Mentre le Banche Centrali si stanno certamente interrogando sulle prossime mosse da fare, i mercati di fatto consolidano le posizioni e i rendimenti rimangono quindi sostanzialmente stabili. Tra FED e BCE quella che – per così dire – se la passa peggio è la BCE, poiché l’Europa è sotto pressione da diverse angolazioni e le scelte di politica monetaria in questo frangente tutt’altro che semplici.
Come sappiamo la necessità per la Banca Centrale di varare una nuova asta T-Ltro (sebbene formalmente non sia stato ancora fatto nessun annuncio) è prioritaria per dare ossigeno alle banche e non di meno il capo-economista BCE ha annunciato che la guidance sui tassi potrebbe presto subire variazioni nel caso di ulteriore deterioramento delle condizioni economiche nell’Eurozona.
Ne deriva che nelle prossime riunioni Draghi sarà probabilmente costretto a comunicare sia il lancio della nuova asta T-Ltro sia a modificare la comunicazione sulla guidance relativa ai tassi. Ricordiamo che il cui primo rialzo era atteso dai mercati verso l’estate di quest’anno ma alla luce di queste news in molti iniziano a pensare che molto difficilmente la BCE terrà fede a questo programma.
Infine, se l’Italia è in conclamata fase recessiva, la Germania trema per l’industria automobilistica: a parte le difficoltà legate alle nuove norme internazionali (più stringenti) in merito alle emissioni inquinanti, l’industria tedesca deve fare i conti con le misure potenzialmente previste da parte degli USA in tema di dazi.
Un bel rebus per la BCE che deve correre ai ripari ma si trova con le leva della politica monetaria troppo corta poiché i tassi sono già a zero da tempo immemore e non c’è margine per ulteriori ribassi. Qualcuno inizia già a vociferare di un ritorno del QE… Staremo a vedere.
Passando alle nostre analisi, con la nostra consueta lettura del mercato obbligazionario attraverso la ZC-Yield Curve, registriamo questa settimana rendimenti impliciti non troppo diversi rispetto alla scorsa rilevazione, con il tratto a lunga leggermente più mosso e ora in area 1,20% per le scadenze dal 2038; sulla scadenza a 10 anni scendiamo ancora e siamo in area 0,67%. Stabili anche i forward su Euribor 6 mesi che sul tratto a lunga rimangono prossimi ad area 1,80% e sul tratto a breve continuano a scontare una politica BCE ancora non restrittiva.
Lievemente mossi in ordine sparso gli spread e i rendimenti dei benchmark decennali. Il decennale tedesco sempre rimane sui minimi dell’anno ma recupera qualche bps (0,14% attuale contro 0,09% della scorsa rilevazione), la Francia va allo 0,55% e l’Irlanda si porta a 0,86%. Per ciò che concerne i periferici, il nostro Btp è sempre nell’intorno di area 2,80% di rendimento, il Portogallo scende a 1,52% e la Spagna va all’1,21%. A livello di spread Vs Bund abbiamo Portogallo, Spagna e Italia rispettivamente a 138 bps, 107 bps e 272 bps.
Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei benchmark decennali dei principali mercati non abbiamo variazioni rispetto a quanto da tempo osserviamo sul modello Trendycator, ormai già da fine 2018. Il modello si mantiene NEUTRAL sull’area UK, con il Gilt che si porta però sotto area 1,20%; sull’area BUND Trendycator è ancora SHORT (ormai tredici settimane) con il rendimento che risale leggermente dai minimi ma rimane in area 0,10%. Il Btp vede Trendycator che si conferma NEUTRAL e galleggia sempre tra area 2,60% e area 2,80% di rendimento. Anche sull’area USA Trendycator rimane in conformazione NEUTRAL con i rendimenti del decennale sempre in prossimità dei minimi del 2019, in range tra area 2,60% e 2,70%.
Il bond della settimana
Il bond HY che analizziamo oggi è un tasso fisso della Reconcept GmbH, società stata fondata nel 1998 come filiale di WKN AG – uno dei più grandi sviluppatori nel settore delle energie rinnovabili in Europa e negli Stati Uniti – con l'obiettivo di avviare fondi di investimento nel settore dell'energia eolica e immetterli sul mercato dei capitali. Nel 2005, la società ha ampliato il suo portafoglio di prodotti a fondi fotovoltaici e di biomassa.
Nel 2009 reconcept GmbH si è separata da WKN AG per iniziare a lavorare come casa di investimento indipendente e gestore patrimoniale per fondi chiusi e altri prodotti del mercato dei capitali. Dopo un rilancio nel 2010, reconcept ha iniziato la sua nuova "serie RE", collocando i diritti di partecipazione agli utili per i futuri progetti energetici con un volume di fondi di 10 Mln Euro, seguito da un parco solare in Spagna, diversi progetti eolici in Germania e progetti eolici in Finlandia, uno con un investitore istituzionale.
Il bond analizzato è un tasso fisso, collocato a 100,00 a dicembre 2017, ISIN DE000A1680E7, corrisponde una cedola annua del 5,00% pagata annualmente. Emesso per un ammontare di 7,75 Mln Euro, rimborso previsto in unica soluzione alla pari il 10.12.2020. Il bond è negoziabile su OTC per importi minimi di 1.000 Euro.
ATTENZIONE: si rammenta che i bond High Yield hanno un rischio spesso non trascurabile in termini di Credit Risk, per cui non sono da considerarsi come suggerimenti operativi, bensì come mere segnalazioni che non saranno poi seguite in modo organico. Pertanto chi decidesse di prendere spunto da tali segnalazioni dovrà poi seguire in via autonoma l’andamento del titolo e le eventuali notizie relative all’emittente, controllando con frequenza il mercato.