ulteriori affaticamenti dei mercati obbligazionari legati soprattutto a tensioni sul debito nazionale.