Il primo trimestre borsistico è passato. L'esito, onestamente, è stato sorprendentemente molto positivo.
Avevamo evitato di cadere nella trappola del ribasso di novembre/dicembre 2018 grazie ai pochi titoli granitici posseduti ed abbiamo messo a segno qualche balzo positivo nel 2019. Siamo perciò soddisfatti in quanto il portafoglio era concentrato omeopaticamente su tre titoli (PLT Energia, Mediolanum Real Estate B, Intek risp) mentre rimanevano "rimasugli" di precedenti operazioni che seguiamo in caso diventassero molto importanti nuovamente.
- Azione PLT Energia è stata opata. Un 8% improvviso di guadagno che ci ha fatto arrabbiare per la limitatezza dell'offerta. Ovvio che meglio poco che niente, ma pagare 2,80 euro un titolo valutato 5,50 euro da altre SIM non fa che aumentare il disprezzo ed il disamore dei piccoli soci nei confronti della borsa.
.- Fondo chiuso Mediolanum Real Estate B ha continuato nella sua tranquilla ascesa e nella sua distribuzione di utili
- Azione Intek risp è una scommessa su cui ci siamo fissati dopo avere a suo tempo liquidato Intek ord in buon profitto. Un giorno questa situazione si sbloccherà. Il mercato ha sentenziato che l'azione Intek risp a 0,36 euro vale più o meno l'azione ordnaria a 0,34 euro. Poiché ha incorporato un dividendo, al primo vero utile, di 0,21 euro vogliamo vedere come verrà sistemata la situazione. Abbiamo un enorme credito nei confronti delle azioni di risparmio da 20 anni sulle quali gli amici del lombardreport hanno fatto, al momento della conversione, utili straordinari. Ci possiamo permettere di sederci ed aspettare. In fin dei conti non è la stessa società che scrive sempre in calce al suo bilancio il valore patrimoniale del titolo? Ora attorno a 1,10 euro.... Stanotte saranno pubblicati i dati relativi al bilancio 2018 ed eventualmente torneremo su questo titolo.
- Abbiamo inserito nel portafoglio il fondo chiuso QF Immobiliare Dinamico a 93 euro. La sottovalutazione rispetto al valore periziato il 31 dicembre 2018 degli immobili (oltre 180 euro) era troppo forte per noi.
Abbiamo inoltre analizzato puntigliosamente i risultati del primi 6/9 mesi del 2018, dimenticati dalla gran parte degli operatori di borsa, contattando talora gli i.r. delle società interessate, giungendo alla conclusione che i dati annuali di tre società sarebbero stati migliori delle attese. Puntando su azione Brioschi (+15%), azione Neodecortech (+8%) ed azione Eurotech (+10%) abbiamo sfruttato il balzo conseguente alla comunicazione dei risultati ufficiali per vendere e integrare gli utili.
Alcune nostre vecchie conoscenze come azione Banco Sardegna risp sono tornate d'attualità con la proposta di conversione. Alcuni warrant Fine Foods che davamo come persi, derivanti dalla sottoscrizione di azione Innova Italy 1 e praticamente dimenticati, nel portafoglio sono tornati a nuova vita con gli ottimi utili denunciati da azione Fine Foods (8,7 milioni) balzando oltre 1,50 euro e rappresentano ora una micro scommessa sul futuro della società farmaceutica. Rimangono inoltre micro partite di azioni come Autostrade Meridionali e Retelit che ci avevano dato macro soddisfazioni e che seguiamo sempre anche se la gran parte dell'investimento è stato liquidato.
- Gli auriferi hanno dato buone soddisfazioni. La filosofia di puntare sulle medie compagnie (GSS, WPM, GCM etc) invece delle grandi risulta positiva. Manca il segnale sull'argento che ci farebbe finalmente incrementare sensibilmente questo segmento dei titoli, per ora sempre omeopatico.
- La parte principale del portafoglio A SCARSO RISCHIO è sempre in Intek 5%, IVS 4,5% (limate in parte per acquistare QF Immobiliare Dinamico). Inoltre sono state prese consistenti partite di CFP2 che dovrebbero assicurare un rendimento del 4% almeno dal momento dell'acquisto a fin anno, data di liquidazione presunta della spac. In pratica questa componente pseudo obbligazionaria + titoli obbligazionari incide per due terzi del portafoglio. Questo si chiama "A SCARSO RISCHIO" e come tale va gestito. Dopo l'inserimento di CFP2 è giunta notizia che la società, se approvato in assemblea, liquiderebbe gli azionisti il 4 giugno e non a Natale (circa). Speriamo che questa proposta venga approvata. Sarebbe uno dei più favolosi p/t: azioni pagate a 9,70 euro e riconsegnate SENZA RISCHIO a 10 euro dopo due mesi. Tasso del p/t che sfiora il 20%...... Se la proposta non fosse masochisticamente approvata si incasserebbe a fine anno e il rendimento rimarrebbe splendido.
Per il futuro ricordiamo sempre il nostro trentennale proverbio del "sell in may and go away", proverbio che QUASI sempre ha funzionato egregiamente in un trentennio come ben sanno i nostri amici lettori. Con le borse sui massimi e in aprile....la prudenza deve essere elevatissima.
Una prova della tensione dell'indice ci è ancora una volta offerta dal comportamento degli azionisti di maggioranza che ben conoscono il valore intrinseco della loro compagnia. Ebbene l'8 aprile Wellness Holding ha limato fortemente vendendo il 6,96% del capitale la sua partecipazione in Technogym portandola al 46,78% del capitale (61,86% diritti voto). Un segnale eclatante che mostra come talune quotazioni invitano a liquidare parte degli investimenti. Si "accompagna" perciò il rialzo....come dice il lombardreport.com. Ed oggi giunge la notizia che FOPE è oggetto di un classamento del 5% delle sue azioni. A vendere sembra siano i manager. Segnali che non piacciono a taluni osservatori di lungo corso.
Questo non toglie che se si presentano occasioni buone come quelle segnalate per il primo trimestre in questo articolo noi saremo sul mercato sperando che la fortuna ci assista ancora
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)