Azione Intercept


Non pensavamo di dover enumerare i vantaggi di talune molecole che parecchie compagnie farmaceutiche stanno approfondendo in USA per specifiche cure, anche se il Lombardreport.com può contare tra i suoi collaboratori anche un luminare della medicina che ci ha spesso assistito in passato. Un medico di chiara fama che teneva anche una nota rubrica su uno dei più diffusi settimanali italiani.

Vogliamo parlare di steatoepatite non alcolica o NASH in inglese e la versione meno grave o malattia da steatosi epatica non alcolica o NAFLD, una malattia che colpisce centinaia di migliaia di persone. Parecchie compagnie quotate a NY stanno investigando sulle cure migliori. Si tratta di un colossale mercato che dovrebbe raggiungere i 18 miliardi di dollari nel 2026. Un mercato che attualmente non offre cure. Una valanga di persone, anche molto giovani, ne soffrono con il rischio che questo "fegato grasso" degeneri in cirrosi e anche tumore.

Seekingalpha.com ha espresso il suo parere pochi giorni fa in un lungo articolo ( https://seekingalpha.com/samw/article/4255207-nash-powerhouse-will-come-top ) cui rimandiamo i medici ed i lettori interessati.

Noi ci limitiamo a riassumere le compagnie consigliate ed a commentare.

La prima scelta obbligata è azione Intercept (ICPT), un colosso da 2,5 miliardi di dollari controllato per un quarto del capitale da mani italiane (Genextra, Francesco Micheli con altre 215 istituzioni finanziarie come da sito Nasdaq che hanno complessivamente il 70% del capitale). L'azione oscilla da molti mesi con regolarità da 80 a 120 dollari. Ora è nuovamente scesa sotto i 90 dollari di riflesso alla svendita di società farmaceutiche che ha caratterizzato le scorse settimane. La sua molecola, OCA (obeticholic acid) sembra funzionare anche se aumenta il prurito dei malati e su queste reazioni secondarie, ma importanti, stanno cercando di intervenire. Target molto elevati, sopra 120/130 con punte ben più alte. Azione molto seguita dagli analisti. Quindi le analisi sono spesso aggiornate.

Un'altra promettente compagnia è azione Madrigal Pharmaceuticals (MDGL) con ottimi dati anche perché la sua molecola, oltre che contro NASH, provoca(sembra) una riduzione del colesterolo LDL o colesterolo cattivo.

Queste due sono le società consigliate maggiormente.

Altre sono promesse con molecole alle primissime sperimentazioni, come azione Viking Therapeutics (VKTX o Conatus). Quest'utima azione è stata sulle montagne russe recentemente, prima di cadere nella polvere.

Il mercato NASH è talmente promettente, ed al momento senza risposte alle disperate richieste dei malati, che merita attenzione. Sono ovviamente investimenti ad ALTO rischio, non certo per piccoli investitori, ma per persone che ne conoscono i limiti.

Le oscillazioni sul Nasdaq dei valori biofarmaceutici sono esse stesse motivo di mal di cuore. Forse ricordate che anni fa avevamo parlato di azione Sorrento Therapeutics (non opera su NASH) attorno a 6 dollari. Scese poi in un biennio fino a 2 dollari in una settimana, in marzo sono balzate a 6,5 dollari, poi scese a 4 US$, rimbalzate a 5 US$, tornate a 4 US$.Tutto questo senza che ci fosse un comunicato esauriente che ne giustificasse i movimenti! Rimane sul mercato il target price fissato da due analisti ad oltre 20 dollari... Storia analoga anni fa per azione Newron Pharmaceuticals di Bresso, quotata in Svizzera, fortunatamente cavalcata mentre saliva da 9 a 20 Franchi Svizzeri e poi venduta... per vederla poi toccare 34 FS prima di uno spaventoso crack a 8 FS... mentre il target di azione Newron Pharmaceuticals è ancora attorno a 30 FS. Ovvio che se le molecole su cui lavorano funzionano... vedramo quote elevatissime. Se invece fanno fiasco, come spessissimo accade, torneranno sui minimi. Consideriamo queste azioni biglietti della lotteria, da trattare come tali e senza rimpianto se si azzerano.

Ma chi ama il rischio può valutarne le potenzialità. Noi non le immettiamo nel portafoglio ma ci limitiamo a riportare il consiglio di un serio report. Voi sceglierete sulla base della vostra propensione al rischio.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)