Rispetto agli altri preziosi, che nelle ultime settimane hanno subìto storni, il Platino è a ridosso dei massimi dell’anno.
Da inizio 2019 l’ETC che replica l’andamento del platino (cfr. grafico allegato Platino, ticker PHPT: PC 75,77)ha messo a segno un buon rialzo, circa il 15%, distinguendosi in positivo nelle ultime settimane rispetto all’altro importante “platinoide”, ovvero il Palladio, che dopo una crescita esponenziale, da metà marzo ha subìto un brusco movimento correttivo, dal quale peraltro sembra volersi riprendere con rinnovata forza nell’ultima settimana.
In termini di forza relativa, entrambi i metalli preziosi si distinguono positivamente rispetto all’Oro e, ancor di più, rispetto all’argento.
Sembra quindi possibile mantenerli in portafoglio, valutando anche incrementi, nell’ottica di aumentare la diversificazione del proprio portafoglio investimenti.
Graficamente, il quadro tecnico per il Platino peggiorerebbe solo su ridiscese al di sotto dell’importante supporto a 72,50, eventualità poco probabile; rinnovata forza, invece, al superamento dei picchi a ridosso di quota 77, registrati l’8 aprile, con proiezioni di salita verso la forte resistenza a quota 81.
I volumi, ancorché contenuti, paiono comunque adeguati per un’operatività di trading di alcune settimane o, ancora meglio, per un’asset allocation tattica di alcuni mesi.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)