SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. ESCE OGNI INIZIO SETTIMANA.
IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>)
CONSIGLIAMO DI SEGUIRE IN PAPER TRADING LE OPERAZIONI PER QUALCHE SETTIMANA PRIMA DI APPLICARLE.
Ulteriore settimana di rialzi a Wall Street, oramai manca veramente poco (tra l’1,6% ed il 2%) al test dei massimi storici per i tre più importanti indici statunitensi.
Ma quello che ci preme sottolineare è l’incertezza “adrenalinica” di quello che succederà dopo visto il territorio “vergine” che andremo ad esplorare ed analizzare.
Inutile fare previsioni, e poi non è nostro mestiere la chiaroveggenza, ma gli scenari sono tutti e tre aperti.
Vedremo chi avrà ragione tra Jerome Powell ed i membri della FED, che in base all’andamento futuro dei dati macroeconomici a stelle e strisce, sono pronti a tenere fermi i tassi per un periodo più lungo del previsto e ad attuare un pacchetto di stimoli all’economia, dando così continuità al rialzo dei corsi azionari;
oppure la politica di Donald Trump che vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca continuando a sostenere come prima cosa l’assoluta forza del dollaro ma anche un’economia in continua espansione derivante non solo dal consumo interno ma soprattutto dal commercio con l’estero e ciò potrebbe configurarsi come una lateralizzazione dei mercati in attesa di una preponderanza di uno dei due fattori appena descritti;
o, infine, la politica delle dichiarazioni “fuorvianti” come quelle uscite in settimana da alti esponenti di due colossi della finanza mondiale come Morgan Stanley e Goldman Sachs che all’unisono hanno detto che “non si vedono nubi all’orizzonte” e che “ i mercati azionari continueranno a salire vista anche la propensione della FED ad intervenire”, situazione che, a chi ha qualche anno di conoscenza dei mercati alle spalle, porta a prevedere un ribasso accentuato dei mercati.
A breve la sentenza !
Diamo ora “un po' di numeri” dei principali mercati USA ad iniziare dall’indice con la migliore performance settimanale, il NASDAQ100, che chiudendo venerdì scorso contrattazioni a 7579 guadagna il +2,71% rispetto alla chiusura della settimana precedente e si porta ad appena un -1,61% dal proprio massimo storico del 01-10-2018, a seguire l’indice S&P500 che chiude a 2892,74 guadagnando il + 2,05% settimanale ad appena il -1,69% dal proprio massimo storico fatto registrare il 21-09-2018 ed infine l’indice DOW JONES che chiude a 26425 guadagnando il + 1,91% settimanale, portandosi ad un –2,0% dal proprio massimo storico del 03-10-2018.
Di seguito i relativi grafici:
I mercati, come dicevamo, non si stanno facendo influenzare dalle dichiarazioni di Donald Trump che se da un lato non manca occasione di attaccare la politica monetaria della FED, dichiarando ai giornalisti post uscita dati sull’occupazione (che analizzeremo in seguito): "nonostante l'azione distruttiva della Fed, l'economia è molto forte e non c'è inflazione” indicando la via alla banca centrale “che dovrebbe tagliare i tassi e fermare la riduzione del bilancio"; dall’altra cerca di portare serenità sui mercati affermando che sono sempre più i passi in avanti nel negoziato tra Cina e Stati e che si stanno creando i presupposti per un “monumentale” accordo tra i due Paesi. Qualche ora dopo, l’agenzia stampa della Cina, Xinhua, ha riferito che il presidente Xi Jinping chiede a Trump di stringere i tempi sul negoziato. La stessa agenzia ha scritto che il vice premier cinese Liu He, il capo della delegazione cinese alla trattativa, è molto soddisfatto del lavoro svolto nell’ultimo round del negoziato.
Diamo ora uno sguardo ai più importanti dati macroeconomici usciti in settimana ad iniziare dall'indice ISM sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende manifatturiere che in marzo sale a 55,3, da 54,2 di febbraio: il consensus stimava 54,5.
La spesa edilizia, in febbraio, registra un incremento dell'1,0%, contro il calo dello 0,2% atteso, ma con un gennaio rivisto a +2,5%.
Mentre le vendite al dettaglio di febbraio hanno deluso le attese che puntavano a un modesto progresso (control group -0.3% vs +0.2% atteso). Ma le revisioni cambiano volto al mese di gennaio (che nel caso del dato control group passa da +1.1% a +1.7). Il ritmo dei consumi nel primo trimestre ne risulta accelerato. In soldoni, l'attività resta su livelli discreti e la tendenza ad indebolirsi viene ridimensionata dal rimbalzo.
A seguire il dato preliminare di febbraio circa gli ordini di beni durevoli depurato dalle componenti volatili (ex-difesa e trasporti), uscito in marginale calo a -0.1% vs attese per 0.0%, dal +0,9% rivisto positivamente del mese di gennaio.
Mercoledì sono usciti i dati sull'indice Ism non manifatturiero di marzo, che si attesta a 56.1, sotto le stime pari a 58.0, mentre il dato precedente si attestava a 59.7 e 'indice PMI servizi, sempre di marzo, è stato pari a 55.3, sopra le previsioni pari a 54.8 contro il dato del mese precedente rivisto a 56,0.
Giovedì da segnalare solo i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione scese a 202.000 unità, minimo dal 1969. Il dato è più basso di tutte le previsioni del consensus, la media degli economisti stimava 216.000, da 212.000 rivisto della settimana precedente e conferma un mercato del lavoro a (quasi) piena occupazione.
Infine venerdì sono usciti gli importanti dati sull’occupazione mensile di marzo i NFP sono usciti migliori del previsto, e anche il dato precedente è stato rivisto moderatamente al rialzo e i dati AHE indicano che le tensioni sul mercato del lavoro lato salari sono contenute.
La variazione dei salariati non agricoli è stata pari a +196.000, dai 175.000 delle attese degli analisti ed in forte aumento dai 33.000 del mese precedente.
Stessa cosa dicasi con la variazione dei salariati non agricoli nel settore privato che è stata pari a + 182.000 dai 170.000 attesi dagli analisti ed in aumento dai 28.000 di febbraio.
Lo stallo di febbraio è stato un episodio, non il segnale di un’inversione.
La disoccupazione resta sui minimi della storia recente, 3.8%.
Le paghe orarie mensili crescono di poco, solo un misero +0.1%, in calo dal +0.4% di febbraio, contro il +0.3% delle aspettative che su base annua cresce del 3.2% contro stime a +3.4%.
L’assenza di spinte inflazionistiche fornisce alla Federal Reserve una ragione in più per mantenere il suo atteggiamento attendista e paziente.
Come evidenziato la scorsa settimana circa il differenziale di spread tra titoli di stato USA a 3 mesi e 10 anni, il cui passaggio in negativo tanto spazio aveva trovato sui media finanziari, come presagio di recessione, è tornato in positivo.
Diamo uno sguardo ora al nostro Portafoglio azionario nel quale a notizia positiva, il raggiungimento del livello di target (+7%) sul titolo MAXIM INTEGRATED PRODUCTS, si è contrapposta la notizia negativa circa l’uscita di dati economici trimestrali sotto le attese per il titolo WALGREENS BOATS, che ad un passo dal raggiungere il target, prima dell’uscita dei dati, ci vede ora in sofferenza del –10%. Teniamo duro e rimaniamo fiduciosi visto che il livello di STOP è ancora lontano.
Titoli del NASDAQ100 in particolare evidenza in settimana:
LAM RESEARCH +9,02% - Ha raggiunto e superato il prezzo obiettivo degli analisti posto a 190,46 $. L’attesa è che la società, produttrice di semiconduttori, confermi o superi le stime sui dati economici trimestrali in uscita il prossimo 24 aprile che vedono lo stacco di un dividendo pari a 3,38 $ ad azione.
LIBERTY GLOBAL +11,64% - La società televisiva ha raggiunto un accordo di vendita per le reti via cavo in Germania e nei mercati dell’Europa Orientale alla società VODAFONE in cambio di 22 mld. Di $ da pagare entro il prossimo maggio 2019. A tal proposito i regolatori dell’Antitrust della UE non hanno rimosso le loro obiezioni in un primo momento manifestate.
MICROCHIP +12,0% - La società, produttrice di apparecchiature elettroniche e sviluppatore di chip, ha riportato questo guadagno in scia all’indice SOXX, dove si trovano le più importanti società dell'industria dei chip che è salito per 5 giorni consecutivi raggiungendo i valori massimi della storia. Anche il titolo APPLIED MATERIALS guadagna in settimana +8,52% per la stessa motivazione.
TESLA - Sfiorata quota 300 $ il titolo in una sola giornata ha perso il – 8% dopo la notizia che nel primo trimestre dell'anno i veicoli venduti sono stati solo 63.000, in forte calo dai 90.966 del quarto trimestre del 2018. Il ribasso del 31% è da imputare anche a problemi distributivi, particolarmente seri per il nuovo Model 3 Sedan. La società ha confermato i target d'immatricolazioni per il 2019 a 360.000-400.000 veicoli.
WALGREENS BOOTS -15,68%. Il leader mondiale nella distribuzione dei prodotti per il benessere e la salute ha abbassato le sue stime sull'utile per azione, che ora è visto piatto portando il prezzo a un minimo di $ 53.85, valore più basso scambiato a partire dal dicembre 2013. La caduta di WBA è scaturita sia da un dividendo più basso (1,67 $/az.) sia dal fatturato (34,5 mld. $) inferiore alla stima degli analisti. Il vicepresidente esecutivo e amministratore delegato Stefano Pessina ha affermato che questo è stato il trimestre più difficile dal 2014. Pessina ha attribuito la crescita degli utili negativi di questo trimestre a "significative pressioni sui rimborsi, aggravate da un aumento dei prezzi dei farmaci, così come dalla forte concorrenza nei mercati degli Stati Uniti e nel Regno Unito, soprattutto ad opera di PillPack ed Amazon tramite la sua CVS Health. "
WYNN RESORT +18,12% - La società è al centro di un’azione giudiziaria sulle accuse di cattiva condotta sessuale del fondatore, Steve Wynn, nei confronti di alcuni dipendenti cosa che ha indotto anche le autorità di regolamentazione del gioco d’azzardo del Massachussetts a verificare se l’azienda sia ancora in grado di detenere una licenza di casinò statale. Dopo la deposizione del proprietario in questa settimana il titolo ha parzialmente recuperato le perdite precedenti. Sicuramente il valore del titolo subirà notevoli variazioni a seconda dello svolgimento giudiziario e delle notizie che verranno diffuse nel prossimo futuro.
ORDINI DI ACQUISTO NUOVE POSIZIONI DELLA SETTIMANA (4/8/2019)
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Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO